LUCCA - "È un attaccante giovane, è solo alla sua seconda stagione in Serie A. Penso sia migliorato. È ancora in fase di apprendimento ma è un attaccante di tipologia molto specifica. Penso che qualsiasi allenatore di qualsiasi squadra di alto livello vorrebbe avere un profilo come Lucca. È molto pericoloso, uno specialista nell'ultimo terzo di campo e in area. Forse al momento è il miglior colpitore di testa, quindi direi che è prezioso averlo in squadra. Il rigore? È stato un episodio 'carino', un aneddoto in più da raccontare nella mia carriera da allenatore. All'inizio ero sorpreso ma come prima cosa ho sperato che realizzasse il rigore ed ero abbastanza sicuro che lo avesse fatto, per me era tutto chiaro. A volte servono anche quelli che rompono gli schemi e va bene esserlo, ma non in quella situazione. Non ha seguito le regole, poi abbiamo avuto un buon confronto e abbiamo parlato all'interno del gruppo, una conversazione molto aperta. Si è scusato e ora va tutto bene. Credo che questa esperienza abbia reso il gruppo ancora più forte".
LINGUA - "Con l'italiano miglioro ogni giorno ma sfortunatamente non ho tanto tempo perché passo sul campo quasi ogni giorno dalle 10 alle 12 ore, è una questione di energia ma capisco sempre di più. Il mio obiettivo per l'inizio della prossima stagione è poter parlare di più e capire meglio e magari un giorno fare un'intera intervista in italiano. Crare uno stile di gioco riconoscibile, fare in modo che i tifosi che si identifichino di più e fare più punti possibili è più importante dell'italiano".
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