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Bonucci: “Milan, ho sbagliato: pura rabbia! Le minacce, lite con Allegri e… allenerò la Juve”

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Leonardo Bonucci si racconta a 360 gradi. E lo fa ai microfoni del Corriere dello Sport tra il ritorno alla Juve, la scelta del Milan, le tensioni con Allegri e non solo… [adv] RITORNO IN SPOGLIATOIO – “E’ stata una...
Fabrizio Romano

Leonardo Bonucci si racconta a 360 gradi. E lo fa ai microfoni del Corriere dello Sport tra il ritorno alla Juve, la scelta del Milan, le tensioni con Allegri e non solo...

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RITORNO IN SPOGLIATOIO - "E' stata una sensazione strana. Appena ho rimesso piede nello spogliatoio ho pensato che mi trovavo in un posto nuovo, ma era come non fossi mai andato via. Questo stadio, questa città, questo club sono casa mia. Sono tornato: le stesse facce, gli stessi abbracci. E' bello trovarsi di nuovo nello spogliatoio e vedere accanto Barzagli e Chiellini".


PERCHE' VIA DALLA JUVE - "Sono andato via per rabbia. Ero in un momento di rabbia. Alla Juve ero abituato ad allenarmi con tanti campioni, vedi anche gli stessi Benatia, che è un gran giocatore, o un talento come Rugani".

IL MILAN - "Non avrei fatto quella scelta a mente lucida. Sono andato al Milan per rabbia ed è stato un errore. Ero andato via dalla Juve perché erano successe cose che mi avevano toccato nell'orgoglio, non per altro".

TENSIONE ALLEGRI - "Allegri è bravissimo. Purtroppo nel calcio ci sono momenti di tensione, ci sono state discussioni accese tra me e Allegri. Poi ci siamo chiariti e si va avanti per lo stesso obiettivo".

IL RITORNO - "Ho voluto tornare più di qualsiasi altra cosa. Solo qui riesco a dare il meglio, in questo ambiente. Devo dire grazie al presidente Agnelli".

CRISTIANO RONALDO - "Umile, super disponibile, uno stimolo per tutti. Si allena con intensità mostruosa per essere uno che ha vinto 5 Palloni d'Oro. Ronaldo ci può solo insegnare tanto".

ESORDIO ALL'INTER - "Ricordo quel giorno... quando ho tolto la casacca e ho messo la maglia dell'Inter, non ho capito più niente. Eravamo a Cagliari, faceva caldo, pensavo solo a fare bene per quei cinque o sei palloni che ho toccato. Ma è stata una sensazione incredibile".

MIGLIORI GIOVANI - "Romagnoli è cresciuto tanto, esperienza e personalità. Ma anche Rugani mi piace molto. Se devo fare un nome a sorpresa, dico Romagna del Cagliari: è già passato dalla Juve e credo potrà tornarci, è un difensore con potenzialità e personalità da alti livelli".

LE MINACCE - "Sui social si è andati oltre. Io sono abituato perché ho avuto minacce per un anno per la questione del mio trasferimento al Milan, ma ho voluto sfogarmi quando hanno toccato i miei figli: sui social si sta esagerando e non va assolutamente bene".

I FISCHI - "I fischi li ho meritati, così come ora merito gli applausi e spero di meritarli ancora. Inizialmente i fischi mi caricavano, poi mi hanno portato anche allo sconforto. Ora voglio solo applausi".

IL SOGNO - "Sogno di allenare la Juventus. In tanti mi dicono che farò l'allenatore, io ci spero; prendo ogni segreto dagli allenatori che conosco e magari diventerò come Allegri...".

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