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Allegri: “Vlahovic, quando la crescita sarà totale! Dybala darà ancora molto: si sta rivelando…”

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L’allenatore della Juve Massimiliano Allegri ha parlato così a Sky e DAZN dopo la vittoria per 2-1 contro il Cagliari, che ha portato tre punti ai bianconeri: “In questo momento mancano McKennie e Locatelli, che sono infortunati. Nel...
Guglielmo Cannavale

L'allenatore della Juve MassimilianoAllegri ha parlato così a Sky e DAZN dopo la vittoria per 2-1 contro il Cagliari, che ha portato tre punti ai bianconeri: "In questo momento mancano McKennie e Locatelli, che sono infortunati. Nel primo tempo Rabiot avrebbe dovuto avere una lettura diversa in qualche occasione. Ha le qualità per fare entrambe le fasi: giocando a due ha più spazio, con il motore che ha e la gamba che ha. Era una partita importante per noi, abbiamo subito un contraccolpo psicologico perdendo in casa con l'Inter, vedendo così sfumare lo scudetto. Ora le giornate diventano 6, sulla Roma i punti sono 8. Non ci siamo innervositi, abbiamo raggiunto il pareggio a fine primo tempo potevamo raggiungerlo prima", riporta TMW.

KEAN ENTRATO DOPO - "Non me la sentivo in quel momento, ho seguito l'istinto. Le cose stavano andando bene, ho mandato in campo solo Bernardeschi".


VLAHOVIC - "Bisogna fare una considerazione, Vlahovic ha 22 anni e gioca da titolare da un anno e mezzo. Alla Juventus c'è una pressione diversa. La sua crescita diventerà totale quando riuscirà a gestire le energie. Deve migliorare sui controlli, ogni tanto la palla gli scappa. Poi però è caparbio, il gol è arrivato con caparbietà. L'abbraccio con Dybala? Questo gruppo di giocatori è diventato importante, c'è voglia da parte di tutti di raggiungere un obiettivo importante. Paulo ha alzato la qualità, con due-tre giocate interessanti".

COMPLIMENTI - "Preferisco le critiche quando vinciamo piuttosto che i complimenti quando perdiamo. I ragazzi sono rimasti lucidi dopo lo svantaggio, abbiamo avuto diverse occasioni e lì dobbiamo migliorare".

GUARDIOLA - "Non mi piace perdere, preferisco le critiche di quando giochiamo male ma vinciamo. Infatti dopo aver perso il derby d’Italia si parla solo dell’Inter che va a vincere lo scudetto. I primi risultatisti siete voi. La prestazione rimane, ma il giudizio lo cambia il risultato, giustamente. Io mi diverto molto a sentire le critiche poi però ogni tanto qualcuno la dice grossa, sul calcio in generale intendo. Credo che come calcio italiano, siamo andati dietro al calcio di Guardiola di quindici anni fa, ma lo stesso Guardiola intanto si è evoluto nel tempo".

DYBALA - "Non l’ho sostituito subito perché stavamo giocando nella metà campo del Cagliari e lui lì ci poteva dare qualità. Io sono innamorato dei giocatori che giocano bene al calcio. L'addio? Ci sono storie che nascono e finiscono. Fa parte della vita. La società è stata chiara, valutiamo le cose insieme. Paulo si sta impegnando molto nonostante gli infortuni che ha avuto. Può darci ancora molto fino a fine stagione. E poi si sta rivelando un grande professionista".

REAZIONE - "Domenica abbiamo perso uno scontro diretto che ci avrebbe permesso di ambire allo scudetto, infatti l’Inter resta la favorita per lo scudetto. Il contraccolpo è stato forte. Ovvio che il mondo poi ti crolla un po’ addosso. I ragazzi sono stati molto bravi e lucidi: abbiamo tirato molto in porta non concedendo quasi nulla. Questa era una partita da vincere per consolidare il quarto posto".

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