sosfanta squadra roma Gasperini: “Come stanno Hermoso e Wesley! Rispondo su Pellegrini, El Aynaoui, Dovbyk, Soulé e Tsimikas”

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Gasperini: “Come stanno Hermoso e Wesley! Rispondo su Pellegrini, El Aynaoui, Dovbyk, Soulé e Tsimikas”

Gasperini: “Come stanno Hermoso e Wesley! Rispondo su Pellegrini, El Aynaoui, Dovbyk, Soulé e Tsimikas” - immagine 1
L'allenatore della Roma, Gian Piero Gasperini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby contro la Lazio. Queste le sue parole.
Daniele Burigana

L'allenatore della Roma, Gian Piero Gasperini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby contro la Lazio. Queste le sue parole riportate da Vocegiallorossa.

WESLEY ED HERMOSO - “Non sappiamo ancora oggi se saranno disponibili, Wesley ha avuto una gastroenterite, sembrava che stava sulla via di guarigione ma ha avuto una ricaduta. Non ci sono indicazioni positive nemmeno per Hermoso, vediamo oggi. Il derby di Roma è famosa in tutto il mondo, soprattutto per lo spettacolo del pubblico, per le coreografiche, per il pubblico, è una partita diversa al di là della classifica e del campionato. È una rivalità cittadina in campo che rende tutto più bello e attento e con molta più tensione”.


DERBY - “I derby che restano sono quelli che vinci, quelli che pareggi non li ricordi e quelli che perdi li dimentichi subito. Giocare alle 4ª giornata… è vero che è presto però è una parte iniziale della stagione dove forse le squadre sono rivolte più a pensare di costruirsi anziché migliorarsi. Il calendario ha detto questo, questa partita alza subito l’attenzione sul campionato. La Lazio è un’ottima squadra con un ottimo allenatore che ha fatto bene in tutte le piazze, non ha fatto mercato ed è rimasta la squadra dell’anno scorso che, tolti gli ultimi due mesi, aveva raggiunto risultati molto buoni, ho rispetto del valore di questa squadra e di alcuni giocatori. È una partita di livello”.

SARRI - “In questo momento penso al presente, è una sfida, una bella sfida dove cerco di portare quella che è l’esperienza della mia carriera. Sono motivato a intraprendere questa strada a Roma, sono molto convinto della bontà della scelta di venire qui ma devo guardare al presente e ottenere il massimo di quello che abbiamo in questo momento. Probabilmente, dovrò uscire dalla mia zona di comfort che era quella di essere abituato a fare un certo tipo di calcio con un certo tipo di rose, ma magari è un’ulteriore sfida. Dovrò recuperare altre situazioni, pur mantenendo i miei principi di avere una squadra che ottenga risultati attraverso il gioco e lo scontro sportivo che richiede una partita di calcio. Sarri? Ci conosciamo da anni, l’ho incontrato forse in C nel 2003-2004 la prima volta. Ha fatto una carriera facendo gavetta con squadre inferiori e ora le sue squadre giocano a calcio. Anche io sono partito dalle giovanili, la nostra carriera è stata costruita nel tempo attraverso i risultati”.

DOVBYK - “Domenica scorsa non è entrato perché c’era un’altra situazione, posso dire che non abbiamo fatto peggio del Torino, abbiamo perso il match non giocando una buona gara subendo un tiro in porta. Non l’abbiamo preparata benissimo, ci sono stati i nazionali, abbiamo fatto una partita sottotono. Due partite vinte e una persa, stop. Devo guardare lo sviluppo della squadra, Dovbyk, Pellegrini e Baldanzi dovevano andare via durante il mercato e sono rimasti e ora devo recuperarli. Dovbyk deve fare molto bene, Pellegrini deve fare benissimo, Baldanzi deve fare bene. Adesso il mercato è chiuso, ci sono 22-23 giocatori e bisogna tirare fuori il meglio nelle prossime partite. Mi dispiace che ci siano partite dopo giochi sottotono, domani voglio vedere una squadra che sul piano del gioco, della corsa, faccia qualcosa di superiore rispetto all’ultima partita”.

