sosfanta squadra roma Gasperini: “Le condizioni di Wesley e come sta Dybala! Su Pellegrini, Dovbyk, Mancini e Ghilardi…”

news formazioni

Gasperini: “Le condizioni di Wesley e come sta Dybala! Su Pellegrini, Dovbyk, Mancini e Ghilardi…”

Gasperini: “Le condizioni di Wesley e come sta Dybala! Su Pellegrini, Dovbyk, Mancini e Ghilardi…” - immagine 1
L'allenatore della Roma Gian Piero Gasperini è intervenuto oggi in conferenza stampa: queste le sue parole alla vigilia del match contro il Torino.
Marco Astori

L'allenatore della Roma Gian Piero Gasperini è intervenuto oggi in conferenza stampa: queste le sue parole alla vigilia del match contro il Torino riportate da VoceGiallorossa.

DYBALA - "Dybala ha lavorato bene per due settimane a Trigoria, ha alzato la sua tenuta atletica ed è pronto per avere più minuti nelle gambe e tornare a giocare dall’inizio. Sta sicuramente crescendo: si è visto anche a Pisa, dove entrando nel secondo tempo ha disputato 45 minuti molto buoni. Non so se abbia già i 90 minuti, perché non li ha ancora mai giocati, ma è un buon momento".


WESLEY - "Wesley ha avuto un piccolo problema, che poi non si è rivelato nulla di importante. Ha giocato la prima partita con il Brasile, poi ha saltato la seconda per un affaticamento. Dal punto di vista muscolare non ci sono problemi: ieri si è allenato normalmente e oggi, dopo l’ultimo allenamento, decideremo".

EVENTUALE SOSTITUTO - "Rensch? Sì, ci si può mettere anche El Shaarawy e Soulé. Sono queste le soluzioni. CI penserò questa notte (ride, ndr)".

PELLEGRINI - "Pellegrini è rimasto e per me va bene: è un giocatore in più, sicuramente di valore tecnico e con qualità importanti. Adesso ha ripreso, ha iniziato ad allenarsi con maggiore intensità, ma chiaramente non è nella stessa condizione degli altri che lavorano da due mesi. Sarà comunque a disposizione: ha bisogno di crescere nella condizione e di aumentare i giri del suo motore, perché la sua qualità è indiscutibile, ma il calcio è fatto di tante componenti. Credo che avrà tutte le possibilità per esserci molto utile durante il campionato. Per me è un centrocampista, non un attaccante. Può giocare un po’ più avanti o un po’ più indietro, ma rimane un centrocampista a tutti gli effetti. Dopo Dybala, penso che sia assolutamente uno dei migliori a livello di qualità di piede. Deve giocare a centrocampo, con tutti i crismi necessari per interpretare quel ruolo".

PROMESSE DELLA SOCIETÀ - "Non ci sono promesse, c’è del lavoro da svolgere. C’è la necessità di lavorare bene su tutti gli aspetti. La situazione è abbastanza chiara: bisogna cercare di migliorare sia quella economica del club sia quella tecnica. Ritengo sempre che la base importante sia quella tecnica, perché quando migliori quella alzi il livello su tutto e recuperi anche sul resto. Per me rimane sempre la priorità. Sinceramente non ho più la necessità di parlare di mercato: c’è stato tutto giugno, era il momento di prendere decisioni. Adesso c’è una partita domani con il Torino, abbiamo fatto due partite di campionato e da qui a fine dicembre e gennaio ce ne saranno tante. Non serve a niente parlare di quello che è stato fatto o meno. L’unica cosa che conta è che ci sono 25-30 partite da giocare e lì bisogna mettere l’attenzione. Del mercato si parlerà quando sarà il momento".

DOVBYK - "Mi aspetto tantissimo da tutti i giocatori che sono rimasti qui, da Pellegrini, da Dovbyk e da tutti gli altri 20-21 che compongono la rosa. Quello che diventa importante è la Roma e la stagione che dobbiamo fare. Non posso parlare di questioni individuali: ognuno deve dare il massimo. Con Dovbyk ho parlato, gli ho chiesto quali sono le sue caratteristiche migliori e lui mi ha detto: dentro l’area, la forza e la profondità. Partiamo da queste tre, ma devo vederle tutte e ad alto livello. Sono convinto che farà bene, sull’impegno non ho mai avuto dubbi né su di lui né su altri. Dobbiamo disputare ottime partite, avere spirito e mentalità, giocare non solo per noi stessi ma per la Roma, per ottenere il massimo dei risultati. Adesso è il momento di giocare e spingere. Quello che conta sono le prestazioni: tutto il resto sono supposizioni, mentre il valore vero lo dà solo il campo".

BASE SOLIDA - "Assolutamente sì, lo zoccolo duro è quello, ed è fondamentale. Poi le gerarchie possono cambiare durante la stagione e nelle partite. Tutti devono essere pronti: c’è chi è un po’ più indietro perché arrivato da pochissimo, qualcuno ha fatto i primi allenamenti solo questa settimana, mentre altri sono qui da due mesi. È normale che ci sia differenza di condizione. Non ho preclusioni per nessuno, ma non regalo niente a nessuno. Non devo far vedere tutti i giocatori: ne vanno in campo 11 più 5 che entrano, come da regolamento, e poi ci sono gli allenamenti. Ci saranno tante partite, a cominciare dalle coppe, e lì sicuramente ci sarà l’opportunità per tutti, ma bisogna conquistarsela e guadagnarsela. Chi è più avanti deve difendere il proprio posto, ed è questo che aiuta a dare sempre qualcosa in più: non sentirsi né appagati né tagliati fuori. Tagliati fuori non c’è nessuno, tutti hanno avuto e avranno la loro chance".

TORINO - "Dobbiamo giocare 90 minuti più recupero. Le gare sono sempre difficili, ma ci dobbiamo aspettare di giocare tutta la partita con il massimo dell'impegno. Quest'anno il campionato è molto equilibrato. Lo abbiamo visto nelle due gare precedenti".

CRISTANTE E MANCINI - "Sono due giocatori che ho avuto anche qualche anno fa e che hanno fatto un’ottima carriera. Quando furono presi dall’Atalanta erano sicuramente più giovani, ma già molto emergenti. In questi anni hanno dato un contributo importante alla Roma e li ho ritrovati bene: Mancini è tornato in Nazionale, Cristante è sicuramente molto vicino. Sono avvantaggiati perché mi conoscono, hanno già giocato con me e lo hanno fatto anche molto bene. Sicuramente, rispetto agli altri, questo dà loro qualche vantaggio, ma devo dire che fino a questo momento tutti sono stati eccezionali per disponibilità e voglia di fare. Il fatto di averli già allenati rappresenta forse un vantaggio in più per loro, indubbiamente".

GHILARDI - "Non ricordo di aver ripreso così tante volte Ghilardi: magari durante la partita gli ho dato delle indicazioni, visto che è un giocatore nuovo sotto certi aspetti, ma non vanno confuse con rimproveri. È un ragazzo giovane che ha bisogno di essere seguito un po’ di più. Ha meno esperienza rispetto a Hermoso, questo è chiaro, ma fa parte dell’Under 21 e ha già disputato un campionato con il Verona. In questo momento, rispetto ai compagni che stanno giocando, ha bisogno di tempo, però rientra nei profili giovani su cui puntiamo e che ci auguriamo possano crescere bene".