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Ausilio: “Ciclo Inter prosegue, senza cambiare molto. Su Bento, Gudmundsson e Zirkzee…”

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Piero Ausilio dice tutto su presente e futuro dell'Inter, tra campo e mercato: ecco le parole del direttore sportivo nerazzurro a Sky Sport.
Alessandro Cosattini

Piero Ausilio dice tutto su presente e futuro dell'Inter, tra campo e mercato. Ecco le parole del direttore sportivo nerazzurro a DAZN e Sky Sport: “Serata pazzesca, un delirio totale, sono qui da tanti anni, mai vista una cosa del genere. Quello che ho visto stasera non si può spiegare. Il fatto di aver vinto lo scudetto nel periodo del Covid, probabilmente tutti avevamo dentro tante emozioni, è una festa davvero bellissima. Mio capolavoro personale? Si parla di una squadra, di un gruppo. Questa è diventata una famiglia. Siamo veramente uniti, c’è grande sinergia tra di noi, c’è voglia di stare assieme e lavorare, è un piacere andare al campo dal mister e dai giocatori tutti i giorni. Il segreto della squadra è questo, partito da un ritiro con 12 giocatori cambiati. Si è trovata subito grande chimica. Da subito avevamo detto che volevamo la seconda stella, senza nasconderci, e l’abbiamo portata a casa".

SCUDETTO - "Questa vittoria come punto di partenza? Sono d’accordo in parte, questo ciclo è già partito, vincere fa la differenza. Quando vinci uno scudetto è bellissimo, ma il progetto è partito con la continuità di questi anni. Se fai due finali europee e vinci due scudetti in quattro anni, vincendo anche Coppa Italia e Supercoppa, vuol dire che il ciclo è partito. E noi vogliamo continuare ad andare avanti. Non dimentico il lavoro di Spalletti e Conte, ma ora definisco fantastico e pazzesco il lavoro di Inzaghi".


DOPO ZIELINSKI E TAREMI - "Quale sarà il terzo colpo? Il segreto di questa squadra sta in ciò che si è creato nel gruppo in spogliatoio, al di là dei meriti del campo e del bel gioco. Il vero segreto è lo spogliatoio, non è stato facile cambiarne 12 in estate, li abbiamo sostituiti ed è nata subito una bella chimica che è il segreto. Inzaghi ha plasmato così da subito una squadra fantastica".

SOMMER E THURAM - "Impatto di Sommer e Thuram? Sarò sincero, su Sommer me lo aspettavo, la sua carriera e l’esperienza, non è una sorpresa. Il suo stile di gioco sapevamo essere perfetto per noi. Su Thuram come tempi non ce lo aspettavamo, è stato subito devastante, anche il gol nel derby lo ha aiutato. Sul ruolo eravamo convinti già due anni fa e faceva l’esterno, prima di farsi male, pensavamo già al ruolo di seconda punta per lui. I tempi sono stata la cosa migliore che ha portato, ci aspettavamo ci volesse più tempo, per questo abbiamo preso due giocatori esperti come Arnautovic e Sanchez. Già in ritiro ha sorpreso tutti, ce ne siamo resi conto tutti e si è visto poi durante la stagione".

ZIRKZEE - "Zirkzee? Posso solo dire che è un grandissimo calciatore e basta, se no non potrei fare questo mestiere. Oggi abbiamo quattro attaccanti in rosa, noi vogliamo avere il numero giusto di calciatori per ogni ruolo. Oggi sono cinque ma penso che numericamente saranno quattro. Poi la qualità di Zirkzee la vedono tutti, non deve dirlo Ausilio".

GUDMUNDSSON - “Zirkzee e Gudmundsson? Mi piacciono tutte e due ma sapete benissimo la difficoltà di fare certe operazioni in Italia… Sono di qualità ma questo non vuol dire che l’Inter li può comprare. Dicono che avremo cinque attaccanti ma ne avremo quattro".

CESSIONE? - "Io penso che questa squadra abbia ampiamente dimostrato un valore non solo sul campo ma anche morale e di senso di appartenenza. Non vorremmo fare danni, quando qualcosa funziona bisogna stare attenti a non cambiare troppo le cose. Abbiamo iniziato tre anni fa un bellissimo progetto con Simone Inzaghi vincendo tanto, facendo due finali europee e vincendo uno Scudetto bellissimo, restando protagonisti in campionato e Champions. Oggi i dirigenti non devono fare danni e non devono toccare un meccanismo che funziona benissimo. Abbiamo inserito due giocatori funzionali (Taremi e Zielinski, ndr) che alzeranno il livello della squadra, ora va preso un momento di riflessione e fare considerazioni giuste, che significa non comprare tanto per comprare. La cessione? E chi cedi di questa squadra? Ora è tempo di festeggiare questo Scudetto, però da direttore sportivo non cambierei nulla e l'idea è quella di non cambiare troppo questa squadra".

FRATTESI E PAVARD - "Le decisioni le prendiamo in condivisione con la società, abbiamo comprato 12 giocatori e non è facile. Frattesi è stato straordinario, non ha avuto un minutaggio eccessivo ma ha mostrato qualità così come Bisseck, Carlos Augusto e altri che abbiamo inserito. Pian piano tutti hanno mostrato di avere le caratteristiche che ci servivano, l'anno prossimo mi auguro saranno sempre più protagonisti".

BENTO - "Il nome di Bento per la porta? "Abbiamo Sommer e Audero per il quale c'è un'opzione, faremo valutazioni tra qualche giorno. Non escludo l'opportunità di tenere Audero, ha fatto benissimo ed è un grande professionista. Sarà valutato lui come altre opportunità in giro per l'Europa e il Sud America".

GIOVANI - "Attraverso il lavoro di Baccin e degli scout monitoriamo tutti i ragazzi in giro. Voi pensate a Valentin Carboni, ma io aggiungerei Oristanio e abbiamo l'opportunità di riportare Fabbian a casa. Non abbiamo dimenticato i nostri giovani, per me che ho fatto tanti anni nel vivaio per me è una soddisfazione poter portare un giovane in nerazzurro e magari vederlo imporsi come ha fatto Federico Dimarco".

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