PRESSIONE - "Abbiamo lo Scudetto sulla maglia, per definizione parte tra i favoriti o favorito, ma non ci dobbiamo sottrarre per timore o per nasconderci, abbiamo fatto tanto per quello Scudetto sulla maglia e deve essere stimolante l'annata. Tutti dovremo essere stimolati per capire come e quanto lo difenderemo, c'è un passato recente che non dobbiamo dimenticare, dalle cose negative come dissi bisogna trarre insegnamenti. Servirà umiltà, niente voli pindarici, il lavoro è la nostra forza. L'ambiente dovrà essere molto intelligente, si vince tutti o non si va da nessuna parte tutti, se si arriva decimi arriviamo tutti decimi non solo l'allenatore, il presidente o la squadra".
OBIETTIVI DI DE LAURENTIIS - "Il presidente è molto intelligente, non mi fissa nessun obiettivo. L'obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano, s'è creata una simbiosi, ricordo tutti i sold-out sin dai preliminari di Coppa Italia nonostante tutte le difficoltà. Il popolo napoletano ha visto una squadra che al di là di tutto sudava la maglia e questo non deve cambiare. Ricordate che ne vince sempre una e non è detto che le altre abbiano fallito".
SLOGAN - "Appena finito il campionato me lo chiesero, dissi 'amma faticà again', può andare bene a livello europeo con l'aggiunta in inglese. Se vogliamo restare sul napoletano possiamo fare 'amma faticà ma chiu' assai' e restiamo in tema. Avremo competizioni, la nuova Champions, la Supercoppa, la Coppa Italia e ci stiamo attrezzando per competere e rendere orgogliosi noi stessi ed i tifosi".
SOLIDITÀ - "L'importanza è notevole, nel nostro albergo vedevo la foto dell'anno scorso e fa riflettere il percorso fatto al primo anno nel ritiro. Siamo venuti qui con tanti ragazzi, pochi calciatori che sono rimasti, io chiesi al club di vederli e valutarli e facemmo altre scelte. Se andiamo a vedere chi è rimasto, ne avrò contati 6-7. Quest'anno torniamo con lo Scudetto sul petto, con tutti i confermati dell'anno scorso ed è un'altra situazione e stanno arrivando calciatori perché a giugno abbiamo sposato una visione che non guarda solo al presente ma anche al futuro e stiamo seguendo questa linea. Oltre ad alzare la qualità della rosa abbiamo necessità di implementare a livello numerico per i tanti impegni, a differenza delle altre che sono state in Europa e hanno fatto le competizioni, noi non dobbiamo prendere sotto gamba questo, noi stiamo creando una situazione con scelte ponderate per una struttura solida che duri nel tempo e non costruita su palafitte".
DE BRUYNE - "Che impatto avrà? Dirlo oggi al secondo giorno è difficile, a fine anno vedremo che impatto avrà avuto. Stiamo parlando di un calciatore che non ha bisogno di presentazioni, volevamo alzare la qualità della rosa e con lui sicuramente la qualità la alziamo. Parliamo di uno dei centrocampisti che per tanti anni è stato tra i più forti in assoluto al mondo, ha vinto tutto, adesso viene da noi per una nuova sfida e sicuramente anche per lui è diverso rispetto al City ma si è calato bene nella realtà e siamo contenti di averlo con noi. In un processo di ricostruzione non è come quelli che stanno arrivando che consideriamo bravi, ma comunque giovani che staranno qui per tanti anni, io dovrò essere bravi a migliorare chi arriverà. C'è tanto lavoro da fare, ma siamo pronti".
RUOLO DE BRUYNE - "Se vai a vedere come giocava col City, lui è un interno di centrocampo, può diventare poi un trequartista, è un calciatore che ha caratteristiche precise, grande qualità, quando gli arriva palla vede cose che tanti altri non vedono. Abbiamo quattro competizioni, non iniziamo a dire questo è titolare, questo è riserva, altrimenti è provincialismo, questo è fare le 4 competizioni, uno gioca, quella dopo va in panchina ed entra negli ultimi 20'. Siamo costruttivi altrimenti non capiamo lo spessore che vogliamo dare al Napoli".
PIÙ COMPETIZIONI - "Non cambia più di tanto, tu prepari l'annata, chiaro che l'anno cambia perché non avremo una settimana e giorni precisi da dedicare al lavoro fisico e tattico, ma avremo meno tempo e quando hai tante competizioni devi sfruttare il momento, pure un momento dopo la partita, cercare di dare qualcosa a chi gioca meno, bisogna riuscire ad allenare tutti e la forza dell'anno scorso è stata questa e chi è entrato stava bene, merito a tutti i calciatori utilizzati di meno e che erano in perfetta forma, allenandosi al meglio nonostante lo spazio ridotto. Dovremo sfruttare qualsiasi tipo di spazio per allenare tutta la rosa, l'anno prossimo ci sarà più spazio per tutti perciò dovremo alzare la qualità e non avere differenza tra i giocatori".
