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Baroni: “Il rigorista è Zaccagni! Castellanos, Pedro, Tchaouna, Dia e come stanno Gila e Gigot”

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Marco Baroni, tecnico della Lazio, ha parlato a Sky Sport e e in conferenza stampa dopo la vittoria in Europa League contro il Nizza. Le sue parole.
Andrea Agostinelli

Marco Baroni, tecnico della Lazio, ha parlato a Sky Sport e e in conferenza stampa dopo la vittoria in Europa League contro il Nizza. Le sue parole riprese da lalaziosiamonoi.

VITTORIA - "Sono contento per i ragazzi, hanno interpretato bene la partita. Ho visto l'ultima partita del Nizza, erano una squadra pericolosa. Ora dobbiamo recuperare velocemente perché c'è l'Empoli, ma sono felice per il mio pubblico. Peccato per il gol subito, nel secondo tempo abbiamo ripreso subito il gol in mano. Poi il campo è diventato difficile, loro hanno tanta fisicità. Noi abbiamo gestito bene anche la pioggia".


CASTELLANOS - "È un giocatore forte, un ragazzo straordinario. Deve giocare sempre con questo furore e con questa determinazione. Ha stacco, qualità, tecnica, mobilità e lavora tanto per la squadra. Cercheremo di fargli fare più gol possibili. Da subito ho avuto buone percezioni, la squadra ascoltava da subito la mia proposta. È merito di tutti i ragazzi questo. Domenica abbiamo un match importantissimo, non ci dobbiamo abbassare".

RIGORISTA - "Chiaramente è Zaccagni, ma c'erano dei ragazzi che potevano tirare, Pedro mi ha chiesto di segnare, ma era giusto tirasse lui, perché il gol per gli attaccanti è sempre linfa". Sul tema Mattia Zaccagni ha dichiarato a Sky: "Il mister ci dice che dobbiamo vedere noi in campo, che sia io, Taty o un altro non ci sono problemi. Taty voleva portare a casa il pallone, ma io ero appena entrato e volevo fare gol (ride)"

ATTACCO - "Io cerco sempre di lanciare i giocatori, liberarli di testa. Ci sono giocatori forti davanti, devono lavorare e per tenere il ritmo e queste partite c'è bisogno di sacrificio. Se ci sono questi presupposti questa squadra può esprimere un buon calcio con giocatori bravi davanti".

THCAOUNA - "Ho tolto due giocatori di prospettiva e qualità, ma non pressavamo la palla e contro avevamo una squadra di qualità. Avevamo bisogno di più palleggio e pressione, la squadra lo ha fatto subito bene, abbiamo messo al sicuro il risultato prima che il campo si facesse pesante, poi abbiamo gestito perché giocare dal 75' non è facile".

DIA - "Contro il Milan ci siamo presentati per la prima volta con Dia e Taty, ho spiegato loro che per farlo serviva posizionamento e lo stanno facendo".

PRESTAZIONE - I ragazzi sono stati molti bravi a interpretare la gara contro una squadra difficile. la squadra ha tenuto bene il campo, ha affondato il colpo al momento giusto. Poi ci siamo abbassati un pochino e questo mi ha preoccupato e quindi all'intervallo ho cambiato qualcosa. La squadra è ripartita molto bene nella ripresa e ha messo al sicuro il risultato. Dopo il 70esimo è stato difficile gocare, la palla non scorreva più, ma la squadra ha dimostrato carattere. In queste gare sono i dettagli a fare la differenza".

LAVORO - "Il merito è della squadra, sono loro gli attori di quello che proponiamo. Dopo il ritiro dissi che dovevo ringraziare la squadra per la disponibilità, i ragazzi hanno capito la proposta, ci credono, e questo è sicuramente un acceleratore del lavoro. Dobbiamo tenere la testa sul lavoro, ci sono tante partite e non dobbiamo mai abbassare la guardia, neanche di un millimetro".

CAMBI - "Possiamo ancora migliorare, la squadra ha margine. Io lo vedo e loro lo sanno, dobbiamo rimanere equilibrati nel lavoro. Chiaro che quando vedi una squadra che lavora, come la vedo io, i cambi diventano naturali perché davvero si va forte e quando ci sono ragazzi che mi danno certe indicazioni durante la settimana io so che cambio ma non cambia l'atteggiamento della squadra in campo. Non deve cambiare l'identità di squadra".

GIGOT - "Sta molto meglio. Oggi è voluto venire in panchina e ora con la sosta arriva al momento giusto. Sono convinto che già domenica può andare in campo per qualche minuto in caso di necessità".

GILA - "Ha preso un pestone, Marusic era un po' affaticato e anche Vecino".

ANCORA CASTELLANOS - "Da quando sono arrivato sapevo che era forte, era un giocatore che mi piaceva. Lo scorso anno aveva un giocatore come Immobile quindi ha trovato meno spazio ma dai primi allenamenti ho visto una ferocia e una determinazione uniche. Ha le caratteristiche che mi piacciono, ora cerchiamo di fargli fare tanti gol perché ha tutte le possibilità".

PEDRO - "Non parlare più del prossimo anno. Lui ha ancora addosso due tre anni ancora ad altissimi livello. Vederlo allenarsi è una bellezza, è in una condizione fisica importante e sono certo ci sarà una grandissima mano. E' un modello, basta guardarlo per imparare. Se qualche giovane è intelligente lo deve guardare anche quando si mette gli scarpini nello spogliatoio".