In cinque anni i Friedkin hanno licenziato addirittura 17 dirigenti. Florent Ghisolfi è solo l’ultimo di una lunga lista, sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport. “Con il recente allontanamento del responsabile dell’area tecnica Florent Ghisolfi e dell’avvocato Lorenzo Vitali (che da quando manca un Ceo aveva il potere di firma) sono infatti diventati 17 i dirigenti che hanno lasciato la Roma da quando ci sono i due texani, Dan e Ryan. Diciassette teste saltate in cinque anni, alla media di oltre tre a stagione. Senza poi contare tutti gli altri dirigenti di grado minore o i quadri costretti a fare le valigie.
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Roma, l’epurazione continua: non solo Ghisolfi, i Friedkin hanno già licenziato 17 dirigenti
Gli ultimi - di stampo minore - come Juma Qaddourah. Prima la Ceo greca Lina Soulokou, il cui rapporto con la Roma si è interrotto il 22 settembre scorso. Prima di lei era invece toccato ad Angelo Ruocco, responsabile della sicurezza, ma anche a molti altri più alti in grado. Prima della Soulokou, ad esempio, si era chiuso il rapporto con altri due ad: Guido Fienga (l’uomo che ha guidato la transizione del club da Pallotta ai Friedkin) e Pietro Berardi, la cui permanenza a Trigoria è durata appena sei mesi. In precedenza era andato via anche il direttore operativo Francesco Calvo (all’epoca tornato alla Juventus e oggi all’Aston Villa). È durata poco pure l’avventura di Stefano Scalera (da novembre 2020 al primo gennaio 2022), lui che aveva le funzioni di direttore degli affari esterni, con particolare riferimento al nuovo stadio. Per il quale era stato messo sotto contratto anche Maurizio Costanzo, con il ruolo di consulente esterno della comunicazione. Poi strada facendo anche gli addii a Manolo Zubiria (Global Sport Office), Anna Rabuano (ex Cfo), Josef Krauss (capo della sicurezza) e Max Van de Doel (direttore marketing, sostituito poi da Michael Wandell). Quindi il cambio operativo del giovane Gianluca Gombar (reo di un paio di pasticci clamorosi), l’addio a Morgan De Sanctis (vice di Pinto, dimissionario) e quello a Vincenzo Vergine, responsabile del vivaio. E ora i saluti a Ghisolfi e Vitali…”, si legge.
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