sosfanta squadra roma Gasperini: “Dybala può giocare per anni! Dovbyk, El Aynaoui, Soulé, Bailey e i tempi per Ferguson”

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Gasperini: “Dybala può giocare per anni! Dovbyk, El Aynaoui, Soulé, Bailey e i tempi per Ferguson”

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La Roma capolista fa visita al Milan dopo la vittoria contro il Parma: ecco le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza sui singoli e non solo.
Alessandro Cosattini

La Roma capolista fa visita al Milan dopo la vittoria contro il Parma: ecco le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza sui singoli e non solo riprese da VoceGiallorossa.

DYBALA - "I problemi di Paulo sono sempre stati gli infortuni, soprattutto recentemente. Diversamente lui ha tutte le qualità, non solo tecniche che sono riconosciute, sicuramente di tiro, ma non solo. Ma lui anche, per quello che riguarda la resistenza, la tenuta fisica, lui ha fibre di alto livello. Altrimenti non riesci a raggiungere traguardi così importanti, se anche dal punto di vista non solo tecnico, ma anche atletico e fisico, non hai delle qualità assolute. Sicuramente, si sta allenando molto bene. Probabilmente prima c'erano dei momenti in cui si doveva allenare meno perché aveva sempre qualche problema. Adesso lui ha superato in questo momento, anche psicologicamente, le sue difficoltà. Crede di poter raggiungere nuovamente certe velocità, certi spunti, certe capacità di tirare anche un po' più forte. Però è tutta roba del suo bagaglio, la stiamo tirando fuori, almeno. Io vorrei che per lui fosse una stagione veramente di quelle importanti. C'è bisogno solamente di continuità. Poi è un giocatore ancora che ha un'età oggi, i giocatori sono ben allenati, possono giocare anche più avanti negli anni. Lui non è così vecchio, assolutamente. Per certi aspetti è nel momento anche migliore della maturità calcistica. Deve avere dentro di sé proprio la voglia di fare una stagione di quelle che ha fatto qualche anno fa".


DOVBYK - "Dovbyk sta bene, è in crescita. Lo abbiamo detto dopo la partita e già da qualche settimana. Se lui sta bene fisicamente, anche sotto l’aspetto tecnico dà di più. Il gol dell’altra sera è stato un bel gol. Potrebbe essere anche il gol che sblocca qualcosa: aveva avuto occasioni con l’Inter, con la Fiorentina e con il Lille. Quando cominci ad avere occasioni, poi timbri anche. È un buon segnale".

FERGUSON - "Ferguson ha avuto una distorsione alla caviglia: non è una cosa grave, ma lo costringerà probabilmente a saltare una o due settimane, quindi i tempi sono quelli".

BAILEY - "Bailey lo abbiamo accelerato un po’. Per me ha fatto una buona prestazione contro il Sassuolo, almeno nella prima parte della gara, e questo mi ha spinto a portarlo in panchina. Non pensavo di farlo entrare così presto, ma poi l’ho rimesso dentro. Evidentemente viene da diversi mesi di inattività, e dopo la partita di Sassuolo ha fatto più fatica a recuperare. Probabilmente ha bisogno di un po’ più di tempo tra una partita e l’altra. Comunque il giocatore è guarito perfettamente: oggi, con gli ultimi accertamenti, abbiamo visto che sta bene. Ora si tratta solo di trovare la condizione, di spingere, di giocare spezzoni o meno, e di recuperare bene. È solo una questione di condizione, perché viene da un periodo piuttosto lungo di stop".

