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Pohjanpalo, giro di campo e lacrime dopo il Verona. Parla Di Francesco: “Non dipende da me”

Guglielmo Cannavale
Joel Pohjanpalo è pronto a dire addio al Venezia. L’attaccante ha giocato titolare contro il Verona per quella che può essere la sua ultima partita. Al termine della gara infatti ha salutato tutti.

Joel Pohjanpalo è pronto a dire addio al Venezia. L’attaccante ha giocato titolare contro il Verona per quella che può essere la sua ultima partita. Al termine della gara infatti ha salutato tutti, come racconta Sky: “Dopo la gara tra il Venezia e il Verona, finita 1-1 per le reti di Zerbin e Tchatchoua, Pohjanpalo ha fatto un giro di campo al Pier Luigi Penzo per salutare i tifosi. Il centravanti, con gli occhi lucidi, ha salutato i suoi fan visto che, non appena il club arancioneroverde chiuderà per il sostituto, andrà al Palermo”. Eusebio Di Francesco ha parlato così in conferenza, come ripreso da Tmw.

POHJANPALO - "Ne sapete più di me, per ora è nostro, quello che sarà non dipende da me, è un grande professionista. Rafforzarci indipendentemente da Pohjanpalo? Penso che questo debba essere sempre l'obiettivo, indebolirla non sarebbe l'ideale. Ovviamente serve l'intelligenza di scegliere le pedine giuste che ci servono. Poi c'è il discorso del budget, farete le domande alle persone più indicate anche perché poi il portafoglio non è il mio. Sicuramente tutti avremmo preferito avere subito delle soluzioni in più, ma il mercato dura tanti giorni".

ZERBIN - “Quello che dipende da noi è migliorarci, ci vogliono determinate caratteristiche, come quelle che porta Zerbin. Ora faccio fatica ad avere delle scelte per cambiare".

SITUAZIONE - "Siamo mancati nella capacità di tenere qualche pallone in più, nel far salire la squadra, nel palleggio. Il Verona è squadra fisica, dovevamo cercare di più delle trame di gioco, dove ci siamo persi un pochino nella ripresa. Secondo me ci eravamo anche difesi bene, poi abbiamo preso gol in contropiede sbagliando un raddoppio anziché andare a difendere la porta. In queste cose dobbiamo alzare l'asticella".


MERCATO - "Vivo questo mercato con serenità, perché se dovessi pensare a cosa serve non ne usciremmo. Questi ragazzi li amo, guardate Haps che partita ha fatto in quel ruolo. La settimana ho messo in campo giocatori che dovevano uscire. Ho visto una squadra che voleva comunque portare a casa il risultato. Poi a questo livello i dettagli fanno la differenza, con l'attenzione a qualche dettaglio in più potevamo avere magari un terzo dei punti in più. Vedi sul raddoppio di cui parlavo prima che è mancato".

MAI MOLLARE - "Pensavo più prima rispetto a quando lo abbiamo preso, perché avevamo ripreso campo in quel momento. Questa squadra non deve mollare niente. Uscire dal campo avendo dato tutto, questo dobbiamo fare, ma a volte non basta".

CANDÉ - "E' un giocatore interessante e lo avevo visto prima della partita, per quello poi l'ho schierato titolare, intravedevo delle potenzialità, è un ragazzo sveglio. E' passato un mese dove potevamo approfittare meglio delle partite che avevamo in casa, ma guardiamo alle prossime con ottimismo. In questo momento serve mantenere viva la positività che nella squadra è viva".

ZAMPANO - “La scelta della panchina? E’ legata alle qualità dei giocatori che avevo in campo. Volevo un giocatore più di spinta e qualità come Zerbin, Zampano è più terzino. Lui ha qualità nell'uno contro uno. Poi l'ho inserito nel finale per contenere Tchatchoua che credo sia un giocatore con una fisicità e la capacità di attaccare gli spazi davvero importante, non a caso leggo che le squadre interessate a lui non manchino".