TENUTA FISICA E CAMBI - "No, la gestione del risultato non era semplice perché loro sono veramente una bella squadra, mi hanno fatto impressione. Noi siamo stati belli decisi e determinati, abbiamo sofferto ma non abbiamo mai mollato e queste sono le partite che più mi piacciono".
SOULÉ - "Il ragazzo è disponibilissimo perché ha sofferto molto la prima parte dove non giocava. Io gli ho dato fiducia e ora è l'uomo in più che non ti aspetti, salta l'uomo, butta i palloni dentro, copre bene. Vedendolo nella partita in casa contro il Napoli che aiutava Celik nella fase difensiva, ho notato che non lo saltavano mai e allora ho provato anche in allenamento e ha funzionato. Sta facendo dei sacrifici enormi però è bravo, quando ti punta sa sempre cosa deve fare".
VITTORIE E FIDUCIA - "Io dico che l'allenatore da solo non può fare nulla, ci vogliono buoni giocatori. Io ho avuto la fortuna di prendere la squadra nel momento in cui avevano bisogno di una scialuppa di salvataggio. Io li ho sempre trattati come un padre dicendogli quello che volevo io da loro. Loro sono stati bravi a seguirmi e a non mollare mai. Ora abbiamo finito la partita e chi non ha giocato, che sicuramente sarà deluso e arrabbiato, quando tornano i miei collaboratori mi dicono che è uno spettacolo vedere come stanno spingendo. Io li vedo ogni settimana, ora non li sto vedendo, ma sono sicuro che stanno dando tutto quello che hanno".
ANCORA 1-0 - "Io dico che il calcio è bello proprio perché ci sono più idee e tutto questo rende lo spettacolo molto intrigante. Poi devi saperlo leggere durante le partite, come aiutare la tua squadra, come mettere in difficoltà gli altri, come puoi fare tu a non metterla nelle migliori condizioni per farti gol. Abbiamo lasciato qualche chances a Kean, ma abbiamo difeso bene".
DOVBYK - "Ma è un ragazzo che sta facendo bene, perché se andiamo ad analizzare i gol che ha fatto quanti punti sono valsi sono tantissimi. È un giocatore che dà sempre il massimo. I compagni devono capire quali sono le sue potenzialità, perché sono convinto che non le ha ancora espresse. È un ragazzo molto timido, parla poco e non sa bene ancora l'italiano. Anzi, sono una decina di giorni che ogni tanto lo vedo sorridere, e questo è importante. Non avevo visto neanche quanto ha esultato, lui che non lo faceva mai".
BOVE - "No, ancora lo devo incrociare. Mi avevano detto se volevo andare ma ho preferito fargli fare la camminata sotto la Sud. Adesso magari lo incontrerò. Gli auguro il meglio perché una cosa del genere è brutta, ma la vita davanti tutto".
NOSTALGIA - "No, non ci penso per niente. Io penso all'Atalanta, poi al Milan e poi al Torino, penso a queste cose. Certamente fare l'ultima partita qui all'Olimpico mi riempirà di emozione, così come è stato lo scorso anno quando sono venuto. Il destino invece mi ci ha riportato. Andiamo avanti così e pensiamo a fare bene e a fare punti, poi tutto il resto viene di conseguenza".
FIORENTINA - "La squadra della Fiorentina è una grandissima squadra, con ottimi giocatori. È stato bravo Palladino a cambiare parecchi uomini, mettendo in campo tutti elementi freschi che volevano mettersi in mostra. Tutti giocatori di grandissima qualità. Noi volevamo pressarli più alti, ma se non ci siamo riusciti è proprio perché loro sapevano tenere molto bene il pallone e ci facevano correre a vuoto. Per questo ho detto alla squadra di non andare più alti e di aspettarli. Nel frattempo sapevamo che loro avrebbero spinto ancora di più, e lì è cambiata la partita. Siamo stati bravi a soffrire, ad alleggerire la pressione nei momenti giusti, a cercare in contropiede di fare la nostra partita e magari chiuderla. Svilar è stato decisivo, perché là davanti c’è Kean che è un portento".
BALDANZI - "Ha grandi margini di miglioramento, è volenteroso.Guardate bene: in alcune partite l’ho fatto giocare a sinistra, ma lì non può farlo. Può far tutto, perché è un giocatore intenso, quando fa le cose le fa con intensità. Vi ricordate all’inizio, quando dicevo su Soulé che piano piano avrebbe preso convinzione ed essere più pratico? Ecco, Baldanzi è pratico: è pratico quando prende la palla e mette in difficoltà l’avversario".
SVILAR - "L’anno prossimo giocherà nella Roma, ha un contratto fino al 2027".
GOURNA-DOUATH - "Aveva iniziato bene, per questo lo avevo fatto giocare. Poi si era fatto male, ed era sceso di condizione e anche un pochettino nella consapevolezza della sua forza. Invece, già la scorsa partita e poi stasera avete visto che forza della natura è quando prende palla e strappa. Strappa come pochi. È un buon giocatore, molto giovane, che può fare tanto per la Roma del futuro. Io sono contento perché tutti i ragazzi che abbiamo, e che erano stati scelti già prima di me, stanno dimostrando di essere da Roma. La cosa importante è l’aiuto che si danno l’uno con l’altro. La cosa importante è – e l’ho detto anche in televisione prima – che mentre io sto dando le interviste e tutto, c’è chi non ha giocato che sarà scocciato, arrabbiato, deluso. Eppure si sta allenando come un pazzo per cercare di entrare nei primi undici. Però io so che ho sempre cinque cambi, e so che chi entra mi dà il 100% in quel momento. E così è stato anche stasera. Per cui, ho dei ragazzi meravigliosi".
CAMBIO PELLEGRINI - "Scelta tecnica. Avevamo costruito, avevamo fatto gol, per cui avevo bisogno di qualcuno che lavorasse in una certa maniera, e Pisilli lo ha fatto molto bene".
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