RIGORISTI - "Dovbyk lo è, come Soulé, ma anche Pellegrini. Anche in passato sono stati rigoristi, viene deciso prima".
DOVBYK-FERGUSON - "Se temo ripercussioni? Siamo uomini di sport, si possono fare degli errori. Non esiste di abbattersi. Per fortuna si gioca ogni tre giorni, domenica siamo di nuovo in campo. Chi fa sport deve essere felice quando vince e archiviare subito, così come quando perde. Magari con il gol si parlava di un Dovbyk rinato, ha fatto anche buone cose in questa partita. Ferguson credo che manchi un po' di potenza e di condizione: è stato fermo tanto, ha bisogno ancora di tempo".
WESLEY - "Sbaglia cose semplici o fa delle scelte di uscire col pallone molto rischioso. Ma nel panorama generale è uno che c'è sempre, dà spinta. Gli serve tranquillità, è giovane e può crescere ancora".
ERRORI - "Abbiamo subito gol subito in uscita, le difficoltà sono arrivate in quella situazione. Abbiamo fatto più errori tecnici del solito, anche per merito del Lille che ci ha infastidito nella costruzione come noi abbiamo fatto con loro. L'episodio del rigore cambiano la valutazione, ma è stata una partita aperta. Il Lille ha giocatori rapide, ma la mia squadra ha lottato fino alla fine ed è cresciuta nella ripresa senza mai mollare. L'episodio pesa molto sul risultato".
SENZA DYBALA - "Falso nueve? Non è solo la staffetta Ferguson-Dovbyk: io uso sempre 5-6 attaccanti in stagione. Mi ha sempre dato ottime risposte questo metodo".
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