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La nuova Roma di Ranieri: le opzioni tattiche, Hummels, Soulé, Dybala, verso il Napoli e i rigori…

Guglielmo Cannavale

ROMA A QUATTRO - C’è da fare una premessa: la variazione tra difesa a tre e a quattro dovrebbe essere minima. Può anche essere una difesa a tre e mezzo, che cambia tra fase difensiva e offensiva. Consideriamo sempre Mancini sulla destra, che può essere un terzino bloccato o un braccetto. Poi Hummels e Ndicka, con Hermoso che a quattro può fare sia il centrale che il terzino sinistro. Sulla sinistra pronto Angelino, che spinge di più rispetto a Mancini (diventando appunto una difesa a tre). La grossa differenza tra 3-5-2 e 4-4-2 è che di fatto c’è un esterno in più e un centrocampista centrale in meno. Sulla fascia a destra potrebbe anche giocare Soulé in questo caso (la coesistenza con Dybala sarà da studiare e non è scontata, secondo Sky), mentre gli altri esterni restano Saelemaekers, El Shaarawy e Zalewski. In mezzo al campo sempre Koné e Cristante in pole con Le Fee e Pisilli come opzioni (più dietro Paredes). E in più Pellegrini, che può giocare sia a centrocampo che più avanzato. Un altro jolly è Baldanzi, che può fare la mezzala, all’occorrenza l’esterno o - meglio - la seconda punta. Soprattutto da subentrante. Se sta bene, Dybala gioca, come ha detto Ranieri. E poi sempre Dovbyk. A livello di uomini quindi non ci sono queste enormi differenze tra difesa a tre e difesa a quattro, c’è da sottolineare una cosa importante: Ranieri è un allenatore molto esperto e spesso di adatta anche agli avversari, inventandosi mosse tattiche.