sosfanta squadra roma Gasperini: “Dybala e Bailey tornano dopo la sosta, non credo prima! Angelino, Pellegrini e Dovbyk…”

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Gasperini: “Dybala e Bailey tornano dopo la sosta, non credo prima! Angelino, Pellegrini e Dovbyk…”

Alessandro Cosattini
A Sky e in conferenza, Gian Piero Gasperini presenta la sfida contro il Nizza in programma in Europa League: queste le parole dell'allenatore della Roma.

A Sky e in conferenza, Gian Piero Gasperini presenta la sfida contro il Nizza in programma in Europa League. Queste le parole dell'allenatore della Roma, riportate da TMW: "Il recente passato della squadra in Europa è uno stimolo a fare ancora meglio, ci proviamo anche quest'anno. L'aggressione di Rensch sul gol di Pellegrini? Direi che vedo le mie idee, in questi tre mesi abbiamo già fatto un buon percorso, abbiamo fatto buone gare, la squadra ha una sua identità poi ci sono caratteristiche che vanno rispettate, ma il percorso finora è buono".

PELLEGRINI - "Deve diventare un atleta? È sempre stato considerato giustamente un giocatore di grandi qualità tecniche. Ha margini sicuramente per diventare un giocatore di alto livello come nelle sue potenzialità, se recupererà quella parte di calcio che ha sempre considerato poco. Lui è molto sano, tutto passa da lui e dalla testa, può essere di assoluto valore in entrambe le fasi".

DOVBYK - "Gioca domani? Potrebbe essere questo, ma devo ancora decidere. Lui è un'alternativa a Ferguson. Io devo avere più possibilità di rotazione. Questo mi porta a fare delle prove in partite che sono molto importanti. Sicuramente in questo periodo si è creato un certo nucleo di giocatori molto solidi e con un rendimento molto efficace. Però è anche vero che prima o poi dobbiamo cercare di avere più sicurezza anche in altri giocatori per poter affrontare così tante partite come ci possono essere".

GASPERINI ROMANO - "Deve uscire un po' dalla sua zona di comfort costruita in nove anni, era abbastanza facile proseguire su linee impostate per me, avevo un contributo notevole anche da tanti giocatori. Cristante, Mancini, in parte Dybala ed El Sha li avevo allenati, il nuovo sono io e devo cercare di riprendere anche gradualmente le caratteristiche di una squadra che comunque ha una sua identità. Stiamo tutti quanti insieme cercando di costruire qualcosa con idee diverse rispetto alle loro di prima. Ho trovato grande applicazione da parte di tutto l'ambiente, da subito".


DERBY - "È sempre una gara a parte, fuori dal contesto di campionato e classifica, vincere è stato importante per la soddisfazione vista nei tifosi, nella squadra, nella società e in me stesso. È solo un primo passo questo per migliorarsi".

EL - "Il campionato è una squadra che sta cercando di costruirsi e di arrivare attraverso un modo di giocare diverso. Sta facendo il suo percorso, non credo che sia possibile oggi dire che la Roma è una squadra favorita o cosa possa fare in campionato. È una squadra che deve pensare a crescere, a giocare meglio, a amalgamarsi sempre più, a inserire altri giocatori nella rosa. Questa è una competizione anche molto diversa rispetto a quella che era due anni fa o negli anni precedenti. C'è una classifica, un calendario non sempre uguale per tutti. Il nostro è un calendario tra i più difficili, perché incontriamo due buone squadre in casa come Stuttgart e Lille e fuori casa abbiamo tutte delle situazioni di squadre ottime e in ambienti non facili. Dobbiamo cercare di fare punti ovunque, pensare partita per partita e quelli che sono in programmi vanno tracciati un po' più avanti, perché in questo momento hanno poco valore".

DYBALA E BAILEY - "Li ritroveremo dopo la sosta, non credo prima".

ANCORA SU PELLEGRINI - "Il giocatore potrà giocare tranquillamente dopo tre giorni, è chiaro che lui arriva da un periodo lungo di inattività e la partita dall'altro giorno può avere un peso superiore. Non credo che nel calcio di oggi sia un problema giocare a distanza così ravvicinata, è chiaro che se lo fai per tante settimane può essere un problema. L'unico problema che trovo in questi periodi è il rischio di infortuni, ma se un giocatore sta bene e è allenato bene non ha problemi".

ANGELINO E TSIMIKAS - "Non ho tutto questo mal di testa sulle differenze l'uno dall'altro, sono due giocatori, noi per fortuna ne abbiamo 23 ed è assolutamente normale che ci siano delle rotazioni, non riguarda solo Angelino e Tsimikas, come abbiamo detto prima abbiamo cercato di allargare il più possibile la possibilità di giocare per più giocatori, perché non si possono giocare tutti i 60 partite, e ad Angelino non manca niente, sono due giocatori molto identificati che giocano in un ruolo praticamente uguale, difficilmente possono fare un altro tipo di ruolo e quindi si alterneranno a seconda dei momenti, della situazione, della partita, ma non per questo, per demeriti o per mancanze di uno dell'altro".