SCUDETTO - "Io non partecipo a queste discussioni su scudetto o Champions, ognuno è libero di trarre le proprie considerazioni. In questo momento penso solo alla Roma e a come si rapporta con una squadra come il Milan. Entrambe hanno avuto un’ottima partenza. Gli altri obiettivi e i discorsi più ampi li lascio volentieri ad altri. È chiaro però che Inter e Napoli sono partite con i favori del pronostico e hanno qualcosa in più. Il nostro obiettivo è misurarci con loro: lo abbiamo fatto con l’Inter e abbiamo disputato un’ottima prestazione, ora ci misureremo a San Siro con il Milan, una squadra di grande valore che quest’estate ha inserito giocatori molto importanti. È una bella occasione per noi, una di quelle partite che ti fanno crescere".

CRISTANTE TREQUARTISTA - "Riproponibile per noi, per il nostro tipo di gioco e di partita. Non è solo Cristante: ha fatto molto bene anche Pellegrini e qualche volta abbiamo provato anche El Aynaoui in quella posizione. Non so ancora se giocheremo così o con un tridente diverso. Modric è un giocatore straordinario: sa muoversi, spostarsi e occupare diverse zone del campo, quindi non è facilmente limitabile. Noi però dobbiamo concentrarci soprattutto sul nostro tipo di gara".

SOULÉ - "Penso che stia facendo bene. È quello che sta giocando di più. In attacco è comunque dispendioso: spendi molto a dover giocare sempre, a dover dribblare, saltare l’avversario. Anche per questo, qualche volta, esce: ma non è che chi esce perde merito. Le sue prestazioni sono sempre di livello. Anche l’altra sera è stato positivo. È quello che ha più continuità e sono molto soddisfatto di questo".

EL AYNAOUI - "El Aynaoui sta crescendo e sta facendo bene, come tanti altri giocatori che mi sembrano in miglioramento. È arrivato quest’anno e, come spesso accade a chi viene da altri campionati, serve un po’ di tempo per adattarsi. Sono pochi quelli che entrano subito e spaccano. La Roma comunque ha segnato molto finora, e questo è un dato positivo: abbiamo trovato il gol con tanti giocatori, sei o sette, non so di preciso quanti. È un segnale di coralità, della capacità di creare pericoli con interpreti diversi. È vero, a parte Cristante, gli altri centrocampisti non hanno ancora segnato, ma speriamo che lo facciano presto. Di solito, quando una squadra produce tanto e segna molto, poi si distribuiscono meglio anche i gol. In quella mia Atalanta segnavano tanti perché la squadra nel complesso realizzava tanto".

SOLUZIONI - "A me non sembra che ci sia tutta questa diversità. Difesa e centrocampo sono abbastanza stabili: la difesa è quella, il centrocampo è quello, anche gli esterni sono sempre gli stessi. È vero, Wesley a volte ha giocato a sinistra, ma ha sempre fatto l’esterno, non certo il centravanti o il difensore centrale. Davanti, invece, c’è stata un po’ più di varietà, anche per necessità. All’inizio Dybala e Bailey non c’erano: sono stati fuori a lungo e non facevano parte del gruppo. Recuperandoli, Dybala lo abbiamo rivisto bene solo da due settimane, mentre Bailey lo stiamo ancora inserendo. Chi ha dato più continuità è stato Soulé, che ha giocato praticamente sempre. Uno dei miei obiettivi iniziali era dare solidità e continuità a un nucleo di squadra, e poi inserire gradualmente gli altri. È quello che sta avvenendo, partita dopo partita. È chiaro però che abbiamo bisogno di risultati: per questo, anche se mi piacerebbe cambiare di più, bisogna sempre tenere equilibrio. Durante la partita, invece, i cambi li faccio quasi sempre tutti. Non mi sono mai piaciute le cinque sostituzioni: da dopo il Covid è un altro calcio. Però mi sono adattato e le uso sempre. Non mi piacciono perché tolgono il calo fisico naturale: una volta, nel finale, emergevano le differenze di condizione, ora con cinque cambi cambi mezza squadra. È quasi basket. A me piaceva di più quando era una questione di resistenza e di selezione nei novanta minuti. Ma le regole sono queste, e pur non piacendomi, le utilizzo praticamente sempre".