sosfanta squadra napoli McTominay: “De Bruyne non mi ha sorpreso, ecco perché! Non siamo i più forti, così Conte ci cambia”

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McTominay: “De Bruyne non mi ha sorpreso, ecco perché! Non siamo i più forti, così Conte ci cambia”

Marco Astori
Scott McTominay, una delle colonne del Napoli nella vittoria dello Scudetto l'anno scorso, ha concesso un'intervista ai microfoni de Il Mattino. Ecco le sue parole.

Scott McTominay, una delle colonne del Napoli nella vittoria dello Scudetto l'anno scorso, ha concesso un'intervista ai microfoni de Il Mattino. Ecco le sue parole.

COME STA - "Condizioni? Ora veramente bene".

UN ANNO A NAPOLI - "Ho vissuto tante emozioni in una. Città diversa, amici diversi, lingua diversa. Ma sapevo di dovermi adattare e ho fatto quello che ho sempre fatto in carriera: lavorare duro per migliorare e per dimostrare all'allenatore di poter giocare. Il calcio è memoria e emozioni. Emozioni che viviamo tutti insieme. Anche nell'ultima stagione a Napoli è stato così: abbiamo vissuto tanti momenti esaltanti, ne abbiamo avuti altri che sono stati meno positivi. Ma è normale quando si vive una stagione da così tante partite".

NUOVA STAGIONE - "Sappiamo che sarà una stagione lunga, più partite, più impegni. Dobbiamo dimenticare tutto quello che è successo, mantenere la stessa etica del lavoro dimostrata e continuare a costruire qualcosa di importante".

PREPARAZIONE CON CONTE - "Non so come fosse un anno fa, quello di oggi è lo stesso conosciuto durante la stagione. Abbiamo un bel gruppo, con calciatori di qualità e di esperienza. Stiamo lavorando per poter essere pronti".


AMICHEVOLI - "Per noi la preseason che stiamo vivendo è davvero importante. Diamo il massimo ogni giorno per creare nuove connessioni che ci serviranno durante la stagione che giocheremo. Non è sempre facile andare in campo in queste amichevoli che si giocano in preparazione. Ma quando cominceremo la stagione, ovviamente, non ci saranno scuse. Proprio per questo stiamo costruendo qualcosa di solido fisicamente e mentalmente che poi possa aiutarci".

CONTE - "Sarò onesto, non è tanto quello ci dice, quanto quello che fa. È stato subito chiaro con noi. La vittoria dello Scudetto non ha cambiato nulla, bisogna ritrovare e mantenere la stessa attitudine e quella mentalità trovata lo scorso anno. Solo perché abbiamo vinto il campionato non dobbiamo fermarci, rilassarci, cullarci su quello che è stato fatto. A ogni partita, ogni appuntamento, il livello sarà alto. E noi dovremo essere all'altezza. Lavorare con lui per me è stata un'occasione importante. Ho imparato tanto da Conte anche in termini di conoscenza calcistiche dentro e fuori dal campo. È stata un'esperienza importante e poi è una gran persona".

VINCERE ANCORA - "Vincere è possibile sempre, a inizio stagione è un sogno di tutti. Ma sappiamo anche quanto sia difficile. Quante partite avremo, quanti ostacoli potremo incontrare. L'unica ricetta sarà pensare una partita alla volta, una alla volta. Ma state certi che ogni calciatore che entra dalla nostra porta lo fa per vincere. Un anno fa, Conte coniò il claim "Amma fatica'. Prendo in prestito quello del mister e lo faccio mio: "Amma fatica'...always"".

LA PIÙ FORTE - "Assolutamente no. Nel nostro mondo le cose cambiano così repentinamente da dover conservare la consapevolezza di non essere mai i migliori. Ci sono così tante squadre forti e attrezzate in Serie A. E poi non basta essere la miglior squadra o avere il miglior calciatore per poter vincere. Si vince sempre di gruppo, lavorando duro e restando umili".

CHAMPIONS - "Stavolta con ancora più partite dell'ultima volta. Devi vincere il maggior numero di partite possibili. Ma la Champions è diversa, diversi avversari e diversi anche i sentimenti che provi andando in campo. Non avremo più una sola gara a settimana. L'allenatore potrà alternarci in campo. Ci vorrà molta concentrazione nella preparazione delle gare. Il primo obiettivo sarà non farsi distrarre. Pensare sempre alla prossima gara, una alla volta. So che all'inizio della stagione tutti pensano "Dobbiamo vincere, dobbiamo farlo di nuovo, dobbiamo fare questo o quello", ma in realtà noi dobbiamo concentrarci solo sulla nostra mentalità. Quella che abbiamo costruito nel primo anno insieme. Ci sono 90 minuti da giocare per ogni partita, si può vincere, ma si può anche perdere o pareggiare. Proprio per questo non bisogna pensare a altro. Oggi dobbiamo pensare solo agli allenamenti, al ritiro, al campo. Dobbiamo finire questa preparazione al meglio e poi dimostrare quello che sappiamo fare quando ne avremo l'occasione in campo".

IMPATTO - "Ma il mio approccio non è cambiato, ogni anno devi provare qualcosa. Il calcio è un gioco e un mondo veloce. Per me ogni anno è una opportunità buona per ricostruire tutto, ricominciare da capo. Non bisogna mai fermarsi. Il calcio cambia e i calciatori devono adattarsi, andare sempre nella direzione giusta".

DE BRUYNE - "Se mi ha sorpreso? Assolutamente no. Perché ero consapevole di quanto fosse forte il Napoli, di quali ambizioni avesse la società. È un elemento con qualità incredibili. Ma Kevin è soprattutto una brava persona, averlo con noi sarà insieme un'iniezione di talento e esperienza. Non vediamo l'ora di giocare insieme. Ci conosciamo molto bene (ride), abbiamo giocato così tante volte contro in Premier League. Abbiamo vissuto partite indimenticabili e anche momenti duri vista la rivalità".

SQUADRA - "È stato bello ritrovarci, anche con Romelu (Lukaku) o Frank (Anguissa), Matteo (Politano) o il capitano di Lorenzo. Ho ritrovato Billy (Gilmour) e conosciuto Sam (Beukema). Grandi calciatori, uomini di esperienza. In termini di squadra abbiamo sicuramente una squadra forte e preparata a quello che sarà quest'anno".

IDOLO - "Non ho mai pensato di poterlo diventare, nella mia vita. Nonostante tutto, nella mia percezione delle cose resto un ragazzo normale, una persona cresciuta in una famiglia fantastica composta da persone che hanno sempre lavorato nelle proprie vite. Questo è stato importante per me. Ma ho capito in questo anno insieme quanto i napoletani siano viscerali nel loro amore. Rispetto il modo che hanno loro di relazionarsi a noi e alla squadra. Per me è importante fare il massimo ogni volta per la gente di questa città: ci hanno dimostrato un supporto incredibile lungo tutta la scorsa stagione e devono continuare così anche nella prossima. Spalti pieni con la mia maglia? Lo so e solo a pensarci è folle. Ma sono davvero grato per tutte queste dimostrazioni di amore".

MAZZOCCHI - "Pasquale è una persona super, un ragazzo fantastico. Lavora così duramente ogni singolo giorno, è umile, è quello che si dovrebbe essere sempre quando si entra su un campo da calcio. E poi è un gentleman anche fuori dal calcio. Proprio per questo per me è un piacere stare con lui".