DYBALA - "Era bello stanco, era bello stanco, mi ha detto di tenere duro finché poteva e poi l'ho cambiato".
KONÉ - "Sta bene, ma per una partita del genere ho deciso di mettere altri giocatori. Hanno il 57% sulle palle sul primo palo e centro porta, non dico che ci hanno sorpreso, ma sono stati più bravi di noi. È stata una partita particolare, secondo me. Pensavo che fosse più adatta a Cristante e Paredes".
DOVBYK - "Adesso non bisogna andare a dire che questo o quell'altro potevano fare di più. Si fa bene in 26 e si fa male in 26, io sono contento della prestazione, se c'è qualcosa che non quadra lo capiremo tra di noi. Era stato schierato lì proprio per cercare, nella prima parte della partita, per un’ora circa, di essere un punto di riferimento e aiutarci a superare il loro centrocampo, che era molto aggressivo, e poi farci salire. Naturalmente, giocando in 10 contro 11, per lui non era facile, perché si trovava sempre circondato da più giocatori dell’Atletico. A un certo punto l’ho sostituito perché era più opportuno giocare con maggiore velocità, cercando di creare occasioni negli spazi e attaccare in profondità”.
OBIETTIVO - "Quello di fare sempre il massimo. Siamo ancorate alle prime della classe e come ho detto all'inizio della mia avventura a novembre e come continuo a dire adesso, faremo il massimo e fino a quando i miei ragazzi mi daranno il massimo io sarò contento".
VALVERDE - "Gli ho dato il mio biglietto da visita, siamo grandi amici e avevo perso il numero perché devo parlare con lui. Devo chiedergli dei consigli sui giocatori spagnoli".
NUOVO ALLENATORE - "Di allenatori ne avete tirati fuori già tanti, come fate dopo con tutti quelli che avete messo?".
RIPARTIRE - "Si riparte scendendo in campo con l’obiettivo di fare più punti possibili da qui alla fine. Per quanto riguarda la squadra, sono orgoglioso di questi ragazzi perché, nonostante le grandi difficoltà, hanno lottato come leoni, aiutandosi l’un l’altro e senza mai arrendersi. Quello che chiedo sempre è la prestazione, e se devo analizzare la loro prova, posso solo dire che è stata di alto livello. Il risultato non è arrivato, ma fa parte dello sport. Ho detto anche ai ragazzi di pensare a chi si prepara per quattro anni per un evento e poi magari commette un errore. Noi non abbiamo sbagliato, e tra tre giorni avremo già un’altra partita, un’altra occasione per rimettere le cose a posto".
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