PERCHE' VIA DALLA JUVE - "Sono andato via per rabbia. Ero in un momento di rabbia. Alla Juve ero abituato ad allenarmi con tanti campioni, vedi anche gli stessi Benatia, che è un gran giocatore, o un talento come Rugani".
IL MILAN - "Non avrei fatto quella scelta a mente lucida. Sono andato al Milan per rabbia ed è stato un errore. Ero andato via dalla Juve perché erano successe cose che mi avevano toccato nell'orgoglio, non per altro".
TENSIONE ALLEGRI - "Allegri è bravissimo. Purtroppo nel calcio ci sono momenti di tensione, ci sono state discussioni accese tra me e Allegri. Poi ci siamo chiariti e si va avanti per lo stesso obiettivo".
IL RITORNO - "Ho voluto tornare più di qualsiasi altra cosa. Solo qui riesco a dare il meglio, in questo ambiente. Devo dire grazie al presidente Agnelli".
CRISTIANO RONALDO - "Umile, super disponibile, uno stimolo per tutti. Si allena con intensità mostruosa per essere uno che ha vinto 5 Palloni d'Oro. Ronaldo ci può solo insegnare tanto".
ESORDIO ALL'INTER - "Ricordo quel giorno... quando ho tolto la casacca e ho messo la maglia dell'Inter, non ho capito più niente. Eravamo a Cagliari, faceva caldo, pensavo solo a fare bene per quei cinque o sei palloni che ho toccato. Ma è stata una sensazione incredibile".
MIGLIORI GIOVANI - "Romagnoli è cresciuto tanto, esperienza e personalità. Ma anche Rugani mi piace molto. Se devo fare un nome a sorpresa, dico Romagna del Cagliari: è già passato dalla Juve e credo potrà tornarci, è un difensore con potenzialità e personalità da alti livelli".
LE MINACCE - "Sui social si è andati oltre. Io sono abituato perché ho avuto minacce per un anno per la questione del mio trasferimento al Milan, ma ho voluto sfogarmi quando hanno toccato i miei figli: sui social si sta esagerando e non va assolutamente bene".
I FISCHI - "I fischi li ho meritati, così come ora merito gli applausi e spero di meritarli ancora. Inizialmente i fischi mi caricavano, poi mi hanno portato anche allo sconforto. Ora voglio solo applausi".
IL SOGNO - "Sogno di allenare la Juventus. In tanti mi dicono che farò l'allenatore, io ci spero; prendo ogni segreto dagli allenatori che conosco e magari diventerò come Allegri...".
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