SABIRI IN PRESTITO - "Errore tenerlo in prestito? Errore di chi? E' un'altra domanda a cui non posso rispondere. C'è un altro indirizzo a cui fare quella domanda. Se posso risolverla? No. Allora perchè incavolarmi. Non sono io la società".
GRUPPO - "Io voglio tenere il gruppo ancora compatto. Dentro la tua domanda che anche la risposta: giocando contro una big non ho niente da perdere e provi una giocata rischiosa. Con la Lazio mi è piaciuto. E' quello che mi ha mandato fuori giri oggi: vedendo la giocata non la facevi per paura di sbagliare. Ogni partita per me è un obiettivo e i ragazzi rispondono molto bene. Da gennaio in poi siamo cresciuti molto bene ma purtroppo non basta. Bisogna segnare per prendere almeno un punto o altrimenti pareggi per 0-0. Ma lì il rischio è 100%. Venendo alla stadio ho visto i tifosi, dai più giovani ai più anziani, applaudire. E dicevo: 'Wow, e siamo ultimi'. Vedendo la coreografia sono svenuto e mi chiedo che paura devo avere giocare in un ambiente. Il nostro tifoso è abituato alla sofferenza e tutti noi soffriamo di brutto. Loro ci sostengono ed è per loro che non voglio scendere dalla prestazione della Sampdoria ma ci servono gli attributi per le imprese. La fortuna o la sfortuna".
SALVEZZA - "Dopo queste parole... io non mollo. Io fino all'ultimo non mi arrendo, perchè darla persa quando posso combattere? E' difficilissima ma darmi per perso no".
CAMBIO SABIRI - "In un momento potevo fare tre cambi, ma non volevo mettere la squadra in difficoltà. Non mi era piaciuto e così ho cambiato, non cambia nulla il minuto in cui cambio. All'intervallo abbiamo ridisegnato l'assetto, purtroppo abbiamo tante assenze, ma non voglio scuse. Ci sono ragazzi che erano senza squadra. Andiamo avanti, è difficile ma non voglio abbassare la guardia".
QUAGLIARELLA - "Fabio è tornato dopo l'infortunio, poi è arrivata l'influenza con febbre alta. Si è messo a disposizione, hanno diviso la partita lui e Jesè, poi l'ho guardato e gli ho chiesto di risolvermela".
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