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Napoli's French midfielder Tanguy Ndombele (C) celebrates scoring the team's third goal during the UEFA Champions League Group A football match between Scotland's Rangers and Italy's Napoli at Ibrox stadium in Glasgow, on September 14, 2022. (Photo by ANDY BUCHANAN / AFP) (Photo by ANDY BUCHANAN/AFP via Getty Images)
Cosa c’è dietro il pesante ko di ieri del Napoli in amichevole. Il Corriere dello Sport ha analizzato così la sconfitta contro il Lille per 4-1 della squadra allenata da Spalletti: “Le facce a volte raccontano gli stati d’animo e Spalletti è sembrato turbato, certo, ma neanche tanto, perché qualcosa ha visto, e sull’accelerazioni di Ndombele - possenti, travolgenti - ha potuto sorvolare sulle difficoltà umanissime a sviluppare calcio verticale, sulla ingordigia di Kvara a far da sé e su una leziosità inusuale.
E comunque, senza i cinque «Mondiali», rientrati ma in tribuna, senza neppure Rrahmani e Demme, con qualche scarabocchio qua e là, e una elettricità assai contenuta, gli alibi non sono mancati, utili per lasciare a Spalletti la fiducia che nulla sia stato alterato da questi due mesi vuoti ed in una notte in cui gli slanci sono sembrati più individuali. Appisolata la difesa, l’irruzione finale di Raspadori è un cucchiaino di miele per uno stadio che pensa ad altro”, si legge sul quotidiano. La Gazzetta nell’analisi della prestazione salva “solo qualche buona, vecchia, sovrapposizione a destra tra Politano e Di Lorenzo e la condizione di Ndombele, sempre presente e fisicamente dentro il gioco. A Kvara manca ancora il guizzo finale. Ripetuti gli svarioni difensivi, come quello di Ostigard”, si legge.
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