SINGOLI - "Bene Soulé e il cambio gioco di Cristante che è stato meraviglioso. Bene, bene anche Shomurodov dopo. Ma tutti quanti, non mi piace fare delle classifiche. I ragazzi hanno sofferto come piace a me. Non è stata, lo ripeto, una partita facile. Volevamo i tre punti, sono venuti e facciamo una buona Pasqua. Noi e i nostri tifosi".
DYBALA - "Lo vedete. Lo conoscevate come giocatore e io dicevo che era un leader perché quando parlava tutti lo ascoltavano. Parla ancora adesso, dentro lo spogliatoio prima che la squadra vada in campo, e questo è bello perché un giocatore così importante da forza e tranquillità a tutta la squadra".
CHAMPIONS - “Ma non lo so, io dico che... Io accetto le scommesse, ho il salvadanaio, datemi i soldi. No, non è facile, ragazzi, non è facile. Allora, un conto, dire, questi ragazzi stanno facendo una cosa straordinaria. Noi ci proviamo, ci proviamo. C'è il sogno? Benissimo. Poi c'è il pensiero e poi c'è l'azione. Allora, adesso c'è da lavorare. C'è da lavorare perché abbiamo delle partite meravigliose, bellissime, perché c'è l'Inter, la Fiorentina. Non è una passeggiata tra i boschi, per cui ci siamo. Ci siamo, vogliamo fare bene, vogliamo che alla fine i nostri tifosi siano contenti del nostro campionato. È iniziato male, ma deve finire possibilmente bene. Non mi gioco niente perché ci sono troppe squadre davanti e dobbiamo vedere gli altri risultati. Dico sempre che ci deve essere un sogno, un pensiero, che va messo da parte perché poi bisogna lavorare. Siamo nel momento in cui dobbiamo agire, dobbiamo essere determinati e decisi come oggi. Dobbiamo affrontare partita per partita, sappiamo che abbiamo degli scogli importanti ma ce la giochiamo con tutti, perché se è difficile per noi voglio sia difficile anche per gli avversari".
SQUADRA - “Allora, c'è un buon gruppo, un buon gruppo che per questo, non resto perché basta, basta è giusto. E poi bisogna lasciare il tempo al nuovo allenatore di capire il suo gruppo, plasmarlo e cominciare a salire in classifica. Perciò un altro anno con me sarebbe un anno perso. Io non voglio che la Roma perda tempo. Abbiamo tanto da lavorare e tanto da fare. Per cui è giusto che io mi faccia da parte e arrivi un allenatore che sa quello che vuole e come ottenerlo”.
FUTURO - “Restare? No, io ho finito. Non c'è più senso. Non c'è più senso. Basta. La prossima domanda. È già tanto che son tornato (ride, ndr).
ANCELOTTI - "Se il suo nome può aggiornare la lista? Non parlo più dell'allenatore, mi dispiace, e credo che ci sia anche la macchinetta del caffè nel mio ufficio (ride, ndr). Vi ho detto che vi ho sentito, prima di venire, vi ho sentito”.
FRIEDKIN - “Non parlo, mi dispiace. Basta con un discorso trito e ritrito, non lo voglio affrontare. Parliamo della partita, parliamo dell’obiettivo che abbiamo davanti, che è importante. Mi dispiace”.
1-0 - “Intanto è meglio vincere 1-0, che non è facile. Quando arrivi dalle ultime partite, non c’è niente di facile, non c’è niente da dire ‘oggi incontro facile, processo lineare’, no. Sono tutte difficili. Ve l’avevo detto ieri quanto sarebbe stata dura, perché il Verona è uno schiacciasassi: gioca sempre in avanti, ti viene a fare contropressing, ha due punte super veloci, ci ha messo in difficoltà. Io sono contento della prova dei miei giocatori perché mi hanno seguito alla lettera. Siamo stati bravi, pragmatici, rapidi nel pensare. C’è stato il gol, ed è stata una cosa meravigliosa: c’è stato quel cambio di gioco di Cristante che ha trovato Soulé sull’esterno opposto. L’uno contro uno, è riuscito a saltare anche il portiere e ha messo il pallone dentro. Queste sono le cose che mi fanno piacere: quando vedi che i giocatori capiscono che l’allenatore li sta mettendo in guardia. Perché sai, è facile dirlo, glieli fai rivedere, mostri i filmati… Ma era una partita tosta, il Verona in questo momento è una brutta gatta da pelare. E sono contento per questo, perché i ragazzi mi hanno seguito alla lettera”.
ENERGIE - “Giochiamo con un’altra leggerezza, e questo significa che lo stato di forma era ottimo. Forse anche le squadre avversarie volevano giocare di più. Adesso, come ho detto, non c’è più da scherzare: tutti siamo alla ricerca di punti. Quello che posso commentare è che noi fisicamente stiamo bene, perché altrimenti non riesci a tenere questo ritmo contro una squadra come il Verona, né contro la Juventus né contro la Lazio. Certamente, forse non tutti sono al top della forma, perché lo stato di forma dipende sia dall’aspetto fisico che da quello mentale. Forse qualcuno è stanco anche mentalmente. L’ho detto ieri: devo stare attento a dosare bene le forze di ognuno, perché magari qualcuno fa bene il primo tempo e cala nel secondo, oppure viceversa. E io devo tener conto di tutte queste cose”.
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