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Pellegrini: “Tanti infortuni? La verità e il vero problema. Vi spiego il mio ruolo… a metà”

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In un intervista al Messaggero, Lorenzo Pellegrini ha affrontato diversi argomenti, tra cui il suo ruolo ed il rapporto con gli infortuni: “A livello di condizione, la passata stagione è stata la più complicata della mia carriera. Mi sono...
Daniele Burigana

In un intervista al Messaggero, Lorenzo Pellegrini ha affrontato diversi argomenti, tra cui il suo ruolo ed il rapporto con gli infortuni: "A livello di condizione, la passata stagione è stata la più complicata della mia carriera. Mi sono fermato subito dopo la seconda partita, quando stavo in nazionale. Un infortunio banale, roba di 2-3 settimane. Appena rientro, segno con il Frosinone e con il Servette e mi devo rifermare subito. Così è stato come prepararsi, fermarsi e riprepararsi nuovamente. Il problema però è che quello che hai fatto prima lo perdi e devi ricominciare da capo. Ci vuole tempo a quel punto. Da agosto a dicembre sono stato sempre male, mi sono ripreso per un paio di mesi e a giugno inevitabilmente mi sono spento di nuovo.

Il mio è un ruolo a metà, tra il trequartista e il centrocampista. Mi esprimo al meglio da mezzala però con De Rossi ho tanta libertà di andarmi a trovare la posizione in campo. Soprattutto per come si sta sviluppando il calcio negli ultimi anni non si occupano più posizioni fisse. Per questo i moduli sono elastici. Bisogna muoversi tanto, cercare gli spazi per poterli attaccare. Sì qualcosa di simile l'ho fatto anche in Nazionale e ha creato qualche vocina... È normale che io non posso fare l'esterno, sono un centrocampista. Ma anche con Spalletti l'idea è che avrei ricoperto quella posizione nella fase difensiva e poi quando avevamo la palla dovevo entrare dentro al campo e lasciare spazio al terzino che saliva. E quindi mi trasformavo in quello che sono, un centrocampista offensivo”.