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Agnelli: “Allegri, progetto lungo! Dybala? Non sarebbe stato giusto. Su Chiellini e Vlahovic…”

Alessandro Cosattini

In un evento organizzato da Il Foglio a San Siro, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato tra passato, presente e futuro. Ecco i passaggi principali della sua intervista: “Coppa Italia? Ogni trofeo conta, credo che il più...

In un evento organizzato da Il Foglio a San Siro, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato tra passato, presente e futuro. Ecco i passaggi principali della sua intervista: "Coppa Italia? Ogni trofeo conta, credo che il più importante di tutti sia il campionato perché fotografa il più forte della stagione. La Champions ha più appeal ma ogni titolo conta".

RIMPIANTI - "Chi non vince porta rimpianti: ci sono stati momenti negativi, ciò che fa effetto è che Juventus-Inter ha portato a giudizi diametralmente opposti sulle due stagioni".

ALLEGRI - "C'è un progetto di lungo periodo, sapevamo che quest'anno sarebbe stato difficile e avere rimpianti per la mancata vittoria finale è di buon auspicio per il futuro".

DYBALA E FUTURO - "Dybala? E' un grande giocatore, le decisioni sono figlie di momenti. A dicembre se mi aveste chiesto di Vlahovic alla Juventus vi avrei detto che era impossibile... Le risorse sono limitate e si deve scegliere come investirle. In questa visione abbiamo Vlahovic, De Ligt, Locatelli e Chiesa. Fare un'offerta a Paulo non consona al suo livello non sarebbe stato giusto anche per lui che a 29-30 anni deve trovare l'ultimo passaggio. Chiellini ha il posto in società da qualche anno...".


DEL PIERO - "Del Piero è sempre benvenuto in Juventus ma ha una sua vita. Entrare in società significa cambiare stile di vita e in questo momento Alex è molto concentrato su quello che sta facendo e mi sembra sia felice".

MAROTTA - "E' una persona che manca perché gli voglio bene. In quel momento sono state prese decisioni e su di lui fatte riflessioni che all'inizio lo attiravano e poi non più. La società aveva preso altre decisioni".

ARRIVABENE - "E' un amministratore delegato di alto livello e ideale".

SCUDETTO - "Io spero sempre in un suicidio collettivo e che noi vinciamo quattro partite...".

STADIO INTER E MILAN - "Io a Inter e Milan ho sempre detto che è meglio avere stadi individuali. Poi per la pianificazione e gli investimenti, capisco perché lo vogliano fare assieme. Ma resta pur sempre in condivisione, non permette di avere quell'identità precisa ecco".

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