GHILARDI - "Ghilardi è un ragazzo che aveva mercato, stabile in Under 21 che non ho voluto cedere, voleva giocatore ma gli ho detto rimani con noi perché avrai la tua grande chance che dovrai sfruttare e penso che l'abbia sfruttata".
BRADARIC E FRESE - "Come Ghilardi anche Bradaric ha giocato una partita straordinaria dopo che Frese ci ha mollato giovedì per un problema al ginocchio".
BELAHYANE - "Belahyane è un giocatore stratosferico nel cervello e nell'anima, non voglio esaltarlo troppo ma è un ragazzo che ha 20 anni e ha un margine incredibile, di giovani come lui ne ho visti pochi".
ALL'ATTACCO - "Possiamo dire di sì, ho messo in campo due punte, due esterni di spinta, siamo stati solidi quando siamo alti poi quando non riusciamo ad essere aggressivi fatichiamo a trovare solidità nel blocco basso, fa anche parte di un aspetto mentale. Poi mancavano anche giocatori importanti fuori come Serdar o Suslov ma non significa che chi ha giocato ora non sia importante. Abbiamo creato 13 situazioni pericolose che per noi non sono poche. Queste vittorie servono anche per scacciare dei fantasmi e tornare ad avere più consapevolezza in noi stessi".
MODULO - "4-2-3-1 da riproporre? Assolutamente sì, è quello che volevamo fare fin dall'inizio, abbiamo dovuto mettere delle pezze ma penso che il 4-2-3-1 questa squadra lo possa tranquillamente reggere. Ho fatto queste scelte ma con squadre di altro tipo magari si può anche pensare di coprirti di più".
KASTANOS - "Per me è un titolare, lui si aspettava di giocare ed è stato in ballottaggio fino alla fine poi ho maturato una scelta diversa ma il suo ingresso è stato importante. Sono contentissimo che mi abbia risposto bene da grande giocatore e grande uomo quale è".
DOPPIO CENTRAVANTI - "Ho messo in campo una formazione offensiva, con due punte centrali e un attaccante come Livramento adattato sull'esterno. L'ho fatto per dare un segnale chiaro e cambiare un po' la nostra mentalità, perché stavamo subendo troppi gol. Abbiamo giocato per attaccare, è normale che si possa rischiare qualcosa però abbiamo creato davvero tanto".
TENGSTEDT - "Lui è una punta atipica, è più una seconda punta perché gli piace giocare tra le linee, è un giocatore molto tecnico e credo abbia bisogno di una punta fisica accanto come Mosquera che gli ha fatto assist. Vuole essere sempre nel vivo del gioco, è una sorta di play avanzato e ho cercato di metterlo nella posizione a lui più congeniale".
KASTANOS A DESTRA - "Può giocare in tutte le posizioni, ho grande stima di questo giocatore. Mi serviva una mossa dalla panchina per cambiare qualcosa, lui forse si aspettava di giocare ma è un giocatore sul quale conto tantissimo e mi ha ripagato".
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