PELLEGRINI - "È ancora fermo, ma ha ricominciato ad allenarsi. È rimasto a Roma proprio per iniziare la sua preparazione".
RITIRO - "Buono, abbiamo trovato una bellissima struttura per lavorare bene, siamo ormai nella parte quasi finale della preparazione, questo è un posto ideale anche per il clima. Ci sono queste partite già molto impegnative che saranno bei test".
DYBALA - "Paulo è qui e sta facendo differenziato, sta recuperando dal suo intervento. È una situazione da controllare, speriamo che la prossima settimana quando torneremo si potrà unire al gruppo".
QUANTI GIOCATORI MANCANO - "L'avete detto voi quanti ne mancavano (ride, ndr). Dipende cosa vogliamo fare. Il punto è che qualche ruolo va completato e poi tutto sarà in base a quanto saremo forti davanti. Lì determineremo quanto sarà forte la squadra. La squadra sta prendendo una sua fisionomia, speriamo in qualcuno per completare e rinforzare la rosa".
ATTACCO - "Non è una cosa nostra, ma di tutte le squadre. Spendono tutti grandi cifre per gli attaccanti. Il reparto offensivo è quello più cercato e più costoso. Le squadre con i giocatori forti in attacco sono più competitive".
DOVBYK - "È stato pagato una bella cifra. Ha dimostrato di essere un centravanti di valore, ha fatto i suoi gol. Stiamo lavorando per migliorare alcune sue lacune, come la capacità di essere in gioco. Non deve essere troppo in anticipo o troppo in ritardo, è come nella musica: se sei fuori tempo, è un problema".
COSA MANCA - "Sono contento di tutti i ragazzi, che sono stati encomiabili. È una squadra che lavora, che ha spirito di gruppo, che ha senso di appartenenza. Si potranno dire tante cose ma non che non c'è l'impegno e l'attaccamento alla Roma".
WESLEY - "È un giocatore che era nella ricerca della Roma. Io lo conoscevo bene perché con l'Atalanta avevamo praticamente chiuso l'operazione, poi è saltata all'ultimo. Non è una mia richiesta specifica, ma un profilo che la società seguiva per quel ruolo. Parliamo di un 2003 che gioca nella nazionale brasiliana e ha grandi margini di miglioramento. Giocare nel Flamengo a quell'età significa avere già un bel bagaglio. Se fosse un giocatore già completo, sarebbe costato un'altra cifra".
ECHEVERRI - "Non parlo mai di singoli giocatori che non sono nostri, non ho mai fatto nomi. Ho grande rispetto per l'area scouting della Roma, che è di livello. Io a volte posso dare dei suggerimenti, ma la linea è chiara: a me piacciono i giocatori bravi".
TREQUARTISTA - "Abbiamo già una squadra quasi formata, anche se in alcuni ruoli siamo un po' contati. Abbiamo l'esigenza di inserire un paio di giocatori in più, perché non tutti potranno fare cinquanta partite. Questo per quanto riguarda il completamento. Invece il rafforzamento la società è alla ricerca di profili che possano darci quel qualcosa in più".
GHILARDI - "Sì, rientra nei profili di quello che sta cercando la Roma e del motivo per cui sono stato chiamato. C’è questa esigenza da parte della proprietà di lavorare e costruire anche in funzione futura con ragazzi giovani, con la prospettiva di creare una rosa che possa, nel tempo, diventare sempre più forte".
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