Il fronte doping si fa terrorizzante per la Serie A. Dopo la questione Joao Pedro, Stefan de Vrij è finito al centro di un giallo che sta assumendo i contorni di un’altra vicenda preoccupante. La ricostruzione de La Gazzetta dello Sport...
Il fronte doping si fa terrorizzante per la Serie A. Dopo la , Stefan de Vrij è finito al centro di un giallo che sta assumendo i contorni di un'altra vicenda preoccupante. La ricostruzione de La Gazzetta dello Sport è la seguente: la Lazio sostiene che l'olandese sia al centro di un problema procedurale, una formalità, in quanto dopo Lazio-Verona ha dimenticato di firmare una provetta.
IL GIALLO - Ieri però la questione si è infittita: "Perché rinviare l'udienza al Coni? E soprattutto, perché organizzare una potente difesa con gli avvocati e prendere tempo a livello di giorni se c'era solo da firmare una provetta e nulla di più preoccupante?", si chiede il quotidiano. Indizi, sospetti, non prove. Questo dovrà stabilirlo l'Antidoping, naturalmente.
TRACCE INQUIETANTI - Ma soprattutto, la notizia più grave che annuncia La Gazzetta è come le indiscrezioni del quotidiano parlino di tracce di cortisonico effettivamente trovate nelle provette di de Vrij. In questo caso, ben diverso da una semplice mancanza di firma.
COSA C'E' DIETRO - Sia chiaro: il cortisonico è ampiamente utilizzato nelle sostanze per le infiltrazioni, nulla di preoccupante, "non fosse che è consentito solo se segnalato all'Antidoping - sottolinea la Gazzetta -. Cosa che non è stata fatta: dimenticanza o documentazione incompleta? Possibile che un campione come de Vrij dopo tanti anni commetta una leggerezza così grave?", è l'accusa.