GUARDIOLA - "Non mi piace perdere, preferisco le critiche di quando giochiamo male ma vinciamo. Infatti dopo aver perso il derby d’Italia si parla solo dell’Inter che va a vincere lo scudetto. I primi risultatisti siete voi. La prestazione rimane, ma il giudizio lo cambia il risultato, giustamente. Io mi diverto molto a sentire le critiche poi però ogni tanto qualcuno la dice grossa, sul calcio in generale intendo. Credo che come calcio italiano, siamo andati dietro al calcio di Guardiola di quindici anni fa, ma lo stesso Guardiola intanto si è evoluto nel tempo".
DYBALA - "Non l’ho sostituito subito perché stavamo giocando nella metà campo del Cagliari e lui lì ci poteva dare qualità. Io sono innamorato dei giocatori che giocano bene al calcio. L'addio? Ci sono storie che nascono e finiscono. Fa parte della vita. La società è stata chiara, valutiamo le cose insieme. Paulo si sta impegnando molto nonostante gli infortuni che ha avuto. Può darci ancora molto fino a fine stagione. E poi si sta rivelando un grande professionista".
REAZIONE - "Domenica abbiamo perso uno scontro diretto che ci avrebbe permesso di ambire allo scudetto, infatti l’Inter resta la favorita per lo scudetto. Il contraccolpo è stato forte. Ovvio che il mondo poi ti crolla un po’ addosso. I ragazzi sono stati molto bravi e lucidi: abbiamo tirato molto in porta non concedendo quasi nulla. Questa era una partita da vincere per consolidare il quarto posto".
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