D’Aversa: “Ho pagato per i miei errori! Ritorno Baldanzi, ecco cosa mi risulta. Qui c’è uno molto forte”

Roberto D’Aversa è ripartito da Empoli dopo la testa a Henry nella scorsa stagione. Di quello e non solo ha parlato a SkySport.

EMPOLI - "Siamo partiti bene, ho il vantaggio di aver avuto qualche giocatore della rosa in passato. E' un gruppo giovane, c'è entusiasmo e voglia di ripartire da parte di tutti". 

NUOVA OCCASIONE - “Ci sono state diverse possibilità e ringrazio tutte quelle persone che hanno creduto in me anche sotto l’aspetto umano. Era molto importante ripartire dalla categoria che mi ha visto commettere un errore (testata ad Henry in Lecce-Verona, ndr), dove ho dato un’immagine di me che non mi rappresenta. Era importante ripartire da questa categoria dove ho pagato le conseguenze dei miei errori. Ho sbagliato e ne ho pagato le conseguenze, mi scuso ancora ma ora voglio che si parli solo di campo. Devo ringraziare il presidente Corsi e i dirigenti che hanno scelto me".

ESPOSITO - "Dal mio punto di vista è molto forte, un attaccante di prospettiva. Deve sistemarsi sotto alcuni aspetti, ma può ambire a palcoscenici importanti".

BALDANZI - “Un giocatore di qualità, ogni allenatore vorrebbe avere nella propria squadra giocatori del genere. Credo debba fare un percorso per affermarsi in maniera migliore in una piazza come la Roma. Se mai dovesse decidere di tornare a Empoli, noi saremmo pronti ad accoglierlo. Ma da quello che mi risulta non c’è questa possibilità".

MERCATO - “Ora sono impegnato solo sui giocatori che sto allenando adesso ogni giorno due volte al giorno e che devono rendere al massimo per quello che possono fare".

GIOVANI - “Il campionato italiano non ha tutto questo coraggio per far commettere degli errori necessari ai giovani. In passato ho avuto la fortuna di far giocare Bastoni e Kulusevski (a Parma, ndr), bisogna aver pazienza, non sempre partono benissimo".

CONTE - “Conte vive di calcio, a Lecce veniva a vedere gli allenamenti. Ma il suo aspetto tattico è sempre variabile: alla Juve aveva un aspetto di gioco, al Tottenham un altro. Ora al Napoli cucirà il vestito giusto: un conto è giocare con Osimhen, un conto con Lukaku".