Baroni è in attesa di rinforzi. Il tecnico del Torino ha iniziato la preparazione, ora si aspetta qualche nuovo elemento per completare la rosa. Questi gli aggiornamenti secondo Tuttosport: “Davide Vagnati in settimana incontrerà Napoli e...
Baroni è in attesa di rinforzi. Il tecnico del Torino ha iniziato la preparazione, ora si aspetta qualche nuovo elemento per completare la rosa. Questi gli aggiornamenti secondo Tuttosport: "Davide Vagnati in settimana incontrerà Napoli e Venezia. Per parlare essenzialmente di due temi: Cyril Ngonge e Gaetano Oristanio. Col Napoli sulle cifre c’è già un principio d’intesa: un milione per il prestito e 7 per il riscatto. Ok, il prezzo è giusto, ma è il modo a non convincere: gli azzurri continuano ad insistere sull’obbligo di riscatto. Sì, Ngonge certamente vuole solo il Toro e spingerà affinché possa tornare a lavorare con Baroni, che l’ha fatto brillare ai tempi di Verona. Giovanni Manna, però, non è in vena di regali. Non a questo punto del mercato. E poi c’è Oristanio, altro oggetto del desiderio di Vagnati, che però più di 8 milioni non intende mettere sul piatto. Il Venezia, appena retrocesso, ne chiede 12. Difficilmente li avrà, ma non solo dai granata, anche perché tenere un giocatore così in Serie B è un lusso che in Laguna non si possono permettere. Oristanio ovviamente gradisce la destinazione granata, ma il Toro non si svenerà per prenderlo. A maggior ragione se il Venezia dovesse decidere di tirare la corda: Cairo non intende avallare un trasferimento che superi gli 8 milioni. Almeno non lo farà per Oristanio, che nel massimo campionato ha mostrato eccellenti qualità ma soltanto a spizzichi e bocconi. I granata, in alternativa, terranno sempre in piedi altre piste: ci sono Ikoné e Volpato sullo sfondo, ma anche il romantico ritorno a casa di Riccardo Sottil, ormai ai margini del progetto Fiorentina. Vagnati questa settimana spera di chiudere almeno un esterno: Baroni ne ha bisogno per poter lavorare con serenità e senza il pericoloso alibi della rosa incompleta, una costante che ha caratterizzato tanti allenatori dell’era Cairo".