sosfanta squadra napoli De Bruyne: “Vincere lo Scudetto sarebbe cool! Perché il Napoli, tra Conte e Guardiola e su Grealish…”

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De Bruyne: “Vincere lo Scudetto sarebbe cool! Perché il Napoli, tra Conte e Guardiola e su Grealish…”

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Kevin De Bruyne, centrocampista del Napoli, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Kevin De Bruyne, centrocampista del Napoli, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni.

TIFOSI INCREDULI - "Penso sia bello, ma credo anche di essere solo un calciatore come gli altri miei compagni. Certo, ho giocato un bel po’ di partite e sono tra i più anziani con Di Lorenzo, Politano, Spina e Romelu, ma alla fine sono come tutti. Faccio il mio lavoro e cerco di fare del mio meglio. Stop".

NAPOLI - "Onestamente c’erano anche altre opzioni, ma dopo aver parlato con mia moglie e i miei figli ho pensato tra me e me che questa fosse la migliore. Ho valutato tutti i fattori, lavoro e vita, carriera e futuro. Tra l’altro è la squadra che ha vinto il campionato, una squadra incredibile, e avendola sfidata in Champions so cosa si prova: conosco i tifosi, la loro passione e il loro sostegno. Quindi Napoli mi ha trasmesso la sensazione più bella. La squadra è forte, c’è tanta qualità: l’anno scorso, del resto, i ragazzi hanno vinto lo scudetto, ma ovviamente quest’anno partirà una nuova sfida e vincere di nuovo sarà difficile. Però penso che si possano fare buone cose: sono venuto per questo, perché io credo in questa squadra. Ha una buona struttura e un buon allenatore. E sono ottime basi".


KING - "La Serie A mi ha presentato così? Io non sono il re, sono solo un calciatore. Non faccio molto caso a certe cose, provo a svolgere il mio lavoro al meglio, ma ovviamente è bello essere apprezzato. Spero di poter continuare ad avere una bella carriera".

PREPARAZIONE - "Quale muscolo mi fa più male? Ah, tutti! È difficile ed è molto diverso rispetto a quello a cui ero abituato in Inghilterra, ma mi sento bene. Sto gestendo tutti gli allenamenti e sono molto felice di quello che stiamo facendo. Mi fa bene allenarmi in questo modo, è una buona cosa".

CONTE E GUARDIOLA - "Direi che sono due modi diversi di giocare: probabilmente Pep è un po’ più attento al controllo della palla e al possesso, mentre Conte è un po’ più strutturato nel gioco e punta molto sulla mentalità. Pep lavora più sulla zona. Ci sono un pai di cose diverse, ma ogni allenatore ha i suoi principi e le sue caratteristiche. Per il momento non ci siamo concentrati molto sugli aspetti personali. Si lavora sulla squadra, ci dà istruzioni collettive, sulle posizioni di tutti. Probabilmente più avanti parleremo di cose più specifiche".

VENTICINQUESIMO TITOLO - "Probabilmente lo scudetto, sì, ma non mi chiedo mai cosa scegliere: prenderò qualsiasi cosa riuscirò a vincere. Non avendo mai giocato in Italia, però, il campionato sarebbe un bell’obiettivo. Sarebbe molto cool! Ma non è ancora iniziato e quindi... Vedremo. Scudetto, Champions o Mondiale? Tutti e tre, non c’è una decisione da prendere".

OBIETTIVO DEL NAPOLI - "Proprio perché le competizioni sono tante, chiaramente è difficile dire che vinceremo tutto. Anzi, non posso mica dirlo. Devi cominciare a giocare, poi magari vinci una partita e un’altra ancora e vai avanti... Speriamo di arrivare più in alto possibile su tutti i fronti, ma dipende da tante situazioni: avversari, infortuni e altri fattori. Devi basare il finale della tua stagione su quello che accade durante".

SCUDETTO - "Beh, ci sono sempre Inter e Milan. La Juve. L’Atalanta sta lavorando bene e hanno buoni gruppi anche Roma e Lazio. Ci sono tante squadre veramente molto, molto forti".

MODRIC - "Conosco abbastanza bene Luka perché è il miglior amico di Kovacic, abbiamo parlato qualche volta ed è un ragazzo molto perbene. Lo rispetto molto. Sono felice di incontrarlo e di giocare contro di lui, ha avuto una carriera incredibile. Spero che quando ci affronteremo saranno belle partite".

SOGNO - "Non sono un sognatore e questo non è un sogno: io sono un giocatore e questa è la realtà. Davanti ci sono undici mesi e non è il caso di sognare su ciò che forse arriverà in futuro: puoi vincere se lavori duro. Io voglio vincere tutto, certo, ma so che è molto difficile e so che bisogna soltanto lavorare senza fermarsi mai. Come individui e come squadra. Spingi più che puoi e alla fine vedremo quale sarà il risultato".

PREMIER - "Forse prima in Serie A c’erano più italiani, mentre ora tutti i campionati sono sempre più aperti. Con più giocatori provenienti da tanti Paesi e tante leghe differenti. È una buona cosa, dà una buona influenza. Per quanto mi riguarda è ottimo che qui ci siano tanti ragazzi che parlano inglese e che possono aiutarmi nella comprensione e nell’inserimento".

GREALISH - "Se mi ha chiesto di Napoli? Maybe... Forse (ride, ndr)".

AMICHEVOLI - "Se mi preoccupano? No, per niente. Ovviamente vorresti vincere sempre, anche le amichevoli, ma capisci che stai lavorando ed è una fase diversa. Siamo appena a metà preparazione. E comunque credo che nel secondo tempo con il Brest abbiamo giocato bene. Ripeto, non sono preoccupato: andrà tutto bene".

MANNA - "Personalmente non mi ha chiamato molte volte: l’ho visto un paio di volte a Manchester, è venuto a casa mia, e per il resto ha parlato con i miei avvocati e cose simili. Poi mia moglie è stata a Napoli per farsi un’idea. Una procedura normale".

SERIE A - "Per i miei impegni sportivi non l’ho seguita molto. Ho assistito alla vittoria del Napoli e al finale di stagione. E so che anche l’Inter ha una buona squadra".

MIGLIORE AL MONDO - "Chi è? È difficile dirlo, ci sono tanti alti e bassi. E ci sono veramente ottimi giocatori in giro".

EREDE - "Non lo so. E non voglio che nessuno sia come me: tu devi essere te stesso, io non vorrei essere nessun altro. Ognuno ha le proprie qualità e le proprie caratteristiche speciali. Quando parlo ai giovani dico sempre: sii te stesso, esprimiti. Oggi ci sono tanti modi per informarsi, crescere e aumentare la qualità del proprio gioco".