MENO OFFENSIVI - "Sì, non siamo mai stati molto prolifici tutto l’anno, quindi probabilmente è anche una nostra difficoltà strutturale. Però c’è da dire che a sprazzi abbiamo fatto anche degli ottimi periodi. In queste ultime due partite, sicuramente con il Napoli era più difficile; a Cagliari c’erano condizioni non facili. Però, indubbiamente, siamo stati meno capaci di produrre situazioni pericolose. Questo non è mai un problema di un singolo reparto: probabilmente tutta la squadra deve ritornare a una migliore espressione di gioco che ci porti a conclusioni più pericolose".
STANCHI? - "Se intende stanchezza fisica, no, anche per i parametri che abbiamo. Però sicuramente l’espressione delle partite è stata meno efficace rispetto ad altre volte. Faccio fatica a capire quale tipo di stanchezza si possa avere giocando dopo quattro giorni, perché il recupero è possibile. Poi può esserci una stanchezza diversa, anche nervosa, dovuta ad altre situazioni. Sotto l’aspetto fisico-atletico, però, è una squadra che corre fino alla fine".
FERGUSON - "Non ci sono antipatie o simpatie con i giocatori, ci sono le prestazioni. Ferguson ha avuto tante possibilità: se andiamo a vedere, a parte quando è stato chiaramente infortunato, ha praticamente sempre avuto l’opportunità di entrare in campo. Lo vogliamo aspettare? Certo che lo vogliamo aspettare. È un ragazzo giovane e ci si può attendere che abbia prestazioni migliori di quelle fornite finora, non tanto sul piano tecnico. L’esempio è Hermoso: un giocatore conosciuto, ma con il quale non avevo mai avuto un rapporto diretto, né con lui né con Ferguson. Però le caratteristiche di Hermoso gli hanno permesso di diventare una colonna portante della squadra, non solo sul piano tecnico o delle prestazioni, ma anche nello spogliatoio, nel modo di stare in campo contro gli avversari, in ciò che esprime durante la partita. Mi auguro fortemente che possa accadere lo stesso anche per Ferguson: è giovanissimo, è stato fermo un anno e quello che magari finora non è riuscito a tirare fuori, forse potrà farlo da qui in avanti".
CELTIC - "Il Celtic è un’ottima squadra. Ho visto anche l’ultima partita che hanno giocato, ed è stata una grande gara nonostante il risultato negativo. Non è mai facile giocare in trasferta, soprattutto in uno stadio meraviglioso come il loro, che trasuda tradizione e storia. Penso che domani sarà una bella partita, me lo auguro, fra due squadre che vorranno ottenere punti che, a poche giornate dalla conclusione, cominciano davvero a pesare".
ATTACCO - "Abbiamo dovuto fare i conti con le defezioni di Dovbyk, che è fuori da molto tempo, e di Ferguson. Alla fine hanno giocato Ferguson, Dybala, Baldanzi, spesso anche per necessità. Quello che ha fatto spesso bene è stato Baldanzi. Anche gli altri, in modo un po’ alterno. Ma, come ho detto prima, non è un problema solo del singolo ruolo. Se ultimamente abbiamo realizzato poco, va generalizzato a tutti: possiamo sicuramente fare di più. Siamo rimasti un po’ all’assist di Mancini per Çelik, che è stato forse il momento più alto, dobbiamo ripartire anche da quello".
ANGELINO - "Angelino è alla prima convocazione, lo facciamo ripartire, respira dopo due mesi il clima della squadra e della partita, è già un bel segnale, è sulla strada giusta, è recuperato ma è presto per giocare".
WESLEY - "Wesley bene, ha fatto un ottimo allenamento già lunedì".
DOVBYK - "Prossimamente recuperiamo anche Dovbyk e ci siamo tutti, speriamo di aver superato il momento di difficoltà".
PISILLI - "Giusto che Pisilli domani abbia una chance, merita, ha le caratteristiche giuste. Domani può essere un bel test per lui”.
COPPA D'AFRICA - "Ndicka partirà già da lunedì? No, non abbiamo certezze oggi. Speriamo di averle domani, perché ormai lunedì è molto vicino. La società e la federazione stanno parlando. In linea di massima posso dire che giocherà Celik, anche perché lunedì sarà squalificato col Como. Vorrei dare spazio a Pisilli, poi per il resto dobbiamo essere molto attenti perché domani è una partita vera di Europa. Per quanto riguarda El Aynaoui, devo vedere se ha superato bene il problema al ginocchio che si sta trascinando da qualche giorno, perché qualche fastidio ce l’ha sempre. Ndicka può giocare ogni giorno: giocare ogni quattro giorni, per lui, è relativo".
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