Il gol del vantaggio con l’Inter, poi l’infortunio per Kevin De Bruyne. Come per Mkhitaryan, anche per lui si teme un lungo stop. Questi gli aggiornamenti secondo La Gazzetta dello Sport: “Le sensazioni a caldo non facevano...
Il gol del vantaggio con l'Inter, poi l'infortunio per Kevin De Bruyne. Come per Mkhitaryan, anche per lui si teme un lungo stop. Questi gli aggiornamenti secondo La Gazzetta dello Sport: "Le sensazioni a caldo non facevano presagire a nulla di buono. Quelle del giorno dopo, hanno solo confermato il sospetto: per Kevin De Bruyne potrebbe trattarsi di una lesione di alto grado al bicipite femorale della coscia destra. Un problema enorme, visti anche i precedenti clinici del centrocampista belga. De Bruyne, invece, è tornato nell’incubo iniziato dopo la vittoria della Champions col City, in una finale in cui dovette lasciare presto il campo e che portò poi a un’operazione alla coscia destra. Ecco, oggi è quella cicatrice che spaventa il mondo Napoli. Perché se fosse interessata davvero quella zona e magari quella stessa cicatrice, il rischio di un nuovo intervento diventerebbe praticamente certezza. E costringerebbe Kevin a un lunghissimo stop. Insomma, si aspettano gli esami e i risultati, ma è forte la sensazione che per De Bruyne il 2025 possa essere già finito. Almeno due o tre mesi, se non dovesse essere necessario un nuovo intervento. bisogna fare i conti con la sfortuna e anche programmare eventuali accorgimenti a livello di lista Champions: il regolamento, infatti, prevede la possibilità di sostituire un giocatore con uno rimasti fuori lista in caso di grave infortunio, che costringa l’atleta a restare fuori almeno due mesi. E sessanta giorni, almeno rimanendo sempre sulle sensazioni, sembrano quasi il periodo minimo in cui il Napoli sarà costretto a rinunciare alla stella belga. Se gli esami dovessero confermare il lungo stop, il Napoli potrebbe ripescare uno tra Mazzocchi e Marianucci per l’Europa. Almeno che non si provi a valutare anche la candidatura di Lukaku, atteso in Italia per metà novembre ma il cui rientro sembra ancora piuttosto lontano".