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Zanetti: “Cito 4 giovani di grande talento! Destro ha voglia, ho chiesto di tenere Bajrami”

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Prende la parola Paolo Zanetti. Così il nuovo allenatore dell’Empoli nell’intervista esclusiva rilasciata a La Gazzetta dello Sport: “D’accordo col direttore sportivo Accardi, abbiamo inserito giovani di grande talento come Satriano o De...
Alessandro Cosattini

Prende la parola Paolo Zanetti. Così il nuovo allenatore dell’Empoli nell’intervista esclusiva rilasciata a La Gazzetta dello Sport: “D’accordo col direttore sportivo Accardi, abbiamo inserito giovani di grande talento come Satriano o De Winter insieme a quelli di casa. Ne cito due, Baldanzi e Fazzini. È appagante per un tecnico non solo allenare ma contribuire a far crescere potenziali campioni con giocatori già rodati tipo Destro, che ha grande voglia. Ora servono un paio di punte con caratteristiche diverse e magari una mezzala ma la squadra é fatta all’80%, Accardi ha svolto un ottimo lavoro”.

SCELTA EMPOLI - “Per tanti motivi: il progetto tecnico, come detto, il feeling col d.s., la piazza dove ho giocato tre stagioni. Quindi conosco bene città e filosofia del club che si sposa con la mia. Cioè arrivare al risultato mediante un’idea di gioco che possa valorizzare i giocatori e divertire. Da questo punto di vista è un club di altissimo livello. Io sono innamorato del talento, è alla base della mia idea di calcio. E qui ci sono talenti che poi puntualmente esplodono. Il vivaio dell’Empoli è il migliore d’Italia con quello dell’Atalanta”.


SINGOLI - “Qualcuno in particolare che volevo allenare? Si, Bajrami. E il primo nome che ho fatto nella chiacchierata col direttore, chiedendo di tenerlo. L’ho sempre considerato molto pericoloso, ogni giorno vedo il suo potenziale. Sa far tutto: costruzione, assist, gol e in varie zone del campo. Ma l’Empoli ne ha tanti interessanti, come Viti”.

MODULO - “Ognuno porta le sue idee, i suoi dettagli. Ma si parte da una buona base. Ogni stagione fa storia a sé. Di sicuro ho lo stessa idea offensiva e mi piace arrivarci con tanti uomini e la costruzione dal basso. Ma l’equilibrio è importante. Dobbiamo esser belli, concreti ed equilibrati. Entrambi le fasi per me hanno pari importanza, le alleno in egual misura, e soprattutto difensivamente sto portando i miei concetti. Aurelio comunque mi ha lasciato una grande eredità”.

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