BAILEY - "Per me, e mi ripeto per l’ennesima volta, i titolari sono tutti quelli che giocano: sia chi parte dall’inizio sia chi subentra. Chi va in campo è un titolare. Purtroppo, oltre a quelli consentiti dal regolamento, gli altri non possono giocare. Nel caso specifico, è difficile che possa partire dall’inizio, perché è stato fermo a lungo. In questo momento la cosa più importante è che sia guarito dal punto di vista fisico. Andrà recuperato con calma: ci vorrà qualche settimana, non so esattamente quante, per farlo arrivare alla migliore condizione possibile. Però, per spezzoni di partita, è sicuramente in grado di giocare. Lui centravanti? Per emergenza si può fare tutto ma non credo abbia le caratteristiche: ma si vede di tutto, è sicuramente un giocatore offensivo. Lui per abitudine giocava molto più a destra che a sinistra, ma il suo ruolo è stato sulla fascia: la mia intenzione è cercare di portarlo più centralmente verso la porta come successo con Soulé. Ma non è abituato a farlo, dovremo scoprirci insieme e valutare le sue caratteristiche. Ha caratteristiche diverse rispetto agli attaccanti: ha ottima velocità e capacità di tiro: è rientrato da poco, sono convinto che siamo in grado di fare qualcosa di buono con i nostri giocatori".
ASSENZE - "Per domani terrò in disparte e si alleneranno perché da tempo non hanno una settimana completa Cristante e Ndicka. E' solamente dovuto al fatto che ultimamente hanno giocato tutte le partite, approfittiamo di questa settimana visto che siamo al completo a parte Angelino: per loro ci sarà la possibilità di allenarsi regolarmente".
DOVBYK-FERGUSON - "Quando il campo dirà se c'è un titolare? Il turnover tra gli attaccanti sono ormai una necessità in tutte le squadre, in Italia come in Europa. Basta osservare le sostituzioni che vengono fatte: domenica, per esempio, nell’Inter è entrato Esposito, e così accade in ogni partita. Con le cinque sostituzioni, almeno un paio riguardano quasi sempre il reparto offensivo. È l’effetto del calcio post-Covid, da quando è stato introdotto questo nuovo regolamento. Per questo non si può più parlare di titolari e riserve: i titolari sono quelli che vanno in campo, e le scelte possono variare di volta in volta. Giocando ogni tre giorni, c’è la possibilità – nell’arco della stessa partita – di coinvolgere più giocatori, perché le gare vanno valutate nei 90 minuti e non solo nei singoli spezzoni. In attacco, in particolare, è il reparto in cui si interviene più spesso: basta guardare il mercato di tutte le squadre o i tabellini delle partite per rendersene conto. Le sostituzioni in avanti servono sia quando devi rimontare una gara, sia quando vuoi chiuderla. È una tendenza ormai strutturale del calcio moderno. Chi è più brillante tra i due? In attacco in tutte le squadre c'è la possibilità di alternare i giocatori secondo il momento e la condizione".
DYBALA - "La partita è stata condizionata dal gol preso presto, volevamo giocare col tridente leggero per non dare riferimenti: sono anche soddisfatto di quello che abbiamo cercato di fare. Andava bene così, il gol preso velocemente ha creato qualche problema. Nel secondo tempo la partita è stata diversa: va vista nei 90 minuti. Era difficile giocare dall'inizio con lo schieramento di fine partita, mi sembra improponibile: Dybala è un giocatore che sta bene, sta acquisendo condizione e può giocare in tutti i ruoli dell'attacco. L'importante è che stia bene".
ZIOLKOWSKI - "Non mi ha stupito, lo vedo in allenamento: è di ottima prospettiva, ha evidenziato già belle caratteristiche. Bisogna vedere un attimo, ha un'abitudine da togliere: entrare molto in scivolata. E' molto penalizzante in Italia, perché prendi giallo: è l'unico difetto che cercheremo di limitare, per il resto è molto interessante e sono convinto che farà strada. Sta facendo bene, per quello l'ho proposto: per domani non ho ancora deciso, lo farò oggi".
LA GARA - "È una partita importante perché abbiamo bisogno di vincere per risalire in classifica. Questo è un girone sicuramente non tra i più semplici, considerando il livello della competizione, quindi dobbiamo cercare di ottenere punti partita dopo partita per migliorare la nostra posizione. Come ho visto già lo scorso anno, con questa nuova formula la classifica è sempre molto corta: tra la qualificazione, il nono posto, il ventiquattresimo e i primi otto la differenza di punti è davvero minima. Ogni partita, dunque, diventa fondamentale sotto questo aspetto. La cosa più importante per noi, però, è tornare a vincere dopo la sconfitta contro il Lille".
FASE OFFENSIVA - "Credo invece che proprio la partita con l’Inter ci abbia dato una fiducia diversa. Come dice lei, abbiamo tirato dieci volte da dentro l’area contro una squadra forte come l’Inter, che difende molto bene: è un segnale importante, soprattutto rispetto ad altre partite in cui avevamo costruito meno. Poi, certo, dobbiamo migliorare nella qualità dei tiri e nella precisione, ma abbiamo giocatori come Dybala, Bailey (quando rientrerà), Soulé e Dovbyk che hanno le qualità per farlo. Lo stesso vale per altri: ad esempio, di testa abbiamo creato situazioni pericolose con Hermoso, Ndicka, Cristante e anche Celik. In generale, diversi giocatori hanno avuto occasioni per andare al tiro, e questo è già un primo passo. È chiaro che possiamo essere più precisi, ma contano anche gli episodi: nelle ultime due gare in casa abbiamo perso per dettagli, tra rigori e occasioni a porta vuota. Non è solo una questione di qualità, ma anche di momenti. Tuttavia, se la squadra riesce ad arrivare con continuità al tiro e a creare molte occasioni da gol, credo sia un segnale molto positivo".
PLZEN - "Ci sono sempre degli aspetti da rivedere. Ad esempio, sul gol che abbiamo subito probabilmente non siamo stati abbastanza chiari nelle letture, e questo ci è costato la rete. Diversamente, credo che la Roma abbia fatto un’ottima partita: sia Celik che Wesley hanno disputato una buona gara contro due avversari forti, che sono stati sicuramente molto bravi. Nel complesso penso che la Roma abbia fatto un passo avanti dal punto di vista della prestazione. Si è detto che il risultato sia stato un po’ eccessivo, ma quando vinciamo – come contro il Verona – è giusto riconoscere che in alcune situazioni siamo stati fortunati. Allo stesso modo, non bisogna dire il contrario quando capita di perdere partite come quelle con l’Inter o con il Lille. Altrimenti si finisce per essere sempre e solo negativi. Credo invece che la partita con l’Inter ci abbia dato buone indicazioni. Domani sarà un’altra occasione per fare ulteriori passi avanti sul piano del gioco. Dobbiamo stare attenti, perché affronteremo una squadra che forse molti conoscono poco – come spesso accade in queste competizioni – ma il calcio italiano oggi ha grandi difficoltà. Forse c’è anche un pizzico di presunzione quando affrontiamo avversari di questo tipo, perché conosciamo poco i loro giocatori. Noi che li abbiamo osservati un po’ di più sappiamo che sono squadre da prendere con cautela, con calciatori validi anche tecnicamente. Ogni partita va affrontata con rispetto e attenzione. Quella di domani è una gara dove c’è tanto da perdere e poco da guadagnare, ma io penso che per noi sia importante continuare a giocare per mettere sempre più qualità nel nostro calcio".
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