CONVINZIONI - "Siamo tutti convinti, anche noi. Però questo è il calcio: dobbiamo accettare il risultato. Però queste sono sconfitte da cui si esce con qualcosa in più, a livello di condizione e di convinzione. Siamo convinti, forse per la prima volta, che faremo bene quest’anno. Abbiamo la possibilità di fare bene, perché se riesci a giocare una partita così contro una squadra forte come l’Inter, vuol dire che hai le possibilità di fare bene".
DYBALA - “Lui falso nove? Scelta data dalla condizione, si è allenato bene. Il gol preso dall'inizio ha cambiato il modo di fare la partita. Sia lui che Soulè, che Pellegrini hanno fatto bene, si erano allenati bene e stanno molto bene. Il gol preso subito all’inizio ha un po’ scompaginato la possibilità di fare un altro tipo di partita, però è anche vero che loro sono tre palleggiatori che potevano comunque mettere in difficoltà l’Inter. È chiaro che, dovendo poi inseguire, nel finale sono entrati altri tipi di giocatori, però credo che loro abbiano fatto bene, tutti e tre. Hanno fatto una buona partita. Il primo tempo era più equilibrato perché l’Inter era più fresca, ma il secondo tempo è stato anche il frutto della prestazione del primo".
DIFESA ALTA - "No, non abbiamo mai fatto questo tipo di situazione. Non ci siamo mai comportati così: non abbiamo mai fatto il fuorigioco in quel modo. Probabilmente, all’inizio della partita non c’era la misura giusta, anche perché non c’erano i presupposti per farlo. Infatti, quasi l’abbiamo recuperato su Bonny al momento del tiro, nonostante fosse partito con tantissimi metri di vantaggio. Va beh, è stato un episodio, ma credo che poi il risultato sia stato determinato anche dal fatto che ci è mancata la forza nel tiro, la precisione nella conclusione, perché siamo arrivati tante volte in condizioni per poter chiudere l’azione in modo determinante. Anche questo è il motivo per cui non siamo riusciti a pareggiare la partita".
BAILEY - "Ha fatto uno spezzone di partita, ha caratteristiche che sicuramente ci torneranno molto utili. Poi è un giocatore che chiaramente va inserito: deve entrare in una squadra che gioca insieme da qualche mese. Lui non aveva ancora fatto una partita, neanche di venti secondi, e l’ha fatta
, è stata la prima. Da qui in avanti, però, siamo convinti che tutti ci possano dare una mano. Ho avuto l’ok dallo staff medico: poteva darci caratteristiche diverse e dobbiamo ancora scoprirlo. Vedremo che condizione avrà, è stato fuori a lungo. Può fare degli spezzoni e ci sarà utile".
GIOCATO BENE? - "Le partite durano 90 minuti. Abbiamo preso un bruttissimo gol che ci ha condizionati. C’era il rischio di disunirci, con l’Inter che è forte e veloce, ma abbiamo preso le misure. Negli spogliatoi c’era fiducia di poter fare un buon secondo tempo, ma è andata così. La differenza è stata tutta nelle conclusioni: ci è mancata forza, precisione e cattiveria sotto porta".
PRECISIONE - "Abbiamo tirato 11 volte in area, è un dato molto alto. Rivedremo le situazioni, ma esco da qui molto dispiaciuto: il risultato non ci sta. Sono fiducioso, abbiamo tante soluzioni soprattutto in attacco. Aver tirato così tanto contro l’Inter è un segnale importante".
ALLA PARI - "Rimaniamo dentro la partita: l’Inter è molto forte. Ora siamo più convinti, ci siamo misurati con una grande squadra italiana ed europea. Dobbiamo però migliorare qualitativamente, mantenendo questa intensità".
SCONFITTE ALL'OLIMPICO - "Sono poche tre partite, ma contro il Torino e oggi si potevano raddrizzare: non le vinci, ma neanche le perdi. Questo deve essere un nostro obiettivo. Spesso le altre squadre fanno risultato nel finale: ci siamo andati vicino, ma la squadra deve imparare a rimettere in piedi la partita per non perdere. Non meritavamo la sconfitta: dobbiamo crescere, e possiamo farlo. La differenza la fa solo l’esecuzione nel calciare".
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