Marco Giampaolo abbonda di portieri in casa Torino. Dietro al titolare Sirigu, ci sono tre estremi difensori: Vanja Milinkovic-Savic, Samir Ujkani e Antonio Rosati. Come svela Tuttosport, “chi ha sparigliato le carte di Davide Vagnati è stato...
Marco Giampaolo abbonda di portieri in casa Torino. Dietro al titolare Sirigu, ci sono tre estremi difensori: Vanja Milinkovic-Savic, Samir Ujkani e Antonio Rosati. Come svela Tuttosport, “chi ha sparigliato le carte di Davide Vagnati è stato il serbo. Una seconda chance gliel’ha concessa ben volentieri Giampaolo, stregato dalla qualità nel gioco coi piedi. Milinkovic-Savic è un portiere moderno: può essere lui, in caso di necessità, il primo uomo deputato ad impostare. Tant’è che il ragazzo ha messo in seria difficoltà il proprio allenatore, che avrà ancora qualche giorno di tempo per riflettere sulle gerarchie relative alla porta: chi dietro Sirigu? Il gigante Vanja o la certezza Ujkani?”, la domanda di Tuttosport.
La verità è che non è ancora stata presa una decisione da Giampaolo. Come riporta il quotidiano: “a favore del serbo giocano alcune caratteristiche che lo rendono goloso sia agli occhi del mister che a quelli della società. Oltre alla già citata abilità nel destreggiarsi coi piedi, il fratello del laziale Sergej rappresenta un capitale per il Toro. Che lo ha pagato tanto tre anni fa e che vorrebbe cercare di monetizzare un’eventuale cessione. Prima, però, c’è un contratto da rinnovare, vista la scadenza prevista per giugno 2021. Col prolungamento in tasca, Cairo potrebbe decidere di metterlo sul mercato più facilmente rispetto a Ujkani. Il kosovaro, infatti, rischia di essere penalizzato dalla carta d’identità: il fatto di avere nove anni in più del collega (è un classe ‘88) non lo agevola in caso di addio. Il Toro sa benissimo che può monetizzare soltanto con Milinkovic-Savic, magari in prospettiva. Mentre a favore di Samir gioca l’affidabilità: lungo l’intera carriera, sia in Italia che all’estero, ha sempre fatto benissimo.