BOLOGNA - Ci sono pochi dubbi sul primo rigorista del Bologna, che è Riccardo Orsolini. 3 su 3 nello scorso campionato e già uno su uno quest'anno. In carriera, è uno specialista assoluto da 16 su 18: rimane lui la prima scelta. Come principale alternativa occhio al nuovo arrivato Thijs Dallinga, 8 segnati e 5 sbagliati, nell'ultima stagione 2 segnati e 2 sbagliati. Non ancora un vero e proprio specialista infallibile, ma proverà a insidiare Orso, anche se in partenza inizia dietro e soprattutto si gioca il posto con Castro. Quando tornerà dall'infortunio, occhio anche a Lewis Ferguson: specialista dal dischetto da 15 su 16 (ma nessuno al Bologna), sulla carta è più specialista di Dallinga che però è una prima punta. Ma davanti a tutti c'è Orsolini.
CAGLIARI - È una delle gerarchie aperte e dipenderà molto da chi giocherà in quel momento. Se in campo, infatti, può andare uno specialista assoluto come Nicolas Viola: 27 su 29, un errore proprio l'anno scorso. Ma non gioca sempre, così come Lapadula (21 su 28) che però alla fine è rimasto. Occhio allora a Yerry Mina, che dovrebbe giocare sempre o quasi, è rimasto e l'anno scorso era diventato rigorista (gol alla Juve). Anche Nicola ha confermato che è uno dei possibili rigoristi. Un'altra opzione è la punta, ovvero Roberto Piccoli. 3 su 4 in carriera, 1 su 1 l'anno scorso a Lecce. Occhio però come outsider anche a Razvan Marin, 10 su 12 in carriera e si candida (comunque dietro a Lapadula e Viola se sono in campo). Alternativa anche l'ultimo arrivato Gaetano.
COMO - 4 su 4 per Simone Verdi in Serie B l'anno scorso, è uno specialista assoluto dal dischetto (15 su 15, non ne ha mai sbagliato uno in carriera). L'unico fattore da considerare è il suo ruolo da jolly, non è un titolare in partenza. Se in campo, è sicuramente tra le primissime scelte, se non la prima. Ne ha invece sbagliato uno Patrick Cutrone in questo inizio di stagione, in carriera 7 segnati su 11 (non infallibile insomma). In campo non c'erano né Belotti né Strefezza. 5 su 6 per l'ex Lecce, numeri decisamente più importanti per il Gallo, che si candida sicuramente a calciarli: 34 segnati e 9 sbagliati in carriera. Se non ci sarà Verdi in campo, può essere proprio Belotti la prima scelta dal dischetto, altrimenti se lo potranno giocare. Strefezza opzione alternativa al momento.
EMPOLI - Il primo rigorista dell'Empoli è Lorenzo Colombo. L'attaccante ha calciato contro la Roma e non ha sbagliato, è a quota 3 segnati e 1 sbagliato in carriera. In questo momento è la prima scelta, all'Olimpico ha tirato con Sebastiano Esposito in campo. È lui il vice, ne ha segnati 19 su 19 in carriera (ma solo 3 nei "grandi", gli altri nelle giovanili). Più indietro Solbakken, quando è in campo può calciare anche Pellegri se non gioca Colombo.
FIORENTINA - Il rigorista di casa Fiorentina era Nico Gonzalez, che è andato alla Juve. Al suo posto è arrivato Albert Gudmundsson, che si candida come rigorista principale. 17 su 20 in carriera, è uno specialista e si è visto anche l'anno scorso. È il grande acquisto estivo e quindi potrebbe avere pure i rigori, ha personalità. Ma ecco anche altri tre candidati: Lucas Beltran, 2 su 2 l'anno scorso e 6 su 6 in carriera, Moise Kean (4 su 4 in carriera) e Rolando Mandragora, che ha calciato in amichevole con Kean in campo (1 su 2 per lui in carriera con la maglia del Torino). Più indietro Biraghi, non infallibile in carriera, ma comunque un rigorista.
GENOA - 4 su 5 per Gudmundsson l'anno scorso, ma è andato via così come Retegui. E così il primo rigorista potrebbe diventare il nuovo arrivato Andrea Pinamonti, 20 su 22 in carriera, è uno specialista. L'alternativa principale, con cui c'è la sfida, è Ruslan Malinovskyi, 10 su 12 in carriera. Occhio però alla sorpresa Junior Messias, che in assenza di Pinamonti e Malinovskyi ha calciato contro l'Inter, ma sbagliando (ha segnato poi sulla ribattuta). Il brasiliano, mai un rigore tirato in carriera, aveva discusso con Vitinha (3 su 3 in carriera), che voleva calciare. Rimane quindi tutto aperto, si vedrà con Pinamonti e Malinovskyi in campo, con l'ex Sassuolo sulla carta in pole.
