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Lobotka: “Conte non è come gli altri. Lukaku e odio giocare contro l’Atalanta perché…”

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Stanislav Lobotka ha rilasciato un’intervista a DAZN in vista di Napoli-Milan. Queste le sue parole riprese da Il Napolista. CRESCITA – “In cosa mi ha cambiato Conte? Penso la mentalità e poi la fase difensiva. Difendevo anche...
Andrea Agostinelli

Stanislav Lobotka ha rilasciato un'intervista a DAZN in vista di Napoli-Milan. Queste le sue parole riprese da Il Napolista.

CRESCITA - "In cosa mi ha cambiato Conte? Penso la mentalità e poi la fase difensiva. Difendevo anche prima, ma adesso lui mi ha mostrato meglio come fare, come cambiare gioco, devo giocare più avanti. Ci sono tante piccole cose. Prima che lui arrivasse, io sapevo che fosse un grande allenatore. L’avevo già sentito da Skriniar, quando lui era all’Inter: i suoi allenamenti sono molto duri! Mi ha dato molto, come spingere la mia mentalità e me stesso a un livello successivo. Perché io prima pensavo che un certo tipo di cose non potessi farle, ma quando è arrivato lui, mi ha spinto verso un altro livello».


CONTE - "Sì, dal primo giorno in cui è arrivato, ho sentito che non era un allenatore come gli altri, per la sua personalità. Non aveva ancora detto nulla, era appena entrato nello spogliatoio ma potevi già percepire la sua personalità. E quando ho visto come ci allenavamo e come ci volesse far giocare, in quel momento mi sono detto “ok è il miglior allenatore che potevamo scegliere”. Quando abbiamo cominciato ad allenarci e abbiamo iniziato a correre, ho iniziato a capire ‘wow sarà dura questa stagione’, come lo è stato il ritiro, ma alla fine dico ‘ok ovunque lui sia andato ha vinto il campionato o altri titoli’. So che è difficile ma mi dico ‘ok, lui può portarmi ad un altro livello’. Sia dentro che fuori dal campo".

ATALANTA - "Odio davvero giocare contro di loro. Sono ovviamente una grande squadra, rispetto tutto, ma con il loro tipo di gioco uomo su uomo, a tutto campo, non mi lasciano un centimetro! È sempre una partita durissima contro di loro, ma anche contro non i top club o le migliori del campionato, ad esempio ti posso dire Venezia o Verona. Cercano sempre di bloccarmi e marcarmi stretto e per me non è facile".

LUKAKU - "So che è un tipo di giocatore diverso rispetto ad altri, ne parlo spesso con lui durante gli allenamenti, e lo stesso mister vuole che giochiamo questo tipo di palla. So che Romelu è grande, è forte ed è molto difficile portargli via il pallone, così quando io ricevo palla, guardo sempre prima dov’è lui. E gli dico sempre ‘quando la palla sta arrivando a me, devi essere pronto, io posso dartela’".