SPIEGAZIONI - "Sapevamo che il Verona è una squadra che corre e pressa, e finché tiene quei ritmi ti crea dei problemi. Noi abbiamo perso tanti duelli aerei, tanti contrasti, hanno fatto più falli loro di noi: è giusto che il Verona abbia vinto la partita. In quei momenti bisognava mettersi al loro pari. Anche col Sassuolo abbiamo vinto pochi contrasti. Il calcio noi è fioretto, è fatto di contrasti, duelli aerei e qualità. In questo momento dobbiamo stare solo zitti, a partire da me: siamo tutti responsabili di questa classifica. Martedì abbiamo una partita importante, poi penseremo al campionato".
TESTA - "Quando avevamo un punto abbiamo giocato con una determinazione diversa. Ora in alcuni momenti stiamo lasciando dei vantaggi agli avversari. Con il Sassuolo abbiamo avuto tante occasioni, anche stasera ne abbiamo avute, ma bisogna assolutamente cambiare registro e capire il momento: nel calcio può capitare, non è perché siamo la Juventus vinciamo in modo naturale. No, bisogna correre, sacrificarsi. Non ho mai visto una grande squadra snobbare l'avversario, quando ha vinto dei campionati o dei trofei".
RIPARTIRE - "Ho parlato con la squadra, ho detto che in questo momento deve vigere assoluto silenzio, bisogna assolutamente fare. Ora bisogna recuperare energie e giocare con lo Zenit".
NIENTE SCOSSA - "Non è che la Juve non ha voglia, è che bisogna fare un altro passo in avanti.. Giochiamo bene alcuni spezzoni, altri meno bene, e non dico solo qualitativamente. Ma in questo momento l'unica cosa da fare è lavorare, bisogna uscirne tutti insieme, essendo consci del periodo non felice della Juventus".
STRADA - "Dare spiegazioni non serve a niente. Nei primi venti minuti col Sassuolo non uscivano dall'area, con l'Empoli è stato lo stesso. Oggi ci son saltati addosso e bisognava avere una reazione diversa. Bisogna solamente lavorare, ripeto. Io sono uno molto realista: quando avevamo un punto lottavamo per la salvezza, ora che ne abbiamo quindici lottiamo per metà classifica. Però nel calcio ci sono anche questi momenti: bisogna affrontarli con lucidità, stando zitti, mettendosi la coda tra le gambe e lavorare".
RITIRO - "Siamo usciti quando ci ha chiamato l'arbitro. Sul ritiro vedremo: domani facciamo allenamento, poi vediamo. Ci sono momenti in cui si fa perché deve servire, per riposare, non tanto per punizione. Domani ci ritroveremo e vedremo il da farsi".
USCIRNE - "Bisogna lavorarci e bisogna migliorare. Starà a me capire chi può tirarci fuori da questa situazione, ma tutti devono farlo. Poi che abbiamo avuto delle difficoltà è innegabile, bisogna avere un atteggiamento completamente diverso".
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