INTER - Lo specialista assoluto di casa Inter sui rigori è Hakan Calhanoglu. 41 su 45 in carriera, numeri impressionanti, in nerazzurro non ne ha mai sbagliato uno finora. Se in campo, calcia lui e non c'è alcun dubbio. Due su tutte le alternative: Lautaro Martinez, 16 segnati e 8 sbagliati (di cui 2 l'anno scorso) e Mehdi Taremi, 54 segnati e 9 sbagliati. Numeri alla mano, più l'iraniano del Toro, ma l'ex Porto non dovrebbe essere titolare in partenza. Quindi, alle spalle di Calha, dipenderà molto, oltre da chi sarà in campo tra i due attaccanti, da quella che sarà la scelta di Lautaro, che sa di non essere un grande rigorista. L'anno scorso ha fatto un passo indietro lasciando i rigori a Calhanoglu, vedremo se se la sentirà di essere almeno il vice.
JUVENTUS - Il primo rigorista della Juventus, in partenza, rimane Dusan Vlahovic. Quest'anno uno su uno fin qui, contro il Verona, senza altri rigoristi in campo. In carriera 23 su 27, con due errori nella passata stagione. Vuole tenersi i penalty a tutti i costi, ma dal mercato sono arrivati tre specialisti veri, che si candidano come vice. I tre nomi sono Nico Gonzalez (18 segnati e 3 sbagliati di cui 2 l'anno scorso), Douglas Luiz (6 su 8 in carriera, si è specializzato solo l'anno scorso) e soprattutto Teun Koopmeiners, che ha segnati 36 e falliti 7. Difficile dire chi possa essere il vice Vlahovic (o se addirittura uno di loro potrà insidiare il serbo), con Motta non si può mai escludere nulla. Va tenuto in considerazione anche Milik quando non c'è Vlahovic, perché è il suo vice nel ruolo di prima punta.
LAZIO - Lo specialista numero uno è partito, era Ciro Immobile. Per quest'anno si candida come primo rigorista Mattia Zaccagni, che ha già calciato alla prima con Castellanos in campo. In carriera 5 su 5. Un'altra opzione è arrivata dal mercato, è Boulaye Dia (9 su 9 in carriera). Zaccagni gli parte comunque davanti sulla carta. L'altra opzione, da 13 su 15 in carriera, è il TatyCastellanos. L'argentino aveva provato a chiedere a Zaccagni di calciare, contro il Venezia. Dia potrebbe insidiare Zaccagni più di Castellanos, ma comunque le due punte sono entrambe buone opzioni alternative. La quarta scelta dovrebbe essere Mattéo Guendouzi, 2 su 2 in carriera e uno in preseason in amichevole.
LECCE - 1 su 3 per Nikola Krstovic dal dischetto in casa Lecce l'anno scorso, sulla carta resta lui la prima scelta. Anche se non ha dimostrato di essere un grande rigorista. Non sono quindi da escludere sorprese alla lunga, se dovesse sbagliarne. Il nuovo arrivato Filip Marchwiński in carriera ne ha tirato solo uno nel 2019-20, non è uno specialista al momento, ma potrebbe candidarsi così come l'altro nuovo arrivato Tete Morente (2 su 2 in carriera). Sempre che non sia in campo Nicola Sansone, per numeri il migliore con 8 su 10, ma parte come riserva. È arrivato Rebic che però non tira un rigore da dieci anni.
MILAN - Il rigorista era Giroud, ma è partito. Per il sostituto del francese ovvero Alvaro Morata 14 rigori segnati e 4 sbagliati, nell'ultima stagione ne ha calciato uno e lo ha fallito. Non è un vero e proprio specialista dal dischetto, l'ultimo realizzato risale al 2021/22 in nazionale. Da quel momento, ne ha calciati due e sbagliati due. È comunque un rigorista e contro il Torino è arrivato un indizio: era pronto a calciare e aveva il pallone sotto al braccio, prima che il Var revocasse il penalty. Non vuol dire con certezza assoluta che sarà lui il primo rigorista per tutta la stagione, ma è comunque un segnale. Morata c'è e vuole tirare, se la sente. Da qui alla fine della stagione la contesa sarà principalmente con Christian Pulisic (9 su 9 in carriera) e Theo Hernandez (4 su 6 per lui). Sono i principali candidati oltre a Morata, ma non sono da escludere sorprese. Se ci saranno rigori in assenza di Alvaro potrebbero arrivare risposte importanti. Se Morata non è in campo, anche Abraham, suo vice, è un’opzione (16 su 19 in carriera).
MONZA - Nessun dubbio sul rigorista di casa Monza: è Matteo Pessina, capitano della squadra. 13 su 14 per lui in carriera, è un vero specialista. Se non c'è lui in campo, occhio alla prima punta Milan Djuric (8 su 12) e a Gianluca Caprari (7 su 10 in carriera). Più indietro Stefano Sensi (7 su 7 in carriera) e Daniel Maldini, che li calciava nella Primavera del Milan (5 su 5).
