OLIVERA - “Centrale? Voi sapete tutto, non vi devo spiegare. Sono domande fasulle queste. Tutto quello che facciamo si viene a sapere. Apprezzo la domanda, apprezzate la risposta”.
MCTOMINAY - “Ho sempre parlato di dover trovare delle soluzioni ai gol, la rosa della squadra non aveva tantissimi gol nel singoli. Bisogna trovare situazioni tattiche e di miglioramento. McTominay ora è più forte di quando è arrivato dal Manchester United, si sente più completo e con più conoscenze. Deve decidere da che parte andare nella carriera, fin qui è stato un po’ in mezzo. Allo United non aveva un ruolo principale, qui sì. È cresciuto tanto, ora è un centrocampista completo”.
PARTITA DECISIVA? - "No, mancano quattro partite per tutti. Sia per noi che per loro non può essere la più importante, ma sicuramente è importante per le due squadre per i loro obiettivi".
LECCE - "E' sempre una gara diversa dalle altre, sono nato lì, sono diventato uomo a Lecce e quindi i sentimento che ho nei confronti di Lecce e dei leccesi non me li potrà cambiare niente e nessuno, qualsiasi cosa si possa pensare e dire. Il sentimento mi legherà a vita, anche se vivo a Torino ho i genitori e casa a Lecce, nell'anno sabbatico ho vissuto tanto lì, è una bella città, ho amici, ma sicuramente è una partita diversa perché in quello stadio ci sono cresciuto, in quella società, prima di andare via".
RESPONSABILITÀ - "Il senso di responsabilità ce l'abbiamo dal primo giorno, ho sempre detto che avevo ricevuto prima di dare, l'obiettivo è sempre regalare emozioni al tifoso. L'obiettivo principale è stato raggiunto con anticipo, siamo in Champions e sapete quanto conta economicamente per tutti i grandi club, l'altro obiettivo che ci eravamo prefissati e di cui avevo parlato era di dare fastidio, secondo obiettivo centrato perché lo stiamo dando, ora il terzo è capire che tipo di fastidio vogliamo dare, se è un fastidio importante oppure un fastidio che ha tenuto in bilico il campionato. Non dimentichiamo che due settimane fa eravamo 3 punti sotto, questo deve servire a mantenere calma e umiltà che non deve mai essere persa dall'ambiente Napoli che deve capire che si partecipa tutti insieme per un qualcosa di insperato, nessuno lo immaginava, ma dobbiamo restare compatti, umili, con i piedi per terra. Mancano 4 partite ed io ho avuto esperienze in cui ho perso e vinto Scudetti all'ultima giornata ed alle ultime. C'è una sola squadra che vince, ma i ragazzi hanno lavorato in maniera umile, senza voli pindarici, è importante la sostanza".
SCUDETTO NEL FINALE - "Fa male a prescindere quando perdi. La storia? Ognuno ha la sua, non credo che la storia sia un marchio indelebile e quindi sia obbligatorio che vada così, ci sono anche gli altri. Qualche Scudetto l'ho vinto e stiamo cercando di fare qualcosa di inimmaginabile, incredibile che potrebbe sicuramente portare grande entusiasmo all'ambiente, lo sappiamo, e sarebbe eccezionale, ma non abbiamo fatto niente, io il calcio lo conosco e serve grande attenzione. Il mio monito all'ambiente è di restare uniti, qualsiasi cosa accadrà domani mancheranno 3 partite e partiamo da una base, saremo in Champions l'anno prossimo ed è importante, oggi ci giochiamo lo Scudetto e deve essere un piacere ed un orgoglio che in soli due anni il Napoli torni a competere per l'obiettivo principe, ma non ci affossiamo da soli, sarebbe stupido e provinciale".
INTER - "Lo pensavo guardando la partita, il cammino, primo bisogna fare i complimenti e non sono complimenti finti perché l'Inter sta rappresenta l'Italia in questa maniera e deve darci lustro e gioia e ci deve far capire che il campionato italiano è di livello importante ed anche che il Napoli dando filo da torcere all'Inter sta facendo davvero qualcosa di straordinario".
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