sosfanta squadra parma Cuesta: “Ringrazio il Parma, non me lo aspettavo. L’età per me è solo un numero”

news

Cuesta: “Ringrazio il Parma, non me lo aspettavo. L’età per me è solo un numero”

Andrea Della Sala
Conferenza stampa di presentazione per il nuovo allenatore del Parma che ha parlato per la prima volta da tecnico gialloblù

Il Parma ha deciso di puntare su un tecnico giovane, il 29enne Carlos Cuesta. L'allenatore si è presentato oggi in conferenza stampa. Queste le prime parole riportate da Tmw: "Volevo ringraziare la società, il presidente Krause e l'Arsenal per avermi permesso di esser qua. Ringrazio anche mister Pecchia e mister Chivu per il lavoro svolto che ci dà le basi per costruire il presente e il futuro del Parma Calcio".

SENSAZIONI - "Mi sento onorato di far parte della storia di un grande club in Italia e all'estero. E' stato naturale, ho sentito grande fiducia da quando ci son stati i primi contatti. L'età può destare sorpresa, ma è sempre stato così nel mio percorso, per me è solo un numero. Non voglio avere questo come alibi o scusa, voglio esser valutato da allenatore del Parma e voglio fare del mio meglio come ho sempre cercato di fare nella mia vita".

SPOGLIATOIO - "Ho iniziato a 24 anni all'Arsenal e c'erano giocatori più grandi di me. Per me è fondamentale far capire che sono una buona persona e trovare quel feeling che può dar valore ai ragazzi, così si crea un rapporto che permette di esprimere il loro valore, è il mio obiettivo. Non ho un modello, voglio imparare da tutti. Ho avuto tanti punti di riferimento, lavorare in Spagna in Italia e in Inghilterra con Arteta mi ha aiutato tanto a sviluppare certe idee. Io cerco di imparare da tutti e non solo da chi lavora nel calcio, voglio dare la possibilità ai giocatori di crescere".

RUOLO - "Le responsabilità sono diverse, io ho cercato di aggiungere valore aiutando i ragazzi ad esprimersi al massimo del potenziale. Ora cambio ruolo, sicuramente la scelta non la influenzo ma la faccio adesso".


OBIETTIVI - "Non penso sia giusto porre aspettative perché non portano risultati. Il risultato lo porta lo standard quotidiano, il nostro focus è su quello. Ora dobbiamo conoscere bene l'ambiente e i giocatori, sicuramente porteremo certi aspetti di organizzazione, vorremo essere attenti in entrambe le fasi. Avremo principi chiari, le nostre idee saranno mirate sull'obiettivo di sfruttare al massimo le risorse che abbiamo a disposizione e fare del nostro meglio per trasmettere un'identità di squadra".

MERCATO - "Le valutazioni interne le farò con la società. La squadra ha le potenzialità per lavorare molto bene. Tutte le valutazioni sulla rosa saranno fatte nel momento giusto, adesso non è il momento. Il punto di partenza è il giocatore che ho, non come voglio giocare. In relazione alla rosa si creano poi i mezzi per sfruttare al massimo quanto si ha a disposizione".

TATTICA - "Non credo ci sia un solo reparto, c'è potenziale e nel calcio di oggi devi esser completo. Devi saper difendere in blocco basso, saper pressare alto e giocare quando ci sono gli spazi o quando non ci sono. Vogliamo avere più soluzioni per adattarci ai contesti e sfruttare al massimo il nostro potenziali. Si attacca in undici e si difende in undici, tutti con la stessa linea ma con diversi compiti e ruoli. Nel calcio di oggi sei una squadra quando attacchi o quando difendi".

CHIAMATA - "Non me lo aspettavo, ero concentrato sul mio lavoro all'Arsenal ed ero davvero felice, ma quando è arrivata l'opportunità ho sentito fosse quella giusta. Ho sempre cercato di prepararmi al meglio, questo è il compito come collaboratore o anche come primo allenatore, l'obiettivo rimane aiutare sempre i ragazzi. Poi nella vita arrivano occasioni quando non te lo aspetti, è arrivata e ora siamo qua per continuare un percorso iniziato".