Da Napoli, Il Corriere del Mezzogiorno aggiorna così sulla situazione della squadra di Conte tra infortunati e mercato.
Da Napoli, IlCorriere del Mezzogiorno aggiorna così sulla situazione della squadra di Conte tra infortunati e mercato: "Nove gol in 20 presenze: meglio perfino di Osimhen e Lukaku nelle rispettive partenze con la maglia del Napoli. Ma non è solo questione di reti. Hojlund ha cambiato pelle: da centravanti “di belle speranze”, rimasto incompiuto nel tritacarne di talenti del Manchester United, è diventato un attaccante completo, capace di segnare e soprattutto di trascinare la squadra. Lo certificano anche i numeri dell’ultima uscita: a Cremona ha firmato una doppietta col destro, che non è il suo piede naturale, e ha prodotto tre passaggi chiave, mettendo i compagni nelle condizioni di creare pericoli. Dal Napoli “di Lukaku” al Napoli “di Hojlund”: il danese ormai ha impresso il suo marchio sull’identità tattica della squadra. Nel 3-4-2-1 si è preso spazi e responsabilità, e il Napoli lavora per isolarlo nell’uno contro uno: l’elenco dei difensori messi in difficoltà si allunga, da Kelly a De Winter, passando per Heggem e Baschirotto. La stagione, però, ha cambiato rotta il 14 agosto, con l’infortunio di Lukaku. Big Rom è mancato (e manca ancora) sul campo, ma il suo peso si è sentito anche nello spogliatoio: nella svolta di novembre dopo la sconfitta di Bologna e nella missione Supercoppa, vinta a Riad. Il Napoli, comunque, è stato bravo a trasformare un problema enorme in un’opportunità, portando a casa Hojlund dal Manchester United con un investimento vicino ai cinquanta milioni. Per molti è stato il miglior acquisto dell’ultima estate in Serie A: Modric, a 40 anni, ha inciso sul Milan di Allegri, ma Hojlund – per valore tecnico e prospettiva – sta avendo un impatto ancora più pesante e rappresenta un patrimonio per il club.
Intanto Lukaku è ancora ai box: dovrà lavorare per ritrovare una condizione accettabile e tornare utile in campo. La trasferta di San Siro contro l’Inter dell’ 11 gennaio o Napoli-Parma del 14 potrebbero diventare le tappe del suo rientro. Dal modo e dai tempi con cui torneranno Lukaku e Anguissa - che punta a rientrare tra i convocati per Copenhagen-Napoli del 20 gennaio - dipendono anche le strategie del mercato di gennaio, impostato a saldo zero. Al momento tutto è fermo: prima bisogna cedere per liberare risorse, anche sul monte ingaggi, che non può salire. Marianucci piace al Cagliari e soprattutto alla Cremonese; Vergara interessa a Genoa e Parma; Ambrosino potrebbe andare altrove per giocare di più. Lucca può diventare una pedina, ma la scelta sul suo futuro è rinviata: verrà presa dopo il rientro di Lukaku, con la prudenza necessaria per evitare ricadute.