BUONGIORNO - "Bisogna fare una valutazione e capire, è qualcosa all'adduttore. Speriamo non sia niente di grave, se no dobbiamo portarlo a benedire".
MERCATO - "Partire con quattro vittorie non è mai semplice per nessuno, averlo fatto ci dà soddisfazione. Prima sentivo parlare del discorso rosa: io sto ribadendo che noi abbiamo fatto un mercato perché abbiamo dovuto riempire una rosa che prima non esisteva. Che sia un mercato importante o meno è da valutare. Abbiamo preso dei calciatori che vengono da altre realtà, hanno bisogno di tempo, l'ho già detto in conferenza. Questo sarà per noi l'anno più complicato in assoluto perché a differenza delle altre che hanno già vissuto la Champions e aveva già la rosa, noi ci troviamo con tanti calciatori che devono fare esperienza. Per questo serve pazienza, serve comprensione e aspettare che questi ragazzi crescano perché non possiamo giocare sempre con gli stessi undici. Ci stiamo prendendo dei rischi in corso d'opera. Se metti nove giocatori vuol dire che hai messo mezza squadra dentro e che quindi le difficoltà le troverai, anche perché hai lo Scudetto sulla maglia".
LUCCA - "Sono contento perché il ragazzo sta lavorando tanto, ma viene da un'altra realtà. Ha bisogno di sentire il livello. Anche l'allenamento è importante perché ti alleni con giocatori di alto livello. Serve pazienza. Quando poi sento dire 'mercato importante', io dico importante a livello numerico perché se fai la media su nove acquisti, anche se spendi 150 milioni, sono 15-20 milioni a calciatore. I calciatori importanti hanno un costo diverso, da 50-60-70 milioni. E' un'altra cosa. Il discorso di Lucca vale per tutti gli altri che sono arrivati quest'anno da realtà diversa. Lucca ha voglia di lavorare e imparare, starà a me e allo staff cercare di implementare la loro conoscenza calcistica. Se pensate che abbiamo preso dei calciatori pronti per giocare la Champions e tutto, io dico che abbiamo preso dei giocatori che hanno bisogno di tempo e il tempo non c'è, per cui prendiamo dei rischi. Abbiamo preso Hojlund che è giovane e che al Manchester United non giocava".
SPINAZZOLA - "Ha avuto il problema al tendine nel momento migliore della sua carriera, quando abbiamo vinto gli Europei. Ma ha qualità, ha fisicità, se sta concentrato per 98' è un giocatore di livello. Infatti sta giocando lui".
12 PUNTI - "Stiamo guardando il percorso. Intanto abbiamo messo 12 punti in cascina e questo è importante. E' importante essere partiti col piede giusto. Poi sappiamo benissimo che il Milan ha la struttura di una squadra che lo scorso anno ha fatto la Champions League. Chi ha fatto la Champions League o l'Europa League ha rose già strutturate, cosa che non aveva il Napoli. Ripeto: abbiamo preso nove giocatori e tutto passa dalla crescita dei questi ragazzi che sono arrivati da altre realtà. Bisogna avere calma, pazienza e accettare se a volte si commettono degli errori".
ABBRACCIO CON LUCCA - "Cosa gli ho detto? Niente. L'ho abbracciato perché è un ragazzo che sta lavorando tanto, così come gli altri. Quando predico calma e prudenza non è perché voglio mettere le mani avanti, ma perché non abbiamo una rosa rodata. L'abbiamo riempita con tanti calciatori che arrivano da realtà diverse. Arrivano e hanno lo Scudetto sulla maglia, che pesa, hanno delle aspettative importanti. Per il resto, ripeto, i rodaggi li dobbiamo fare in Champions e in Coppa Italia, sapendo che ci sono ragazzi che ancora devono crescere. Però non c'è tempo, e il rodaggio lo devi fare giocando. Noi abbiamo messo tanti calciatori, ma il grande mercato è un'altra cosa".
CITY - "Ci sono varie fasi della partita, bisogna essere bravi nella fase di pressione alta, nel blocco medio e anche quando ti costringono a stare bassi. Noi prima dell'espulsione di Di Lorenzo si era visto che piano avevamo. Dopo l'espulsione è inevitabile che devi sperare di difenderti e di portare a casa la pagnotta. Vedo che un po' tutti stanno iniziando a capire che ci sono diverse fasi della partita. Oggi vengono a prenderti tutti alto, lo stesso City non ha più il possesso che aveva prima perché le squadre vanno ad aggredirlo e non aspettano. Quindi anche ieri Guardiola a un certo punto voleva portare a casa il risultato".
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