TSIMIKAS E PELLEGRINI - “Tsimikas ha iniziato a inserirsi, ha iniziato a lavorare settimana scorsa con i compagni. Ora abbiamo un calendario fitto di impegni e giocherà, tempo di conoscersi e magari potrebbe giocare anche domani non lo so. Non dovete aver dubbi, prima o poi gioca, poi saranno le prestazioni a decidere. La condizione di Pellegrini? Allora, per me è un giocatore forte, potenzialmente molto forte. Vale un po’ il discorso di Dybala, poi ci sono le prestazioni. È fuori da mesi, questa partita va un po’ oltre, si sta allenando da tanto, ha fatto delle partitelle, poi quando è il momento di giocare non lo so, forse anche domani ma non lo so, quanto dura non lo so. Mi aspetto che diventi un giocatore di alto livello perché ha le potenzialità, se lo è stato a tratti anni indietro non lo so, ma è un giocatore da Nazionale, anzi Gattuso lo aspetta pure però c’è bisogno di altre prestazioni. Ha 29 anni, perché non deve correre e fare tutto? Può farlo, un po’ più avanzato è più forte. Domenica scorsa ha giocato El Aynaoui lì, ci può giocare Pellegrini, Pisilli e Cristante lì dove ha fatto diverso gol all’Atalanta. Pellegrini lo recupero da solo e va bene per la società, però se ormai è inviso alla piazza non lo posso fare, così come se è inviso alla società. Se lo devo recuperare è perché ci serve, altrimenti diventa un problema e vado su un altro giocatore. In questo momento devo recuperare tutti, quelli meno e quelli più considerati. Dove ho bisogno, giocano”.

INFORTUNI - “Chiunque gioca deve esprimere il meglio, sono partite di grande attesa da parte della tifoseria. Dispiace che ci siano infortuni perché toglie qualcosa alla partita, però poi si gioca 11 contro 11 e chi va in campo farà bene”.

CAMBIAMENTO - “Dall’inizio della carriera mi hanno detto tante cose se giochi in Serie C o in Serie A o in Champions League devi cambiare i principi. Devo tener conto di alcune cose, Pellegrini non è un attaccante, Baldanzi è un trequartista, come attaccanti abbiamo Dybala e Bailey che sono fuori. Non sono convinto che abbiamo fatto così male, ora per una partita stiamo cancellando i due mesi precedenti fino a sabato scorso erano diversi i commenti. I miei principi non sono modificabili, ma devo tener conto delle caratteristiche dei giocatori, altrimenti dovrei snaturarmi e non voglio farlo e forse è andata bene così”.

POCHI GOL - “Non parlerei di sfortuna. La fase offensiva, come quella difensiva, va fatta da tutti. Se hai una buona fase offensiva, metti in condizione gli attaccanti di fare più gol, così come è importante la fase difensiva. Se ti manca qualche gol, devi trovare delle soluzioni e dei miglioramenti in tutta la squadra, devi disimpegnare meglio e offrire agli attaccanti situazioni migliori, altrimenti sarebbe troppo facile. Evidentemente, sotto quell’aspetto, per quello che abbiamo visto, abbiamo fatto cose buone ma dobbiamo fare ancora meglio. Altrimenti è troppo facile dare la colpa a uno o quell’altro”.

EL AYNAOUI - “Ha giocato avanzato con il Torino ed è un ruolo più facile, può fare tutti i ruoli del centrocampo, può giocare assolutamente in tutti i ruoli”.

SOULÉ - "Soulé è stato provato lì in allenamento, ma ci vuole tempo. Sta facendo bene, l’anno scorso giocava spesso come quinto, quest’anno gioca più offensivo ed è anche abbastanza prolifico. Non ci vedo grandi problemi, poi dietro le due punte devo verificare. El Shaarawy è entrato con il Torino, a parte quelli che abbiamo detto prima (Wesley ed Hermoso, ndr), stanno tutti bene”.