RESTARE A VITA - "Sì, assolutamente sì. Sono qua dal 2019 e diventare una bandiera sarebbe un sogno. La Roma a vita, mi piace. Scadenza 2027? Non ne stiamo ancora parlando. Per me non è un problema. Non c’è alcun tipo di preoccupazione".
LEADER - "Non è importante, non mi pesa. Anzi è positivo che nel nostro gruppo i leader si sentano capitani. La fascia è solo un simbolo della domenica".
IDOLO - "Marco Materazzi, una fonte d’ispirazione. Quando sono arrivato a Roma hanno cominciato a parlarmi di Aldair e così ho guardato tutti i suoi video".
DERBY - "Lo stomaco che frulla, l'attesa che quasi ti uccide. Pensi, io ho debuttato con la Roma in un derby. La rivalità ti logora, quella partita ti toglie il sonno, vivi una settimana da incubo e non vedi l'ora che inizi. La tensione non la allento mica. Sul pullman metto la playlist "allenamento forte". Sento solo "bum bum bum". E nel frattempo giro nella mia testa il film della partita che sto per giocare".
ATTACCANTI - "Ho fatto una fatica bestiale a marcare Higuain. Nell'ultimo campionato Moise Kean, tostissimo. Non si ferma un attimo".
TANTI ALLENATORI - "Se lei fosse il mio allenatore e per assurdo mi dicesse "Gianluca, oggi per vincere la partita dai 5 testate a un albero”, io lo farei. Mi fiderei di lei, rispetterei i compiti che mi assegna. Non sto mai a pensare a cose tipo “sono abituato a questo”, “per me sarebbe meglio quest’altro”. Sono pensieri che inquinano la mente e basta. Quando non mi sento capace di fare qualcosa, cerco di impararla".
RANIERI - "Cosa ci ha dimostrato? Che nulla è impossibile. E che se possiamo fare 46 punti nel girone di ritorno, allora dobbiamo farli anche in quello d'andata. Ranieri ci ha dato serenità, ha fatto ordine. Che eravamo forti già lo sapevamo, io l'ho sempre detto pure nei momenti bui, rischiando di passare per scemo".
GASPERINI - "A Bergamo discutevamo? Mai vero. Quando sono venuto alla Roma è stata la prima persona che ho chiamato. Io so cos'è la gratitudine. E' il più grande insegnante di calcio e tattica che io abbia mai avuto. In campo è un martello, è molto esigente e non cerca mai alibi. Con lui alzi l'asticella, è inevitabile".
MOURINHO - "Un mostro che è arrivato e mi ha fatto dire "sì, lui può cambiare la mia storia e quella di tutti noi". José ci ha dato carisma, mentalità, convinzioni. In campo ero il suo condottiero, a volte ho esagerato andando un po' oltre... ma lo facevo perché sentivo che lui ci avrebbe portati alla vittoria. Abbiamo tutto per riprovarci, anche in Europa".
BUDAPEST - "Me la sogno spesso. E me la sogno male. Ferita che provoca dolore. Io non riguardo mai immagini di quella finale di Europa League, non ho mai rivisto quella partita e quando su Instagram scrollo i reel e mi ritrovo davanti agli occhi i video di quel rigore chiudo il telefono. Meritavamo quella coppa, quell’episodio ci ha condannati. Io poi sono stato un protagonista in negativo con l'autogol e con un rigore sbagliato. Budapest la porterò per sempre dentro".
CHAMPIONS OBIETTIVO - "Sì lo è. Una squadra come la Roma non può stare fuori dalla Champions League per tutto questo tempo. Io poi non ci ho mai giocato".
ARABIA - "Ci sono stati degli interessamenti, dei sondaggi. Però ho detto al mio procuratore che sto troppo bene qua. Amo questa società e questa maglia e non voglio pensare ad altro".
NAZIONALE - "Dicono che abbiamo discusso con Spalletti. Non è così. L’ho sempre ringraziato anche quando mi ha convocato da riserva o se un collega si faceva male. Quando chiama la Nazionale, si corre. Anche a piedi. Aggiungo che non tutti hanno la fortuna di fare un Europeo. Poi il ct ha fatto altre scelte. Ho sempre detto che quando non ti chiamano devi essere il primo tifoso a casa. Gattuso? Sì, ci siamo conosciuti. Voglio convincerlo, di sicuro l'azzurro passa dalla Roma".
AMICI - "Ho ho due amici che sono come due fratelli: con Leonardo Spinazzola ci completiamo, il destino ci ha separati alla nascita e poi ci ha fatti ritrovare. E poi c'è Lorenzo Pellegrini, con il quale condivido tutto".
PELLEGRINI - "L’ho visto stracarico. Abbiamo fatto le vacanze insieme e non si vedeva mai perché era sempre ad allenarsi. Doppie sedute tutti i giorni. Lo aspettiamo a braccia aperte. E lui farà una grande stagione".
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