sosfanta squadra napoli Conte: “Perché ho tolto De Bruyne, non potevo fare altro! E vi spiego il cambio di Politano”

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Conte: “Perché ho tolto De Bruyne, non potevo fare altro! E vi spiego il cambio di Politano”

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Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky e in conferenza dopo la sconfitta contro il Manchester City. Ecco le sue parole.
Marco Astori

Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky e in conferenza dopo la sconfitta contro il Manchester City. Ecco le sue parole.

AMARO IN BOCCA - "Tutti quanti siamo rimasti con l'amaro in bocca, non solo McTominay. Dispiace, abbiamo preparato la partita fatta nei primi 20 minuti: l'espulsione ha cambiato la partita, se sia giusta o meno non voglio dirlo perché non l'ho vista. Già è difficile giocare col City in 11 contro 11. Nei primi 20 minuti ho visto un grande atteggiamento, avrebbero trovato grandi difficoltà a giocare contro di noi: i ragazzi hanno tenuto botta e sono stati bravi. Già è difficile uscire da qui indenni, se poi rimani per 70 minuti in 10 diventa impossibile. Sarebbe cambiata totalmente anche se l'espulsione fosse stata dalla parte del Manchester City".


DE BRUYNE - "A me è dispiaciuto. Da quando sono allenatore del Napoli abbiamo subito una sola espulsione. Stasera, in un match inaugurale di Champions, in casa del Manchester City, con De Bruyne che torna a casa, invece sì. A volte il destino è questo. Mi è dispiaciuto toglierlo per noi, per l'apporto che dà alla squadra. E poi lui è tornato in un ambiente in cui è stato dieci anni. Dispiace, ma sinceramente non avevo nessun'altra opzione. Lui l'ha capito perché è un ragazzo serio, a posto. A volte il destino ti presenta delle situazioni impensabili. Io avevo pensato a tutt'altro, non di dover cambiare assetto, far entrare un terzino, spostare Spinazzola a destra e inserire Olivera a sinistra per trovare un equilibrio contro una corazzata come il City".

POLITANO - "Dopo l’espulsione di Di Lorenzo abbiamo modificato l’assetto tattico passando al 5-3-1. Matteo non è un quinto di ruolo, può adattarsi in certi momenti della partita ma rischiavamo troppo. Mi è sembrata una scelta logica inserire Spinazzola come esterno a tutta fascia e aggiungere un centrale come Juan Jesus. Se Politano deve fare il quinto in fase difensiva preferisco non utilizzarlo lì. Può abbassarsi in diagonale e interpretarlo in alcuni frangenti, ma di base non lo è e non avrebbe avuto energie sufficienti per ripartire".

GESTIONE - "Io sono molto onesto: io nei primi 20 minuti ho avuto la sensazione che la partita l'avessimo preparata nel modo giusto e che potessimo arrivare a fare male. Mi spiace perché queste sono partite che le espulsioni le rovinano: non puoi fare le giuste valutazioni. Dopo un po' poi subentra la stanchezza: ho fatto le sostituzioni per far entrare gente fresca perché Lobotka, Anguissa e Politano hanno dato tanto, per Matteo è cambiata la partita totalmente e ha fatto il quinto ma non è un quinto. Si abbassa quando deve ma se sta lì non dico che si esalta il difetto perché lui è bravo, ma non è un quinto. Però sono contento dell'abnegazione, della mentalità dei ragazzi e della voglia: io esco con sensazioni positive".

PROVARE A FAR GOL - "Sono partite in cui sei costretto a difenderti: noi prendiamo gol quando proviamo a pressare su fallo laterale. Lì sbagliamo perché con squadre di questo livello devi fare contenimento e sperare in qualche ripartenza: non vogliamo farlo ma oggi abbiamo dovuto. E quando abbiamo aggredito in 10 abbiamo preso gol: dobbiamo essere un pochino più maturi. E' stato un gesto di generosità. Io sono comunque contento dell'atteggiamento e della mentalità: era la prima volta che rimanevamo in dieci, è successo nella partita più difficile. Ma io ho visto cose positive: ero più arrabbiato per il finale con la Fiorentina, oggi abbiamo fatto quello che dovevamo".

COSA RIMANE - "Sapete che contro la Fiorentina mi sono arrabbiato coi ragazzi perché avevamo mollato negli ultimi dieci minuti, oggi il feeling che mi porto è quello di una squadra che era venuta qui con grande maturità e voglia di giocarsi la partita. Il piano si è visto. Con la palla potevamo fargli molto male, questa è la sensazione che ho avuto. Ci sta che perdi col Manchester City, stiamo parlando di una squadra attrezzata per vincere questa competizione. L'importante è che facciamo tesoro. Mi porto dietro sensazioni positive. I ragazzi erano venuti senza timore reverenziale, a giocarsi la partita, e li ho visti sul pezzo. Dispiace perché sono giudicabili solo quei primi 20'. Non dimentichiamo che non vogliamo fare brutte figure e stasera c'erano tutte le condizioni per fare una brutta figura. Una cosa è andare a casa con un 2-0 e una cosa è prendere 5-6 gol, anche da questo punto di vista ho visto i ragazzi molto applicati. Non meritavamo un'onta".

ARBITRO - "Non ho rivisto l'azione dell'espulsione e neanche prima, quindi non voglio soffermarmi su determinati episodi che sicuramente hanno condizionato la gara".

CHAMPIONS - "Dobbiamo goderci questo viaggio in Champions League, ogni partita bisogna tenere alto l'onore del Napoli e dei napoletani, questa deve essere la base. L'anno scorso tra le prime otto non sono finiti gli squadroni. Detto questo, sappiamo che ci sono altre 7 partite e noi siamo armati, abbiamo il coltello tra i denti e vogliamo ottenere il massimo da ogni partita. Vogliamo rendere orgogliosi noi stessi e tutta Napoli".

SPOGLIATOIO - "Siamo soltanto all’inizio del percorso stagionale, quindi tutto rientra nella normalità: perdere col City ci può stare, altrimenti non avremmo la giusta misura del livello. Mi porto a casa l’atteggiamento, la mentalità e la voglia dei ragazzi, che hanno dimostrato di credere nei propri mezzi. Siamo consapevoli di non essere i più forti ma abbiamo fame di toglierci soddisfazioni. Guardiamo il lato positivo: sono gare in cui, con un uomo in meno dopo venti minuti, potevi anche rischiare di prendere una batosta storica. Invece siamo riusciti a reggere, e questo mi lascia sensazioni positive, anche se magari le ho percepite solo io".