DYBALA - "Domani il nostro attacco sarà formato da Ferguson, Dovbyk, Dybala, El Shaarawy, Baldanzi e Soulé. In più sarà aggregato questo ragazzo, Arena, che è un ragazzo della primavera e che in allenamento mi ha incuriosito e quindi, visto che abbiamo posto nella panchina, ce lo portiamo dietro e incomincio a conoscerlo. Questo è il nostro attacco domani e da questo dobbiamo tirar fuori quanto necessario per vincere la partita col Pisa, possibilmente. Dybala è un valore aggiunto. Soprattutto quando sta bene, quando è in una particolare condizione, ma soprattutto quando non ha problemi di natura fisica. È un grande giocatore, ha un piede straordinario, è un giocatore che dà dei valori aggiunti. Non sono tanti quelli che creano un gap così importante. Lui rientra sicuramente in quella fascia lì, ma nessun giocatore può essere, per quanto importante, spiazzante per la Roma. La Roma deve avere una sua identità, una sua capacità, una sua forza, a prescindere dall'individuo. Poi l'individuo indubbiamente può dare un qualcosa di più".
SANCHO - "Non so, se hai il numero chiamalo (ride ndr). Non so quali sono i margini, non bisogna pregare mai nessuno. Sancho, come altri giocatori che vengono, è sicuramente una possibilità, magari perché sono giocatori sicuramente bravi e possono darci un valore aggiunto. Ma è anche una grande opportunità per loro, enorme. Se entrano in questo tipo di pensiero, le cose si sposano. Altrimenti non è che puoi mettere insieme due mentalità così opposte. Non so, se lo capisce ha senso, se non lo capisce starà lì dov'è, non è un problema".
DOVBYK - "Dovbyk hai avuto una sosta iniziale, subito, nella preparazione, ma con me è stato un ragazzo molto positivo, come lo sono stati tutti. Si è impegnato sempre moltissimo enon ho alcun appunto da fare. Quello che mi aspetto da Dovbyk domani è che se gioca dall'inizio, o se entra, o se sta fuori porti tutta la sua energia a favore di un risultato che domani dovremo cercare di fare e sarà tutt'altro che semplice".
PISILLI - "Pisilli è un centrocampista duttile, può giocare nei due, può giocare nei tre, non lo vedo al posto di Ndicka, non lo vedo al posto di Svilar. Lui è un centrocampista con quelle caratteristiche, sono evidenti, basta guardare come gioca. Può giocare più basso, un po' più alto, in regia, poi mi può dire io lo preferisco là e l'altro mi può dire lo preferisco dall'altra parte. Comunque è un centrocampista e come tale va considerato. Pellegrini domani sarà convocato perché lui ha finito la sua fase di riabilitazione e si è allenato questa settimana con la squadra.
PELLEGRINI - "Io di Pellegrini ho già detto la difficoltà qual è e devono trovare la soluzione migliore per entrambi, società e giocatore. Che mi sembra che finalmente, se mi prendo merito, che finalmente abbiano raggiunto un po' di colloquio insieme. Dopodiché io considero Pellegrini, per quello che ci ho parlato, un ragazzo maturo, un ragazzo attaccato alla Roma, un ragazzo che è disponibile adesso per la sua carriera a farà altre scelte se non saranno possibili quelle altre. Questa è la situazione, però è un bel ragazzo Pellegrini ed è attaccatissimo sicuramente alla Roma, ha voglia di giocare, ha voglia di continuare la sua carriera, di mettersi a disposizione per raggiungere ancora i suoi traguardi, ancora le sue motivazioni. Se volete, lo sanno tutti, la cosa del capestro è il suo contratto, ma su questa base probabilmente è pieno il mondo di queste storie. Se troverà la collocazione migliore per noi, saremo tutti felici. Io gli auguro veramente il meglio, se va via. Il problema è che adesso mancano tre giorni, ma la disponibilità della società e del giocatore mi sembra totale. Sono trattative tra di loro, la risolvano loro".
PISA - "Gila è un giocatore che mi ha risolto un sacco di difficoltà. È stato un campione del mondo. Per le emozioni che ci hanno fatto vivere, è stato un giocatore Genoa straordinario, dove ha fatto 15 gol, ma forse qualcuno in più. È un ragazzo splendido, straordinario, con cui ho un grandissimo rapporto. Ha fatto molto bene l'allenatore. Di solito i centravanti non sono proprio quelli che poi fanno la carriera di allenatore, invece lui ha fatto benissimo ovunque. A Genoa ha vinto un campionato subentrando, ha riportato il Genoa in Serie A, ha fatto sicuramente bene anche in Serie A. Adesso ha questa nuova esperienza col Pisa. Io l'ho visto già su Pisa domenica scorsa a Bergamo. Ha comunque la sua identità. Dopo essere stato un grande giocatore, sicuramente farà una grande carriera anche da allenatore".
CENTROCAMPO - "Adesso ci sono delle priorità, una squadra che si sta cercando di costruire, come abbiamo detto l'altra volta sono usciti tanti giocatori numericamente e qualcuno accennava che quello di stamattina è il settimo acquisto, però ci sono state anche 9 o 10 uscite e quindi è quasi mezza squadra che si riforma. 10 giocatori su 21 o 22, quelli che sono di movimento senza contare i portieri, è mezza squadra. Quindi c'è questo rimpasto che ha bisogno anche di un po' di tempo, però io il tempo non me lo prendo mai come alibi, so benissimo che nel calcio non c'è tempo, ho il tempo molto ristretto. Non è che puoi dire le cose le facciamo per un altro anno, poi le facciamo tra due anni, quello che puoi fare bisogna farlo subito, chiaramente è quello che si può fare, però non c'è più tempo da perdere".
EUROPA LEAGUE - "Bello tosto. È un girone da battagliare, da subito, perché in casa Lilli e Stoccarda sono due ottime squadre, tra le migliori dell'Europa League. Il Midtjylland l'ho incontrato più di una volta, in casa una volta ha fatto fatica, ha fatto un gol Romero alla fine, sennò perdevamo pure, anche se in trasferta abbiamo vinto meglio. In trasferta sono tutte belle partite. Andiamo due volte a Glasgow, a Nizza, la quarta con il Panathinaikos. Tutti begli ambienti. Ce la dobbiamo sudare da subito, partita per partita, punto per punto. Tutti dicono che devi arrivare nei primi otto, se si può sì, se non si può l'importante è arrivare nei primi ventiquattro. L'anno scorso il PSG all'ultima giornata era il 26esimo, il Real Madrid era quasi fuori. Questa formula è particolare, quindi ce la dobbiamo sudare, perché è una formula strana, puoi avere dei gironi più vantaggiosi o meno, poi lo scoprirai sempre col campo. Però effettivamente non è pari per tutti, quindi questo aumenta ancora la parte aleatoria della classifica. Noi dobbiamo stare dentro, non mi strappo i capelli per arrivare ottavo, se ci riesco sono contento, però noi dobbiamo stare dentro. Dopo le vere competizioni vengono poi a marzo, allora di lì in poi partono. Dopo si stringono le cose e diventano decisive, però è chiaro che per me è un obiettivo stare dentro".
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