NAPOLI - È arrivato Romelu Lukaku e allora non dovrebbero esserci dubbi, il rigorista sarà lui. In carriera 37 segnati su 43, all'Inter era infallibile ma ha stupito alla Roma che non è stato un rigorista (un errore e poi non si è più presentato sul dischetto). Conte però gli ha sempre dato la massima fiducia, contro il Parma era già pronto col pallone sotto al braccio ma poi hanno revocato il penalty. In sua assenza in pole c'è Matteo Politano, 10 su 14 in carriera. Poi occhio a Khvicha Kvaratskhelia, 6 su 10 in carriera.
PARMA - Occhio al rigorista di casa Parma, dipenderà molto anche dalle scelte di Pecchia in Serie A. In B, Adrian Benedyczak era la prima scelta con 6 su 7, ma parte infortunato (rientro verso ottobre). Contro il Napoli alla terza giornata, a sorpresa non si è presentato Dennis Man (3 su 4 in carriera, ne ha sbagliato uno in Coppa Italia), ma Bonny. L'attaccante ha segnato, 1 su 1 finora, come l'anno scorso. Va segnalato che il rigore lo aveva conquistato lui, al momento parte davanti a Man, da capire se calcerà anche il prossimo. Aspettando il ritorno di Benedyczak, il campo dice che per ora Bonny è davanti a Man. Sono due rigoristi anche Hernani (7 su 7) e Cyprien (8 su 8) ma sono più indietro. Così come Cancellieri.
ROMA - Paulo Dybala è rimasto alla Roma e resta anche il principale rigorista. Un vero specialista da 39 rigori segnati in carriera e 5 sbagliati. Quando gioca, lui è sempre in pole ed è la prima scelta. Da capire chi potrà calciare quando non è in campo, ci sono molti specialisti. Si candida innanzitutto il nuovo arrivato Artem Dovbyk, 22 i rigori realizzati e 5 gli errori. Nell'ultima stagione ne ha segnati 6 e sbagliato 1. Ma occhio anche a Paredes che l'anno scorso ha fatto 3 su 3 dal dischetto in campionato. Completano il quadro dei rigoristi Pellegrini (un rigore in amichevole) e Soulé (si è specializzato al Frosinone). A volte potrebbero anche mettersi d'accordo i giocatori in campo.
TORINO - Occhio al rigorista di casa Torino. 2 su 2 l'anno scorso per Antonio Sanabria, a sorpresa si è presentato lui e non Duvan Zapata, da capire se si trattava di una scelta specifica di Juric. La sensazione è che Duvan, diventato anche capitano, possa diventare la prima scelta anche dal dischetto, in più sarà sempre in campo (Sanabria invece no): 9 su 12 in carriera, si candida e prova il sorpasso sul campo. Che Adams è a 3 su 3 in carriera, ma non ne calcia da 5 anni e dunque non insidia gli altri due attaccanti in partenza. C'è anche Vlasic come terza opzione.
UDINESE - Il Tucu Pereyra era il rigorista dell'Udinese ed è partito, ora il primo candidato è Florian Thauvin. 12 su 17 in carriera per il francese. Dovrebbe rimanere rigorista nonostante l'errore contro il Bologna. Occhio anche ad Alexis Sanchez, che si candida come alternativa: 10 su 21 in carriera. Non si può dire sia un grande specialista, ma gli ultimi due calciati all'Inter li ha comunque segnati e si candida a essere almeno la seconda scelta quando tornerà dall'infortunio. Subito dietro Lorenzo Lucca, 5 su 8 in carriera, non uno specialista assoluto ma è comunque la prima punta.
VENEZIA - 4 su 5 nella scorsa stagione per Joel Pohjanpalo nel Venezia, è lui la primissima scelta dal dischetto. In carriera 14 su 17. Alle sue spalle c’è Christian Gytkjaer, 2 su 2 nello scorso campionato e in carriera 30 su 33, è un vero e proprio cecchino dagli undici metri. Chi è in campo tra i due attaccanti calcia insomma, difficilmente Di Francesco li schiererà in contemporanea se non a gara in corso. Più indietro Raimondo e Oristanio, come alternative.
VERONA - Il primo rigore della stagione del Verona lo ha calciato Casper Tengstedt, 9 su 10 in carriera. In campo c'erano Darko Lazovic (1 su 1 l'anno scorso) e Ondrej Duda, che in carriera è a 12 su 15. Dunque, Tengstedt al momento è davanti a loro due. In campo non c'erano Tomas Suslov (1 su 1), Daniel Mosquera (4 su 4 in carriera, ha calciato anche in amichevole e segnato dal dischetto) e Abdou Harroui (1 su 1 in carriera, l'anno scorso a Frosinone). Può essere come nell'anno di Barak, il primo che arriva se li prende. La sfida sarà principalmente tra la punta che è in campo in quel momento (Tengstedt o Mosquera) e Suslov, più indietro Lazovic e Harroui. Con Zanetti che avrà l'ultima parola: nuovo allenatore e nuove gerarchie.
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