RUOLO - "De Zerbi mi ha avanzato per esigenze tattiche, ma non c’è problema. Il mio ruolo è il campo: dove mi mettono, mi rendo utile. Sono abbastanza istintivo in tutte le giocate: rispetto i compiti, ma poi do la mia interpretazione".
DIONISI - "Mi insegna a a non pretendere, ma ad andare a cercare le cose: mi ha fatto capire che serve la volontà per ottenere ciò che si vuole. Il litigio contro la Juve? Ci ho messo due minuti a pentirmi. Eravamo ancora in campo quando gli ho chiesto scusa. Poi dopo cena ci siamo ritrovati nella camera dell’hotel e abbiamo parlato. Il giorno dopo mi sono scusato anche davanti ai compagni. L’adrenalina ha fatto brutti scherzi. Anche i “vecchi” della squadra mi hanno parlato, ma qui l’atmosfera è speciale: non ti vogliono rimproverare, ma farti capire. E io lo so che quelle cose non si fanno".
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