sosfanta squadra torino Baroni: “Come stanno Zapata e Schuurs! Ismajli, Anjorin, Aboukhlal, Ngonge, Israel e il modulo…”

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Baroni: “Come stanno Zapata e Schuurs! Ismajli, Anjorin, Aboukhlal, Ngonge, Israel e il modulo…”

Baroni: “Come stanno Zapata e Schuurs! Ismajli, Anjorin, Aboukhlal, Ngonge, Israel e il modulo…” - immagine 1
Marco Baroni, tecnico del Torino, si è presentato oggi in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Marco Baroni, tecnico del Torino, si è presentato oggi in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni riprese da Tmw.

CONCETTI - "Le premesse sono il lavoro, gli obiettivi dobbiamo conquistarli giorno per giorno. Non mi piacciono i proclami, ma il lavoro e la dedizione con squadra e staff. Dobbiamo rinnovare ogni giorno l'obiettivo: solo attraverso il lavoro, step dopo step si raggiunge ciò che vogliamo. Credo nell'emozionalità della squadra: voglio una squadra che si dedichi, si doni, si batta con coraggio e voglia. Voglio portare questa idea di calcio. Ogni giorno ci presentiamo al campo con la luce negli occhi. Il ritiro è un momento fondamentale perché inizi a toccare e ad avere risposte. Abbiamo affrontato delle gare che sono test importantissimi. Sono abituato a lavorare forte sui ragazzi che ho, poi come ben sapete anche noi allenatori abbiamo dovuto adattarci a un mercato così lungo".

MERCATO - "E' un mercato che sarà ancora aperto dopo l'inizio del campionato, la mia concentrazione è sul lavoro. Poi c'è un confronto quotidiano con società, direttore e presidente, sia io che loro stiamo facendo valutazioni e vedendo le opportunità".


SCHUURS - "Siamo stati via parecchio e lui è rimasto qui a lavorare. Il primo giorno mi disse che ci sarebbe stato alla prima giornata, ora c'è un percorso da valutare con l'area medica".

ZAPATA - "E' un giocatore importante e fondamentale, sappiamo cos'ha avuto. E' un gran giocatore sotto tutti gli aspetti: la testa è sempre stata dentro alla squadra, aspettiamo il fisico. Deve prendersi il tempo necessario. Non ha bisogno di stimoli".

NUOVI - "Ismajli è da tanto in Italia e ci darà un grande apporto, così come Anjorin: è un ragazzo che ha avuto qualche infortunio, dobbiamo portarlo ai 90 minuti. Aboukhlal l'ho messo subito dentro, aveva già fatto amichevoli così come Israel, ora salterà un paio di allenamenti preventivamente. L'unico è Ngonge, stiamo cercando di ricondizionarlo velocemente. Sono arrivati giocatori che vogliono salire e scalare".

MILINKOVIC E RICCI - "Parto dalle cessioni di Vanja, che aveva un clausola, e di Ricci: non ci sono presupposti di tenere giocatori quando ci sono opportunità come queste. Sul mercato, stiamo facendo un percorso di conoscenza: la società sa benissimo di cosa la squadra necessiti e di cosa si può fare. Perderei solo energie se guardassi oltre al campo e ai giocatori, non lo faccio perché ho bisogno di tutte le energie e poi perché siccome ho un confronto quotidiano con la società, mi fermo a quello e non vado oltre. Io non indebolisco mai i miei giocatori, al massimo li rafforzo".

PRIME SETTIMANE - "La vivo nella pienezza del lavoro e nella conoscenza delle persone con cui lavori, non solo calciatori e staff. Ho trovato un ambiente focalizzato sull'insieme. Credo molto nella parola 'insieme', la allargo a tutte le componenti che lavorano per il Toro. Non vedo l'ora di percepire la passione: come chiedo alla squadra, i tifosi sono passione e noi lavoriamo per la gente. E' questa l'emotività che voglio trasferire ai tifosi, ogni giocata deve avere un'anima. Non c'è una squadra che difende e una che attacca, la parte emotiva è il miglior transfer da offrire".

DIFESA - "Parto da Vanja, ha sempre dato tutto fino all'ultimo giorno. Abbiamo aggiunto un nuovo profilo, è una scelta condivisa e lavoreremo per migliorarlo. Non sono abituato a vedere l'aspetto difensivo legato ai ruoli o ai difensori, la squadra lo sa bene. Per tenere molti giocatori offensivi, bisogna correre tutti: quelli davanti devono essere i primi a correre".

VANOLI - "Non ho ritenuto di sentirlo. Ci sono rispetti professionali, poi ci sarà modo. Ma rimane identica la stima per l'amico e per il professionista".

CONTATTI - "L'idea Toro è nata da una telefonata e un incontro nei quali ho percepito la stessa voglia mia di far bene, di fare un passo alla volta, di creare un percorso di crescita con tutte le componenti".

TIFOSI - "Lavoriamo per la gente. Nel mio lavoro mi creo piccoli obiettivi: si gioca per la gente, credo che il calcio sia passione e l'obiettivo è superare il mezzo milione di tifosi qui nel nostro stadio. Quando parlo di questo, siccome il Toro è passione e i tifosi ce l'hanno nel dna, è la squadra che deve fare il primo passo. Serve un calcio di passione ed emotività, anche questa è una parte tecnica".

MODO DI GIOCARE - "Ben vengano test importanti, sono un mezzo di valutazione straordinario. La scelta del 3-4-3 è nell'andare incontro a dove alcuni giocatori potessero giocare meglio. Per quanto riguarderà il sistema di gioco, credo molto nel doppio esterno e dentro al campo possono esserci varianti, anche se i mediani possono portarci soluzioni. Il calcio è per andare a fare gol, poi da lì si scende. L'obiettivo è cercare mobilità. Non voglio tenere un giocatore a casa sua, ma serve un percorso per farlo sentire a suo agio. Poi c'è l'aspetto delle valutazioni, se qualche giocatore è stato fuori posizione è perché ho fatto delle richieste. Abbiamo avuto con qualche giocatore la richiesta di cambiare ruolo, ho avuto massima collaborazione".

FIDUCIA - "Io vivo nella fiducia, è impensabile non trasferirla. Quando i giocatori li fai sentire bravi, loro ti possono dare qualcosa in più. Maripan è un giocatore importante, anche in queste partite ho chiesto un atteggiamento coraggioso. Il Monaco ha gli ottavi di Champions sulle spalle, noi li abbiamo aggrediti e noi dobbiamo partire dal gol".

ULTIMO PASSAGGIO - "I giocatori sono carichi di lavoro nelle gambe, ora si lavora tanto sulla mentalità: nelle difficoltà devi crederci ancora di più. E' un aspetto che miglioreremo, ne sono certo, e stiamo lavorando per questo".

ZONA EUROPA - "Vogliamo creare un'annata con una freccia all'insù, partendo dai 44 punti. Non sono abituato a dire gli obiettivi, ma li creo giorno per giorno. Sarebbe sbagliato crearsi obiettivi così lontani, ma si passa dal lavoro e dal quotidiano".

AVVIO DIFFICILE IN CAMPIONATO - "Nelle difficoltà vedo opportunità, lo affronteremo così. Se parlo alla squadra di coraggio, non posso aver paura io. Affronteremo tutto con voglia e determinazione, in quello è la bellezza della sfida. Lo affrontiamo facendoci trovare pronti".