GINEITIS - "Protagonista? Lo è stato e lo ha dimostrato. Sta crescendo, lo sta dimostrando anche in Nazionale. Ha potenzialità, i gol che sta facendo sono ciò su cui insistiamo in allenamento. E' un centrocampista che ha quei gol, sono felice per lui. E Gineitis deve sentirsi protagonista".
ATTENZIONE - "Vale per tutte le gare. E' un concetto importantissimo sul quale ci si allena. Troviamo una squadra forte, con un pubblico importante e viene da una sconfitta importante: avevano giocato tante gare, la sosta ha ricaricato la Lazio. Siamo consapevoli della partita con una squadra in lotta per la Champions. L'importante è capire la partita. E' una Lazio arrabbiata per i cinque gol. La parola magica è stare in partita".
MENTALITÀ - "La mentalità non è una percentuale, ma si acquisisce con tempo, risultati e sacrifico. E' un processo lungo, nella seconda parte di stagione abbiamo fatto passi avanti ma c'è tanto da lavorare. In queste ultime gare dovremo gestirle come fossero delle finali, anche a Roma sarà una finale".
ELMAS - "Carico, come tutti i nazionali. Anche Sosa e Vlasic sono tornati carichi".
MARIPAN - "Il caso Maripan? Con lui parlo di calcio. Era deluso per i risultati del Cile, si è complicata la qualificazione al Mondiale. Ero curioso di vedere lo scontro tra Sanabria e Maripan, c'è stata poca occasione di vederli uno contro l'altro. E' sereno e carico, ero solo preoccupato per il sovraccarico”.
TORINO - "Non è il mio Toro, è la mia idea di calcio. C'è tanto da lavorare, è il mio primo anno: siamo stati bravi a tenere la barca sulla retta via. Quando si cambia idea e mentalità ero sicuro di passare da un momento non facile, l'inizio di campionato ha nascosto certe situazioni. Poi la perdita di Zapata le ha accentuate... Ma siamo stati bravi a lavorare e a capire, rimettendoci in gioco. Per arrivare alla mia idea di gioco, avendo anche cambiato sistema, ci vuole ancora tanto".
RIENTRO - "Le partite più difficili sono quelle prima della sosta e al rientro. Per fortuna è andata bene sugli infortuni, poi c'è l'aspetto morale come ad esempio Gineitis che è tornato con il gol. O magari psicologico di Maripan che ha complicato la vita per i Mondiali. Dico sempre che dobbiamo sempre switchare, girare pagina e pensare alle prossime partite".
ILIC - "A volte travisate le mie parole... Su Ilic ho detto che deve correre: a gennaio abbiamo aumentato la concorrenza ed è importante, la squadra ha concorrenza in tutti i ruoli. E' un aspetto per far crescere la squadra. I centrocampisti sono tanti, ma Ilic si sta allenando bene: non ho rancore, guardo ciò che fa in settimana e come tutti deve sentirsi protagonisti".
PUNIZIONI - "Punizioni? Dopo cinque giornate eravamo primi in classifica, magari qualcuno fa gol su punizione...(ride, ndr). A parte le battute, non mi soffermo tanto ma è un aspetto che valuti quando costruisci la rosa: anche sui corner contano i battitori, non solo i saltatori. Nel calcio moderno si vince anche con i piazzati".
SECONDI TEMPI - "Quando fai tanti gol, vuol dire che stai bene. E che sa reagire. C'è stato un momento in cui nell'ultimo quarto prendevamo tanti gol: è un aspetto di concentrazione e lucidità. Dobbiamo crescere, si lavorare quotidianamente. Se non sai cos'è la sofferenza, non la riconosci: a volte spingo oltre i ragazzi in allenamento per affrontare le difficoltà. Anche un rinvio in laterale e non in calcio d'angolo è sinonimo di lucidità".
SOSA - "Bene, l'ho visto bene. Ha avuto un periodo ad inizio anno con una febbre pesante, si è rimesso e adesso il campo è lì: ci sono gli allenamenti e c'è concorrenza, ora voglio vedere quanto è forte. La concorrenza è bella, ora tocca a loro. Voglio giocatori vincenti, con una mentalità, e un giocatore vincente sa cos'è la concorrenza. E io lo aspetto perché secondo me ha qualità".
ANCORA ILIC - "Lui ha accettato di fare una visita medica con lo Spartak e di conseguenza aveva accettato il trasferimento. Poi è saltato ma abbiamo preso un centrocampista... Dico sempre le cose in faccia. Litigi? Assolutamente, non mettiamo in giro certe voci... Sono stato fortunato perché è un giocatore forte".
FUTURO - "Non sono concentrato sul futuro, ho queste partite che sono importantissime: gli obiettivi non si guardano solo con la classifica. Ho detto linee guida, ma io guardo solo al presente".
LAZIO - "Ci punirono in ripartenza, non eravamo stati bravi nelle preventive: giocavamo a cinque e a volte sei uomo su uomo contro un sistema di gioco come il 4-2-3-1. Avevamo preso subito diversi gol in ripartenza. Ora, al di là del risultato, arriviamo in una maniera differente: abbiamo cambiato tanto, siamo cresciuti molto. Ci siamo promessi di affrontare queste gare come finali, poi vedremo fino a che punto saremo cresciuti. Nel girone d'andata siamo stati bravi a giocarci le partite, a volte ne abbiamo buttate via con errori, poi ora c'è uno spirito di una squadra che vuole provare a fare qualcosa".
LUNEDÌ - "E' stato un piccolo vantaggio avendo tanti nazionali. Noi avevamo anche due sudamericani, in questo modo siamo stati agevolati e fortunati. Poi guardiamo noi stessi: abbiamo questa fortuna, guardiamo una gara alla volta. Troveremo una Lazio forte e arrabbiata".
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