LUCCA E LUKAKU - "Quando hai tante competizioni non puoi fare il titolare ed il non titolare, ci sarà spazio per tutti perciò c'è esigenza di implementare una rosa non strutturata ed ancora oggi non è strutturata per tutte le competizioni. Lo stiamo facendo in maniera mirata per il presente ma anche molto sul futuro, arrivano giocatori che a parte De Bruyne hanno dimostrato di essere di buona prospettiva ma non hanno ancora raggiunto il picco e io dovrò essere bravo a migliorarli e farli crescere per alzare ancora di più il livello. Il mio lavoro sarà fondamentale, molti hanno scelto questa situazione anche perché può migliorare la loro carriera e anche per Lucca, Lang, Marianucci che ha 21 anni, presto Beukema, parliamo di giocatori buoni ma che sanno che loro per primi vogliono crescere e questo porterò benefici nel tempo".
RRAHMANI - "Prendi ad esempio Amir, l'hai preso dal Verona, oggi è un calciatore importante, non era così quando l'abbiamo preso, lo stesso per Marianucci e gli altri, l'importante è prendere chi sposa la causa, il lavoro, la serietà, l'appartenenza".
BUONGIORNO E GILMOUR INFORTUNATI - "Buongiorno ha avuto un'operazione, ci auguriamo che nel giro di tre settimane possa tornare disponibile e Gilmour ha finito con noi poi ha fatto due gare con la nazionale ed ha accusato qualche problema agli adduttori e stiamo cercando di monitorare bene la situazione, è inutile forzare all'inizio e si va a curare. Sono tutti importanti quelli che stanno qui".
UN ANNO DOPO - "L'anno scorso a Dimaro eravamo in pochi, partivamo da zero come conoscenza, oggi noi partiamo dopo un anno di lavoro, da una base importante su cui basarci per migliorarla, ci stiamo già lavorando, ho fatto vedere alcuni video di cosa abbiamo fatto di positivo grazie alla loro applicazione, è inevitabile che con un anno di lavoro in più non parti da zero e per me è molto importante, per i ragazzi e per i nuovi che andiamo ad inserire e siccome ce ne saranno diversi dovremo essere bravi tutti a fargli capire cosa abbiamo fatto e cosa dobbiamo migliorare. Difensivamente siamo stati bravi, dovremo migliorare nel cercare di fare più gol perché tante volte non siamo stati così realizzativi per quanto creato ma c'è sempre da migliorare, pure la cosa migliore che hai fatto".
EUROPA - "Sarà stimolante tornare in Champions, se poi è rivolta a me, io le faccio una domanda, sa quante volte ho partecipato all'Europa io da quando alleno? Io ho fatto 6 anni in Europa, due con la Juventus, una col Tottenham, una col Chelsea e due con l'Inter, prendendo squadre in ricostruzione, che non facevano le coppe. Mi vengono chiesti i miracoli sempre, ma alcuni fatti non possono essere tralasciati, in Champions non puoi inventarti la vittoria, certo io devo avere pazienza e stare in un club più anni, ma ho lasciato strutture che si sono prese anche soddisfazioni. Se dovessi trovare una pecca da parte mia è non essere riuscito a stare in un club per tanti anni, avrei avuto tante partecipazioni, non solo 6 che sono davvero poche, poi se mi si chiede la vittoria col Man City che in 10 anni col miglior allenatore ne ha vinta 1, il Psg ha vinto l'anno scorso con quei giocatori, prima di dire certe cose meglio accertarsi, poi io sono il primo ad essere stimolato ma i parametri nostri, di tutte le italiane, è impari la lotta. Io guardo pure il mercato delle altre, si va a botta di 60-70-100 milioni, noi sappiamo chi siamo, siamo orgogliosi di chi siamo, ma sappiamo anche i nostri limiti, e gli incassi che abbiamo anche a livello di biglietteria, di diritti tv, sono un quarto di queste squadre che hanno possibilità diverse. Sedersi in pole position significa andare in quelle situazioni... noi dobbiamo essere orgogliosi e di dare il meglio dando fastidio come l'anno scorso, in tutte le competizioni. Saremo armati, deve essere chiaro a tutti".
DIMARO - "Rispetto all'anno scorso sicuramente abbiamo trovato una struttura più attrezzata, prima di tutto il campo, io ho battuto molto sul campo perché l'anno scorso non era un campo per una squadra come il Napoli. Ora si è lavorato insieme ed ho trovato il campo ed anche quello dietro che è stato fatto in ottime condizioni. Anche la palestra, quindi complimenti a chi ha migliorato la struttura. Ce lo siamo anche meritato".
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