MOU - "Io sono orgoglioso che siamo riusciti a portare Mourinho e per me lui è un idolo, sin da quando ero bambino, anche se io tifo Benfica e lui allenava il Porto. Per un portoghese Mourinho ha una dimensione stratosferica, ogni giorno imparo da lui, ha vinto tutto, ha lavorato nei migliori club del mondo e comunque non mette pressione, lavoriamo insieme ogni giorno da prima dell'inizio della stagione. Abbiamo programmato insieme, cosa fare e cosa non fare, e quando lui dice qualcosa lo fa a nome del club. Dobbiamo riconoscere che in panchina manca esperienza, come ha detto lui, ma in questo progetto ha spazio per far crescere i calciatori. Sono felice e motivato di lavorare ogni giorno con Mourinho".
CENTROCAMPO - "Sono cambiate le priorità e c'erano dei legami tra entrate e uscite dei calciatori. Abbiamo 6 centrocampisti e abbiamo deciso di non prendere nessuno. Il centrocampo della Roma ha un campione d'Europa, uno dei calciatori con più gol in Europa e nazionale francese, Villar che è un titolare dell'U21 spagnola, abbiamo Diawara, Bove e Darboe. Non possiamo parlare come se non avessimo un centrocampo per rispetto nei loro confronti. Volevamo un centrocampista, ma abbiamo buoni giocatori".
MERCATO DINAMICO - "Dopo l'infortunio di Spinazzola ho subito preso Vina e ora abbiamo tre ottimi terzini. Quando è andato via Dzeko ho colto l'opportunità per accelerare il nostro progetto sportivo e abbiamo preso Abraham. Non so come sarebbe andato senza queste situazioni, ma il mercato è così. Spesso si vende chi non si vuole vendere".
VILLAR - "È un bravo centrocampista, deve approfittare della possibilità di lavorare con Mourinho per crescere".
INFORTUNATI - “Per Spinazzola non so, lui ha tanta voglia ma dobbiamo procedere con attenzione e frenarlo. Smalling penso che tornerà già dopo la sosta col Sassuolo”.
DZEKO, PEDRO E FLORENZI - "Loro alla concorrenza? Nella vita ogni decisione è un rischio. Le situazioni di questi tre calciatori erano diverse, ma quando un calciatore vuole andare via è giusto che vada. Stiamo costruendo un progetto in cui ogni calciatore deve morire per la Roma. Se guardiamo il mercato nel complesso, cosa è successo con Messi, Ronaldo e Griezmann, la Roma non ha fatto niente di diverso rispetto alle altre. Sappiamo che parliamo di ingaggi importanti e vanno fatte delle scelte per il nostro progetto sostenibile. Vendere questi giocatori è un rischio, ma non rimpiango niente. Non stiamo peggio rispetto allo scorso anno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/52af8bc44d0cce8f49376818cbad0ce6-scaled-e1766323990857.jpg)