NUOVO ALLENATORE - "Mio fratello mi ha chiama e mi fa: “Ma almeno a me lo dici? Me lo chiedono tutti!”. E io: “Per questo non te lo dico, così non si sparge la voce”. Pure a Venditti ho detto: “Lo saprete il 1° luglio”. Mi fa: “Ma se arriva a luglio non conosce i giocatori”. “Glieli spiego io”, gli ho detto. Accordo c'è già? Certo. C’è già. Ma deciderà il presidente quando dirlo".
NUOVO RUOLO - "Farò solo il consigliere. Starò nel mio cantuccio, nell’ombra, fuori dai riflettori: se il nuovo allenatore avrà bisogno, sarò sempre a sua disposizione. Ma il mio cassetto di vanità è molto piccolo e si è riempito anni fa".
CAVALCATA - "Quando sono entrato ho pensato: in una settimana metto a posto la squadra. Lo spogliatoio era sano, andava ricreata l’autostima, i giocatori sono stati bravissimi. Hummels disse: “Riprenderemo la Lazio”. Io neanche gli diedi peso. Per me era importante portar fuori la Roma dalle sabbie mobili".
TOTTI - "Francesco non ha trovato la sua strada. Ha cercato di fare l’allenatore, è andato al corso di Coverciano, dopo quattro giorni se n’è andato. Uomo immagine? Ma a lui piacerebbe farlo?".
VINCERE? - "I Friedkin vogliono portarla stabilmente in Champions. Poi, se sei lì puoi vincere o perdere, ma loro hanno questo sogno".
COSA È MANCATO FINORA - "Sicuramente hanno sbagliato interpreti. Mi auguro di essere io la persona che li possa aiutare".
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