DERBY - "È sempre una gara a parte, fuori dal contesto di campionato e classifica, vincere è stato importante per la soddisfazione vista nei tifosi, nella squadra, nella società e in me stesso. È solo un primo passo questo per migliorarsi".
EL - "Il campionato è una squadra che sta cercando di costruirsi e di arrivare attraverso un modo di giocare diverso. Sta facendo il suo percorso, non credo che sia possibile oggi dire che la Roma è una squadra favorita o cosa possa fare in campionato. È una squadra che deve pensare a crescere, a giocare meglio, a amalgamarsi sempre più, a inserire altri giocatori nella rosa. Questa è una competizione anche molto diversa rispetto a quella che era due anni fa o negli anni precedenti. C'è una classifica, un calendario non sempre uguale per tutti. Il nostro è un calendario tra i più difficili, perché incontriamo due buone squadre in casa come Stuttgart e Lille e fuori casa abbiamo tutte delle situazioni di squadre ottime e in ambienti non facili. Dobbiamo cercare di fare punti ovunque, pensare partita per partita e quelli che sono in programmi vanno tracciati un po' più avanti, perché in questo momento hanno poco valore".
DYBALA E BAILEY - "Li ritroveremo dopo la sosta, non credo prima".
ANCORA SU PELLEGRINI - "Il giocatore potrà giocare tranquillamente dopo tre giorni, è chiaro che lui arriva da un periodo lungo di inattività e la partita dall'altro giorno può avere un peso superiore. Non credo che nel calcio di oggi sia un problema giocare a distanza così ravvicinata, è chiaro che se lo fai per tante settimane può essere un problema. L'unico problema che trovo in questi periodi è il rischio di infortuni, ma se un giocatore sta bene e è allenato bene non ha problemi".
ANGELINO E TSIMIKAS - "Non ho tutto questo mal di testa sulle differenze l'uno dall'altro, sono due giocatori, noi per fortuna ne abbiamo 23 ed è assolutamente normale che ci siano delle rotazioni, non riguarda solo Angelino e Tsimikas, come abbiamo detto prima abbiamo cercato di allargare il più possibile la possibilità di giocare per più giocatori, perché non si possono giocare tutti i 60 partite, e ad Angelino non manca niente, sono due giocatori molto identificati che giocano in un ruolo praticamente uguale, difficilmente possono fare un altro tipo di ruolo e quindi si alterneranno a seconda dei momenti, della situazione, della partita, ma non per questo, per demeriti o per mancanze di uno dell'altro".
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